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nomaro FG31302013Foggia, domenica 31 marzo 2013
Si condanni chi offende i Marò
Ignobile, istigatrice, antidemocratica e particolarmente irritante l’espressione “Al muro i Marò” scritta su un muro in piazza De Sanctis a Foggia, nei pressi della Cattedrale. Domenica 31 marzo 2013, giorno della Santa Pasqua del Signore, Foggia purtroppo è sede di imbecilli che si divertono a sporcare i muri cittadini con scritte vergognose. Ancora una volta si assiste a scene di pura demenza dove il o i protagonisti sono sempre gli stessi: gente senza senno che destabilizza un sistema politico, già di per se labile, in cerca della barra dritta. Leggere quell’espressione che non riesco a scrivere nuovamente, è un atto che va perseguito. Da cittadino e da Attivista 5 Stelle di Foggia chiedo formalmente che le Istituzioni e la Magistratura intervengano per far chiarezza sul malsano gesto, che assicurino alla giustizia chi ha scritto quell’offensiva espressione. Ricordo che l’area in oggetto è piena di telecamere che potrebbero facilitare le operazioni investigative. Spero che l’increscioso atto non provochi i soliti “ingenui” disaccordi tra partiti politici poiché sarebbe il risultato subdolo di chi ha compiuto l’atto. Piuttosto invito tutte le forze politiche e i cittadini a fare fronte comune solidarizzando con i nostri due militari e invitando i nostri investigatori a dare un nome a chi ha compiuto un atto deplorevole e offensivo, oltre che istigatore e di palese antistato. I nostri due “leoni” sono cittadini italiani che svolgono un lavoro delicato: pur essendo uno che condanna la guerra non posso esimermi nel rilevare che il lavoro dei Marò è essenziale per garantire sicurezza al nostro Paese.

Nico Baratta