Politica
Il 13 novembre 2016 è una data che ci pone di fronte ad un bivio decisivo per il futuro della nostra comunità. Per la prima volta a Manfredonia si svolgerà un referendum popolare cittadino.
Tutti insieme siamo, noi e non altri, chiamati a decidere su una questione che riguarda un insediamento “im-produttivo”, senza sviluppo e senza occupazione.
Siamo chiamati a scegliere se abdicare ancora una volta alla falsa logica dell’inevitabile, lasciando che il nostro territorio sia preda di un modo di fare impresa spregiudicato ed esclusivamente speculativo, che lascia poi soltanto cattedrali nel deserto.
A questa responsabilità devono sentirsi chiamate tutte le forze politiche, culturali e sociali cittadine.
Per questo è incomprensibile la scelta di Manfredonia Nuova e del m5s di votare, durante l’ultimo consiglio comunale, contro l’indizione del referendum, appena dopo aver votato, invece, all’unanimità con gli altri gruppi consiliari il quesito referendario. Il solito atteggiamento di chi si limita sempre alla critica sterile ma non si assume, poi, la responsabilità di fare scelte concrete, per il puro gusto di distinguersi sempre ed a tutti i costi.
Come è possibile non comprendere la valenza tutta politica di un referendum in cui tutti i cittadini potranno indicare la scelta migliore per il futuro del proprio territorio vincolando i propri rappresentanti a perseguirla a tutti i livelli?
Da chi ha prima sostenuto la richiesta referendaria e poi ha espresso voto contrario, vorremmo sapere: come intendono affrontare ora questa battaglia? Inviteranno, forse, a votare per il sì ad Energas? Oppure chiameranno all’astensione? In entrambi i casi sarebbe soltanto un favore ad Energas.
Sono altri i campi su cui legittimamente confrontarsi da posizioni diverse.
Quella contro Energas è una battaglia che una comunità che si reputi ancora tale deve affrontare unita, mettendo da parte meri calcoli politici. È necessaria una mobilitazione immediata e massiccia, è necessario informare, coinvolgere e chiamare la popolazione ed esprimere la propria opinione.
Noi democratici siamo impegnati, perciò, nella costituzione di un Comitato unico NO ENERGAS insieme a tutti gli altri movimenti politici e alle associazioni cittadine, con l’obiettivo di convincere tutta la cittadinanza della insostenibilità di questo progetto rispetto alla nostra idea di sviluppo.
Domenica 9 ottobre, alle ore 11.00, presso la sede del PD in Corso Manfredi 55, invitiamo tutti gli iscritti, gli elettori e i semplici simpatizzanti a partecipare ad una assemblea pubblica per confrontarci e per organizzare la campagna referendaria.
#il13novembrediciamoNO
Ufficio stampa
Unione provinciale Partito Democratico Foggia