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COMUNICATO STAMPA

Abusivismo ed Anarchia… Il Circolo Schermistico Dauno non ci sta a queste accuse


Circa una settimana fa su una  testata giornalistica locale si inneggiava alla vittoria del Comune sulla scherma foggiana, addirittura si sottolineava con eleganza sintattica che “ la pacchia è finita al palazzetto della scherma” evidenziando grande soddisfazione per un risultato che metteva finalmente fine ad anni di uso abusivo dell’impianto.
Un “uso abusivo” che ha dato lustro per anni alla città ed al Comune come pochi altri sport, ma di cosa si è abusato? Provate a chiederlo ai tanti genitori delle varie generazioni che si sono susseguite nel corso degli anni e  che si sono sempre sobbarcati tutte le spese che sarebbero spettate al Comune ma delle quali se ne sono sempre generosamente fatti carico.
Un altro termine impropriamente utilizzato con enfasi nell’ articolo è “anarchia” il cui significato etimologico poco ha a che fare con la realtà del Circolo Schermistico Dauno, anarchia è una società senza leader e anarchico è colui che non riconosce le Istituzioni, non ci sembra che si sia mai agito in tal senso, anzi, la storia della scherma foggiana oltre agli atleti è stata fatta da presidenti che, nel corso degli anni, hanno sempre cercato di dialogare con le Istituzioni in maniera civile, ovviamente le istituzioni sono rappresentate da uomini che a volte dimostrano buona capacità di ascolto ed a volte meno perché incapaci forse di porgere l’orecchio ed entrare in empatia con l’interlocutore.
Sempre nel famigerato articolo si legge che una delle tre società schermistiche avrebbe un debito consistente nei confronti del Comune ma ci si guarda bene dal non riferire del piano di rientro proposto dal Circolo Schermistico Dauno con relativo progetto di messa in sicurezza e ammodernamento dell’impianto per un totale di 180.000 euro senza alcun costo aggiuntivo per il Comune.
E’ da 30 anni ormai che la “querelle”  tra Comune e Società si trascina senza voler trovare una soluzione che soddisfi entrambi, ma precipitarsi a risolverla, in modo così cruente e impopolare non giova certo al bene di questa città che, giorno dopo giorno, si impoverisce di ideali, di speranze, di cultura e di tradizioni che sono beni molto più preziosi di quelli economici. Con questo non si vuole dire che la questione non vada risolta anche da questo punto di vista che ci pare legittimo per una amministrazione, ma la  si deve fare tutelando con rispetto una delle più belle realtà che da oltre 50 anni rappresenta un fiore all’occhiello di questa disastrata città.

Area Comunicazione
Circolo Schermistico Dauno