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Il Consiglio comunale nella seduta del 7 dicembre ha approvato il Piano Urbano del Commercio, un unico documento programmatico per organizzare e regolamentare i molteplici aspetti che disciplinano il comparto commerciale del Comune di San Giovanni Rotondo. Il Piano approvato, così come il D.U.C. (Distretto Urbano del Commercio) approvato nello scorso luglio, è il primo dell'intera Capitanata. Il Piano Urbano del Commercio si è posto l'obiettivo della razionalizzazione, definendo l'equilibrio distributivo tra le esigenze di domanda e offerta, in particolare:
1.Il miglioramento della produttività e della funzionalità del servizio di distribuzione di beni di consumo alimentari
2.Il conseguimento di una razionalizzazione e di un progressivo ammodernamento degli esercizi che compongono la rete distributiva.
3.L'equilibrio della presenza degli esercizi con l'assetto urbanistico e territoriale.
Definito anche il Regolamento per la disciplina di attività di somministrazione di alimenti e bevande che ha stabilito i criteri di programmazione per il rilascio delle autorizzazioni nel rispetto anche delle zone di pregio artistico, storico e ambientale che fanno parte del neo costituito Distretto Urbano del Commercio (centro cittadino e area internazionale). Infine è stato regolamentato il commercio su aree pubbliche, che riguarda in particolare la riorganizzazione delle zone mercatali e delle fiere. Recependo le ultime disposizioni di legge regionali e nazionali, il Piano Urbano del Commercio ha delineato un unico corpus regolamentare di disciplina delle attività commerciali sul territorio. La redazione del Piano Urbano del Commercio, unitamente alla costituzione del Distretto Urbano del Commercio, - sottolinea l'assessore alle attività produttive Matteo Ciociola - ha inteso guardare allo sviluppo e al miglioramento dei servizi e della qualità della rete distributiva, partendo dal centro cittadino, in modo che funga da volano attrattivo per i turisti che affollano la zona internazionale. Questo documento mira a mantenere un equilibrio tra programmazione e liberalizzazione in quanto spetta all'ente locale garantire assetti equilibrati dal punto di vista urbanistico, ambientale, infrastrutturale, di sicurezza stradale, di vivibilità sociale, senza che ciò comprometta il libero esercizio delle attività commerciali".



comunicato stampa