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Politica

depellegrinoRifiuti. De Pellegrino: "Il centrodestra usa il Consiglio comunale come un tavolo per le tre carte e scarica sui cittadini l'enorme peso finanziario del servizio"
Dichiarazione di Alfonso De Pellegrino, capogruppo del Partito Democratico

Le convocazioni dei Consigli comunali a Foggia hanno la stessa attendibilità del gioco delle tre carte con la maggioranza di centro destra che continua a fare trucchetti per gabbare i foggiani.
Dopo aver convocato e revocato l'Assemblea del 23 marzo, oggi 'scopre' la necessità di una convocazione urgente su argomenti con termini di scadenza, il 31 marzo, ben definiti dalla norma e chiari a chiunque l'avesse letta, la norma.
Si tratta della delibera relativa all'Imposta Unica Vomunale (IUC), e delle connesse detrazioni IMU e TASI, e dello strategico Piano economico finanziario del servizio di gestione dei rifiuti, con le annesse tariffe TARI 2017.
Ciò che emerge con chiarezza è che Landella e i suoi fedelissimi seguaci, al netto di chiacchiere e torcicolli, chiederanno ai cittadini foggiani di accollarsi il peso di un contratto di servizio provvisorio, concepito nel pieno dell'emergenza rifiuti, che costa oltre 22 milioni di euro.
Non sono bastati 3 anni per elaborare una pianificazione ordinaria e di medio periodo.
L'insipienza amministrativa li ha costretti ad amministrare il delicato tema dei rifiuti di proroga in proroga per 36 mesi, anziché proporre alla città una soluzione capace di coniugare l'esigenza di maggiori investimenti nel servizio e minore pressione fiscale sui cittadini.
E a nulla è servita la censura specifica dei revisori dei conti, espressa a margine dell'interpellanza del consigliere comunale Marcello Sciagura proprio sulla pessima prassi di ricorrere continuamente alle proroghe del contratto di servizio, e l'invito all'Ente a sottoscrivere un contratto definitivo.
Invece siamo sempre alle solite: si approverà un documento fondamentale per l'igiene pubblica e per le tasche dei cittadini a poche ore dalla scadenza degli adempimenti formali, strozzando qualsiasi tipo di confronto ed impedendo l'elaborazione di contributi utili alla soluzione del problema.