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uniComunicato stampa del 5 giugno 2013

Approvato  il Conto Consuntivo dell’anno finanziario 2012: l’Ateneo foggiano registra un avanzo libero di amministrazione pari a € 849.283,86.

Il Consiglio di Amministrazione dell’Università degli Studi di Foggia ha approvato all’unanimità, nella seduta del 4 giugno 2013, il Conto Consuntivo dell’anno finanziario 2012 con un avanzo di amministrazione di € 31.410.499,57 di cui € 849.283,86 a libera destinazione. Di questi € 607.620,49 saranno assegnati al Fondo di riserva, mentre la differenza sarà utilizzata per coprire costi di gestione obbligatori e indifferibili.

Nell’anno finanziario 2012 l’attività di gestione dell’Ateneo daunio si è svolta secondo gli indirizzi programmatici delineati dagli organi di governo e, a consuntivo, si può rilevare che, nonostante il difficile contesto finanziario dell’intero Sistema universitario e i continui tagli subiti, la politica rigorosa dell’Università di Foggia ha consentito di realizzare un risultato discretamente positivo nonostante la scarsità di risorse.

Nel corso del 2012, in linea con la riforma normativa, si è inoltre provveduto a ristrutturare l’articolazione organizzativa interna dell’Ateneo, prevedendo una semplificazione della stessa con contestuale attribuzione ad un’unica struttura per ogni Area didattico-scientifico-culturale delle funzioni finalizzate allo svolgimento della ricerca scientifica e delle attività didattiche e formative (passaggio dalle Facoltà ai Dipartimenti). Dal punto di vista contabile si è provveduto, quindi, a chiudere i bilanci dei Centri di spesa disattivati e a riversare nei bilanci dei singoli Dipartimenti di nuova istituzione le poste di bilancio provenienti dalle strutture disattivate e confluite negli stessi.

Nell’ambito edilizio, infine, si è continuato a perseguire in maniera incisiva l’obiettivo di garantire un’adeguata sede a tutte le strutture, al fine di offrire un dignitoso luogo di apprendimento agli studenti e prepararsi ad affrontare la sfida dell’accreditamento delle sedi.

“Anche quest’anno la politica dell’Università di Foggia, fatta di rigore nei conti e di investimenti mirati, ha permesso di chiudere con un avanzo di esercizio, grazie a un’attenta e responsabile gestione amministrativa consapevole del difficile momento di crisi economica che stiamo vivendo ormai da qualche anno. –  Ha commentato il Magnifico prof. Rettore Giuliano Volpe – Nonostante tutte le difficoltà e i drammatici tagli subiti, che hanno ridotto il finanziamento statale dai 39 milioni del 2009 ai 34,9 del 2012, sul piano della ricerca, della didattica, dell’internazionalizzazione e dei servizi a favore degli studenti l’Ateneo è riuscito a mantenere e ad accrescere gli standard di qualità. La scelta responsabile dello scorso anno di non investire totalmente l’avanzo di gestione, ma di accantonarne una quota si è rivelata una scelta positiva, dettata dagli annunciati ulteriori pesanti tagli che rischiavano di compromettere seriamente l’attività produttiva dell’Ateneo per l’esercizio finanziario 2012. Si tratta di un risultato importante in controtendenza con la situazione economica di molti Atenei italiani. In chiusura di mandato rettorale, non posso che essere soddisfatto del lavoro svolto. Lascio un’Università non solo in buona salute nei conti, ma anche con patrimonio strutturale decisamente più consistente, un’Università che non solo ha resistito alle difficoltà, ma è anche cresciuta, un’Università cresciuta anche in termini di credibilità, trasparenza e rigore etico. Ringrazio il Direttore Generale Dott. Costantino Quartucci e il personale del Dipartimento Economia e Finanza per l’ottimo lavoro svolto e per l’impegno profuso in questi anni. Ringrazio anche il Consiglio di Amministrazione e il Collegio dei Revisori dei Conti, il cui Presidente, dott. Aurelio Laino, procuratore contabile a Napoli, ha riconosciuto pubblicamente la grande correttezza amministrativa della nostra Università. Mi auguro che si continui in futuro lungo il percorso di rigore economico gestionale e della crescita, evitando sprechi e politiche demagogiche, accanto alla ricerca di ulteriori fonti finanziarie in aggiunta a quelle ministeriali e degli altri Enti.”