Comunicato stampa del 7 novembre 2013
FIRB - Futuro in Ricerca 2013: eccellente risultato per l'Università degli Studi di Foggia. Finanziato un progetto nel settore delle Life Sciences.
Grande soddisfazione del Rettore Maurizio Ricci: un risultato rilevante che conferma la qualità della ricerca scientifica.
Un altro importante successo per l'Università degli Studi di Foggia nel campo della ricerca scientifica. Nell'ambito, infatti, dei finanziamenti previsti dal bando Firb "Futuro in ricerca 2013", il principale strumento di investimento nella ricerca di base promosso dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, l'Ateneo foggiano ha visto l'approvazione di un rilevante progetto sul piano scientifico dal titolo “Strategie per la prevenzione del carcinoma della cervice uterina: prospettive a medio e lungo termine in Italia”. Classificatosi nella graduatoria nazionale degli appena 22 progetti finanziati della Linea 1 all'8° posto per punteggio e al 3° per entità del finanziamento, il progetto vede, nel ruolo di Principal Investigator, la dott.ssa Francesca Fortunato, laureata in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Foggia, specialista in Igiene e Medicina Preventiva, dottoranda di ricerca in Immunoreumatologia e Oncologia Clinica e Sperimentale Bioetica e Epidemiologia dei Tumori presso il Settore di Igiene del Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche, coordinato dalla prof.ssa Rosa Prato, professore associato di Igiene generale e applicata. Il progetto, del costo di 901.802 mila euro, sarà finanziato dal MIUR per 751.861 mila euro, collocandosi tra i 4 del settore ERC LS7 LS7 Diagnostic tools, therapies and public health: aetiology, diagnosis and treatment of disease, public health, epidemiology, pharmacology, clinical medicine, regenerative medicine, medical ethics.
"Rispetto alla maggior parte dei progetti di ricerca di base selezionati dai precedenti programmi FIRB, il nostro progetto ha una connotazione di ricerca clinica applicata ad elevata trasversalità ed intersettorialità: i suoi risultati, infatti, saranno utili non solo in sanità pubblica ma anche in ambito oncologico e farmaco-economico. - Ha dichiarato la prof.ssa Rosa Prato, coordinatrice del Settore di Igiene del Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche - Il vaccino anti-HPV è il frutto di un’avvincente scommessa scientifica e tecnologica e nel suo allestimento sono stati superati ostacoli di non poco conto per ottenere un prodotto sicuro ed efficace per la prevenzione primaria del tumore della cervice uterina. Allo stato dell’arte dei programmi di immunizzazione avviati in quasi in tutto il mondo, è essenziale valutare come la vaccinazione funzioni nella vita reale e si integri con le politiche di screening oncologico. Come raccomandato dall’OMS, è fondamentale, inoltre, che l'introduzione di una nuova tecnologia venga valutata dal punto di vista economico-sanitario al fine di evidenziare i benefici del suo utilizzo nella prospettiva del Sistema Sanitario Nazionale (costo-efficacia), nella prospettiva della società (costo-utilità), ma soprattutto in termini di numero di casi di tumore evitati. Al nostro gruppo di ricerca appare, dunque, una sfida avvincente avere l’opportunità di mettere in atto nel nostro territorio il principio della scienza a servizio immediato della collettività”.
La realizzazione del progetto, della durata di 3 anni, sarà curata dal Settore di Igiene dell’Università di Foggia, Unità di Ricerca capofila, e da altre 2 Unità Operative rappresentate dalle Sezioni di Igiene delle Università di Firenze e di Bari "Aldo Moro".
"Ho appreso con particolare compiacimento e soddisfazione la notizia dell'approvazione di questo importante progetto nell'ambito di un programma come il FIRB che, desidero sottolineare, si propone di favorire il ricambio generazionale presso gli atenei e gli enti pubblici di ricerca per rafforzare le basi scientifiche nazionali al fine di una più efficace partecipazione delle Università alle iniziative europee relative ai Programmi Quadro dell'Unione Europea. - Ha dichiarato il prof. Maurizio Ricci, Magnifico Rettore dell’Università di Foggia - Desidero, quindi esprimere le mie più vive congratulazioni al gruppo di ricerca, in particolare alla dott.ssa Fortunato, la vincitrice, e alla coordinatrice del gruppo di ricerca, la prof.ssa Rosa Prato, nonché ai collaboratori tecnici e amministrativi che hanno contribuito a questo successo, così, non solo si premiano e si gratificano l'impegno e le elevate competenze ma aumenta il prestigio della nostra istituzione a livello nazionale e internazionale. La nostra giovane Università, che ho l’onore di guidare da pochi giorni, nonostante il quadro normativo estremamente difficile, sta dimostrando, anche attraverso questi importanti risultati, una grande capacità nell'affrontare le criticità di un sistema molto lontano dai parametri europei per la ricerca e la formazione, forte di un patrimonio umano di competenze che costituisce senza dubbio la risorsa più preziosa e la scommessa per il futuro di questa Università e del nostro Paese”.
Scheda Progetto FIRB 2013
“Strategie per la prevenzione del carcinoma della cervice uterina: prospettive a medio e lungo termine in Italia”
Il carcinoma della cervice uterina è il primo tumore riconosciuto dall'Organizzazione Mondiale della Sanità come totalmente riconducibile all'infezione da papillomavirus umani (HPV). Considerata la lunga fase di latenza tra l'insorgenza di lesioni pre-cancerose diagnosticabili e la comparsa di un tumore invasivo, la prevenzione del cervicocarcinoma è stata basata su programmi di screening che consentono di identificare e trattare le lesioni pre-neoplastiche prima che evolvano in carcinoma. La disponibilità dal 2007 di due vaccini sicuri ed efficaci permette la prevenzione primaria del cervicocarcinoma. In Italia, poco si conosce sulla distribuzione dei genotipi di HPV circolanti in donne con citologia anormale, displasia severa o con cervicocarcinoma. Il progetto si propone di rilevare queste informazioni su un consistente campione di donne reclutate dal programma di screening organizzato nella Regione Puglia. Mediante una modellizzazione previsionale sarà stimato l'impatto a medio e lungo termine che il programma di vaccinazione avrà sulla prevalenza di infezioni e co-infezioni da HPV ad alto rischio, sull'incidenza delle lesioni pre-cancerose HPV correlate e sulla mortalità per cervicocarcinoma. Rispondendo al commitment del Ministero della Salute, il progetto anticiperà una previsione di efficacia sul campo della vaccinazione anti-HPV che sarà confermata solo nel 2018, quando le prime coorti di ragazze vaccinate saranno invitate allo screening.
Per maggiori informazioni:
www.unifg.it