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Politica

palazzodicittfoggiaNell’ultimo consiglio comunale del 9 novembre 2016 se ne sono viste di cotte e di crude.
Gli argomenti all’ordine del giorno erano anche importanti e delicati, ma come al solito lo spettacolo reso ai cittadini presenti e tramite streaming è stato sempre lo stesso, a tratti comico e surreale, per non dire ai limiti della decenza.
Alla fine una lunga serie di accapi riguardante le 108 richieste di approvazione di debiti fuori bilancio è stata rinviata e aggiornata ad un nuovo consiglio comunale.
Nella seduta odierna, invece, si è discusso, in seconda convocazione, la modifica dell’ art. 17 co.1 del “Regolamento del consiglio comunale” per l’abbassamento del quorum per l’approvazione degli accapi in prima convocazione da 17, escluso il sindaco, a 16 sempre escludendo il voto del sindaco.
Fin da subito si è capito che, nonostante fosse stato rimandato lo scoglio dei debiti fuori bilancio, il consiglio non sarebbe stato dei più semplici.
Prima le schermaglie dei consiglieri contro il dirigente per l’interpretazione del regolamento e del Tuel, poi dirigenti assenti chiamati in causa per la discussione dei correttivi richiesti dalla Corte dei Conti in una sua delibera trasmessa a Palazzo di Città e infine lo scontro tra il consigliere Mainiero e il sindaco Landella prima dell’approvazione del DUP 2017-2019, solita litania di questa consiliatura tra attacchi, accuse e toni da bar che non si addicono ad un’aula consiliare.
Immancabile il siparietto del rimpallo di responsabilità tra maggioranze vecchie e nuove su disastri contabili, dissesti, predissesti e “Salva Enti” con i soliti richiami al fallimento di Amica, frutto della vecchia gestione amministrativa, e quello di Ataf ai giorni nostri da evitare, si spera.
Nostro malgrado siamo stati protagonisti di un piccolo siparietto durante la discussione sul primo accapo del regolamento.
Sia il consigliere Antonio Vigiano che il consigliere Bruno Longo hanno ritagliato parte dei loro interventi per dedicarsi alle richieste accesso agli atti, a mezzo pec, del nostro meetup “AttiVisti foggiani” , circa le commissioni consiliari permanenti.
Il consigliere Vigiano chiedeva maggiore trasparenza dei nominativi dietro le richieste delle pec a firma del meetup AttiVisti foggiani, che non sono mai mancate per ciò che concerne le richieste delle copie dei verbali e degli ultimi stralci, con un unico episodio datato giugno
2016 dove mancavano i riferimenti del meetup nella pec.
Eppure, come affermato dagli stessi consiglieri, sanno chi siamo, cosa facciamo e che frequentiamo assiduamente uffici e commissioni consiliari per seguire alcune problematiche inerenti la città, quindi non era difficile collegare la richiesta degli stralci fatta in giugno ai
suoi “legittimi proprietari”.
Mentre rimaniamo sicuramente perplessi e increduli sulla preoccupazione mostrata dal consigliere circa la possibilità di numerose richieste dei verbali che potrebbero arrivare e che meriterebbero di essere giudicate e valutate in base a chi ne fa richiesta, paventando inutili rischi a nostro modo di vedere. Infatti basta rifarsi alle normative vigenti e alle legittime richieste di qualsiasi cittadino che voglia sapere delle attività delle commissioni.
Il consigliere Longo, dopo aver riconosciuto la legittimità delle nostre richieste di trasparenza e di accesso agli atti secondo le normative vigenti, si è spinto oltre chiedendo all’assise e rivolto al Presidente Miranda, come facessimo ad aver copie degli atti dagli uffici e dalle commissioni, se i dipendenti lamentano carenze di carta quando le stesse richieste vengono avanzate dai consiglieri.
Siamo felici di rispondere al consigliere Longo che nelle nostre richieste a mezzo pec, chiediamo espressamente che i materiali possano essere trasmessi in formato digitale, previo una semplice scansione dell’atto stesso, eliminando lo spreco di carta e di toner secondo i più elementari principi di spending review ed utilizzando semplicemente la digitalizzazione degli atti e l’informatizzazione dei processi della P.A. come richiamato anche nel C.A.D.(Codice Agenda Digitale) D.lgs.82/2005.
Oltre le richieste delle copie di alcuni verbali abbiamo chiesto anche l’affissione in bacheca centrale dei programmi settimanali delle 4 commissioni consiliari permanenti, oggi presenti nei locali dell’accademia di belle arti (ex sede dei VV. UU.) e a breve nuovamente trasferiti al
3 piano di Palazzo di Città, Solo 3 commissioni ad oggi pubblicano i calendari, 2 (la 3a e la 4a) vicino l’apertura delle porte antincendio, con notevole rischio per chi voglia visionare i programmi, mentre la 1a “Affari Generali ed Economia” non ritiene ammissibile la nostra richiesta e ha deciso di continuare a non esporre il loro programma.
Ci chiediamo: “ma a chi fa paura la trasparenza?” Sebbene il regolamento del consiglio comunale non lo preveda espressamente, come mai tre commissioni pubblicano, anche se non sempre tempestivamente, i loro calendari settimanali ed una fa “strenua resistenza”?
Invitiamo il presidente della 1a Commissione, Fusco, a ritornare sui suoi passi e mostrarsi maggiormente aperto alle richieste di trasparenza dei cittadini.
Nel prosieguo del consiglio registriamo i soliti siparietti tra maggioranza ed opposizione su ostruzionismi, sofismi e interventi per “fatto personale”.
Nel finale dopo una soporifera discussione sulla delibera della Corte dei Conti, sul rischio paventato del dissesto e gli interventi dell’assessore al Bilancio sul DUP, la situazione degenera come sempre quando si parla di Mainiero e Landella, tra improperi, grida e clima da spalti con la tensione che si tagliava con un coltello.
Numerosi consiglieri sono intervenuti per calmare il sindaco, mentre attoniti guardavamo l’ennesima sceneggiata da bar.
Non possiamo che constatare lo scollamento e la mancanza di percezione dei problemi della città e dei cittadini da parte di questa giunta e della consiliatura che la sostiene.
La discontinuità amministrativa con il passato, tanto decantata dal Sindaco Landella, non è pervenuta. Mancano le soluzioni e la programmazione in molti settori strategici.
Il PUG, sebbene presente nel programma elettorale di Landella, rimane ancora “assente ingiustificato”, il contratto provvisorio con Amiu è arrivato sotto la giunta Landella alla sua “ottava” proroga e il Contratto Definitivo si allontana, mentre la differenziata stenta a decollare; il nodo intermodale è già stato vandalizzato e ha subito un furto, mentre mancano le convenzioni con le società di trasporti regionali per l’utilizzo del nodo.
La situazione impietosa che fotografiamo è sotto gli occhi di tutti.
Per l’ennesima volta la nostra richiesta è semplice e puntuale.
Il sindaco riconosca il fallimento del suo mandato di amministratore e faccia un passo indietro, assumendosi pienamente le sue responsabilità politiche e il cittadino foggiano possa tornare consapevolmente padrone delle sue scelte dopo più di 2 anni di stasi e “immobilismo amministrativo”.