Il 4 settembre uniamo gli intenti; lo chiede il territorio che vuole più legalità
Durante la mattinata noi dell' associazione abbiamo appreso la volontà del Sindaco di San Severo di riunire le realtà presenti in Capitanata che combattono racket e usura. Ne siamo venuti a conoscenza mediante i network locali. La notizia non può farci che piacere. Ma rimaniamo dubbiosi su come si possa riunire un tavolo antiracket e non tener conto della nostra realtà.
Tutti voi sapete l'impegno, la volontà, il lavoro svolto dall' Associazione Antiracket Capitano Ultimo, congiuntamente alla sua scesa in campo, come parte civile sia nel processo Dirty Bomb, che tra l’altro riguarda la comunità di San Severo, sia in quello denominato Corona, che riguarda la comunità di Foggia.
Noi ci rivolgiamo al Sindaco di San Severo, Francesco Miglio, al suo Assessore alla Sicurezza -tra l'altro magistrato seppure in aspettativa-, Michele Emiliano, affinché si accorgano che a due passi, esattamente ad 8 km, ci siamo anche noi. Come pure, è senza veli di polemiche come vorrebbero far credere altre realtà similari, ci rivolgiamo formalmente a Sua Eccellenza il Prefetto di Foggia, la dott.ssa Luisa Latella, affinché tenga conto del nostro lavoro e della ferma volontà di contribuire al bene del territorio.
Siamo convinti che unire gli intenti possa originare percorsi e azioni positive per contrastare il cancro del racket. Unire le forze in un' osmosi che prescinde dalle sigle già note e che includa chi volontariamente si è messo in gioco conscio dei pericoli che corre.
Il 4 settembre sarebbe proficuo per San Severo e tutta la Capitanata che a quel tavolo in Prefettura vi sia anche l’Associazione Antiracket Capitano Ultimo. Fiduciosi, attendiamo conferma dal Prefetto Latella e dal Sindaco Miglio, giacché molti conterranei ci chiedono aiuto.
Comunicato Stampa