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mercato rosatiFoggia, sono le ore 15:30 e la città sonnecchia. E’ l’antivigilia del Santo Natale 2013 ed è terminato da poco il mercato rionale di via Giuseppe Rosati. Un mercato aperto sei giorni su sette, dalle prime ore dell’alba fino a quella del pranzo. Tanta gente, ma davvero tanta è l’affluenza che il mercato ha ogni giorno. Più gente va, più si vende, per fortuna e grazie anche a prezzi accessibili. Ma dalle ore 14 iniziano i dolori. O meglio, già ci sono poiché un’arteria importante della città e le sue complanari sono inaccessibili al traffico automobilistico. Ma non è un problema, in parte: meno traffico, meno smog, ma più sporcizia e ratti. Difatti questo mercato è una fucina di monnezza, un produttore d’immondizia. Ne produce a quintali ogni giorno. E ogni giorno l’abbandona per terra, senza raccoglierla in appositi cassonetti e/o buste: figuriamoci se pretendessimo la differenziazione. I commercianti incolpano il Comune per la mancanza di cassonetti, di non fornire loro le buste, di essere assenti e sordi ai loro problemi. Reclamano altri servizi e non ottenendoli, protestano buttando in terra i rifiuti prodotti dai loro beni di consumo. Frutta, verdura, residui di pesce e di pollame, ortaggi, carte, cartoni, cassette di legno e di plastica, bottiglie, liquami vari, i rifiuti prodotti ogni giorni e abbandonati per terra. Il tutto raccolto per tre ore da una squadra apposita dell’azienda responsabile per la raccolta dei rifiuti, dapprima era la foggiana AMICA (fallita), ora è la barese AMIU. Tre ore dove le vie interessate sono interdette al traffico o lo dovrebbero essere. Un divieto per garantire la raccolta e l’incolumità dei vari operatori ecologici che lavorano. Difatti qui gli automobilisti, indisciplinati e irresponsabili, avvallati dalla mancanza dei controlli che dovrebbe fare la Polizia Municipale, sfrecciano senza curarsi di chi sta lavorando e del divieto imposto dal Comune di Foggia.
Rimane, comunque, il problema del mercato che produce immondizia e sporcizia, con il proliferare di ratti e animali randagi. Un problema molto serio che affligge i residenti di quelle zone che vivono nel terrore di essere visitati dai topi e di infezioni varie.
Ora, non spetta a me dire come operare anche se avrei alcune idee in merito. Ma una cosa è certa: ci vogliono controlli ferrei per far si che l’immondizia venga raccolta e lasciata in apposite arre di raccolta in modo da mantenere pulita quanto più possibile l’area mercatale. Uno sforzo è richiesto ad ambedue i soggetti, commercianti e Comune: ai primi la volontà di farlo iniziando con mezzi propri, come per esempio le buste; al secondo soggetto di mettere in campo servizi e mezzi adeguati affinché il commerciante si senta tutelato, assistito e controllato giacché li tra scippi e furti si vive nella paura.

Nico Baratta

Qui il link del video. http://youtu.be/zOAXm1D3V2Q