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uniComunicato stampa del 23 luglio  2013

L’Università di Foggia promuove un’azione di sostegno nei confronti degli studenti appartenenti a nuclei familiari colpiti dalla crisi

Questa mattina il Consiglio di Amministrazione dell’Università di Foggia ha deliberato di promuovere concretamente un’azione di sostegno verso i propri studenti i cui genitori siano stati interessati da provvedimenti di cassa integrazione, da mobilità o di licenziamento nell’ultimo anno.

La crisi non sta producendo soltanto effetti recessivi sul piano prettamente economico e sociale ma induce a comportamenti estremamente rischiosi anche in prospettiva, con ripercussioni evidenti per le future generazioni. La possibilità che si possano sacrificare giovani intelligenze per le difficoltà economiche è quanto mai evidente in questo periodo.

L’Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione Europea, ha molto recentemente pubblicato dati, con riferimento all’anno 2011, che pongono a confronto il rischio povertà e il livello di educazione nei diversi Paesi. Nella UE a 27, il 16% dei cittadini vive a rischio povertà, cioè in una famiglia con un reddito disponibile inferiore al 60% della media nazionale. Rischia la povertà però solo il 7,3% di coloro che hanno un livello di studio alto (educazione terziaria, universitaria). In Italia la situazione è ancora più significativa: il 18,1% degli italiani è a rischio povertà ma lo è solo il 7,7% dei laureati. Non abbiamo dubbi nel ritenere che tale situazione sia ancora più evidente nel Mezzogiorno. E’ quindi di fondamentale importanza che i mezzi di comunicazione facciano comprendere alle famiglie che non si può rinunciare a far studiare i propri figli, anche e soprattutto in momenti come questi.

L’Università di Foggia già prevede tasse relativamente basse per i suoi studenti e sistemi di esonero parziale o totale di indubbia portata equitativa. Questa mattina il Consiglio di Amministrazione ha tuttavia deciso di dare un ulteriore risposta ad una situazione così grave come quella in cui versano molte famiglie del nostro territorio.

E’ stata quindi costituita una commissione composta dal Prorettore, prof. Giuseppe Carrieri, che la presiede, dallo studente Guido Di Toro (componente del Consiglio di Amministrazione) e dai dott.ri Antonio Formato, responsabile dell’Area Didattica, Servizi agli studenti e Alta Formazione e Tommaso Campagna, Capo di Gabinetto del Rettore. La Commissione ha il compito di elaborare i criteri per la concessione delle nuove agevolazioni e di relazionare nella prossima seduta del Consiglio di Amministrazione che si terrà nel mese di settembre.

Lo studente dovrà fare un’apposita istanza evidenziando la situazione di crisi occupazionale che ha colpito la sua famiglia nell’ultimo anno. Al fine di evitare i sempre possibili comportamenti opportunistici, la situazione denunciata sarà oggetto di specifico controllo operato anche mediante l’ausilio della Guardia di Finanza che collabora da anni con il nostro Ateneo per l’emersione di fenomeni di evasione in questo settore.

“E’ un’altra concreta azione – ha dichiarato il Rettore, prof. Giuliano Volpe -  che l’Università di Foggia intende promuovere per dare risposte istituzionali a situazioni di oggettiva difficoltà economica e sociale in cui versano larghi strati di popolazione. Ricordo infatti che già esistono, nel nostro regolamento, misure di tutela per chi ha redditi familiari bassi: al di sotto di 17.000 euro ISEE si ha diritto all'esonero totale e anche alla borsa di studio regionale e all'accesso alle residenze studentesche. Nell'Università di Foggia ben 1600 studenti sono in queste condizioni, lo ricordo di continuo, anche perché ho sempre sostenuto che sia un loro diritto l'accesso agli studi universitari, ma ho anche ricordato che lo Stato non contribuisce in nessun modo a sostenere le Università per questi minori introiti che sono particolarmente significativi al Sud. Immagino che chi si trovi in queste condizioni (disoccupazione, perdita del lavoro, mobilità, cassa integrazione) appartenga già a questa fascia e dunque sia già tutelato. Ma può succedere - e succede spessissimo - che questa condizione si sia improvvisamente e inaspettatamente realizzata nel corso dell'anno, mentre dall'ISEE risulta il reddito dell'anno precedente. Ebbene in tali casi trovo giusto dare un segnale di attenzione e di sostegno per garantire il diritto allo studio, esonerando o sospendendo il pagamento delle tasse universitarie.Ricordo che all’Università di Foggia gli immatricolati meritevoli e appartenenti a famiglie non particolarmente agiate hanno già dallo scorso anno un’altra importante opportunità: chi si è diplomato nelle scuole della provincia di Foggia con almeno 98/100 può fare domanda di borsa di studio alla Fondazione Apulia Felix, che coprirà integralmente il pagamento delle tasse: lo scorso anno ben 18 studenti si sono avvalsi di questo sostegno. Il diritto allo studio universitario è un diritto sacrosanto e va garantito a tutti, nel reale rispetto dell’art. 34 della nostra bella Costituzione: “I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi”.
Mi farò sostenitore, unitamente agli altri Rettori delle Università pugliesi, della promozione di uno specifico progetto che ponga la nostra Regione sempre più all’avanguardia in materia di diritto allo studio. Le forme agevolative potranno essere graduate in base alla situazione patrimoniale dei nuclei familiari interessati e al rendimento scolastico o universitario degli studenti che faranno domanda”.

Per maggiori informazioni:
www.unifg.it