Politica
Si è chiusa venerdì sera, con una seduta del Consiglio, l'attività amministrativa 2011 dell'Amministrazione comunale di Troia. All'Ordine del Giorno le modifiche alla convenzione con la società ‘Asi Troia FV1' S.r.l. per la costruzione di un impianto fotovoltaico di 123 Mw. L'accordo, sottoscritto un anno fa, prevedeva che l'azienda romana dovesse effettuare alcuni versamenti in favore del Comune di Troia a titolo di ristoro per l'impatto ambientale e indennizzo per opere di urbanizzazione, concessioni edilizie, servitù di passaggio per i cavidotti, accessi. L'entrata in vigore del cosiddetto ‘Decreto rinnovabili' del marzo 2011, introducendo modifiche al sistema e all'entità degli incentivi e determinando l'impossibilità di accedere al credito bancario per il finanziamento dell'opera in corso di costruzione, ha obbligato l'azienda realizzatrice a ridimensionare il progetto (in origine 600 megawatt di potenza, ora solo 123 Mw) e, di conseguenza, gli importi promessi al Comune di Troia. Nonostante le condizioni per l'installazione e la gestione del parco fotovoltaico siano radicalmente mutate (praticamente in corso d'opera), la ‘Asi Troia FV1' S.r.l. si impegna, così come rideterminato dal comune di Troia a modifica della nuova proposta della ditta realizzatrice: a corrispondere un contributo una tantum di 400.000 euro; a fornire e installare su edifici pubblici pannelli solari per azzerare il costo energetico comunale pari a 100 kw; a sistemare una piazza indicata dal comune di Troia; a versare, entro il 30.6.2012, una somma di 600.000 euro (da recuperare in detrazione ai versamenti ICI nell'ipotesi che la realizzazione dei parchi fotovoltaici vada a buon fine o da riconoscere quale una tantum al comune di Troia in caso contrario); a definire preventivamente i parametri di accatastamento per la determinazione dei valori immobiliari al fine della quantificazione dell'ICI (ora IMU); a stipulare apposita polizza fideiussoria. A tutto questo si aggiungono gli introiti, stimati intorno a 1.200.000 euro annui per 29 anni, il canone di affitto che sarà versato ai proprietari dei terreni e i conseguenti benefici in termini di posti di lavoro. L'opposizione, con i consiglieri Giovanni D'Attoli e Carlo Rubino, giudica "svuotata di contenuti", l'originaria convenzione, con la quale la Ditta ‘Asi Troia FV1' aveva assunto ben altri impegni e torna a chiedere non solo una verifica dei requisiti previsti per l'autorizzazione rilasciata alla Ditta romana ma anche un maggior impegno, in termini economici, a titolo di ristoro ambientale. "Siamo di fronte ad un impianto di pubblica utilità che risponde alle esigenze di sviluppo compatibile", ha ricordato il sindaco Edoardo Beccia che, tra l'altro, sottolineando che l'autorizzazione è stata data dalla Regione Puglia, ha evidenziato quanto profonde siano state le modifiche subite a causa del ‘Decreto rinnovabili'. Peraltro, innegabili i vantaggi per le casse comunali e, di conseguenza, per i contribuenti ma anche, in generale, per l'intera Comunità troiana. Tra ristoro ambientale, Imu, canoni d'affitto per i terreni dei privati e l'avvio di numerosi posti di lavoro si tratta di una operazione del valore di circa 40 milioni di euro. Usciti dall'Aula i consiglieri D'Attoli e Rubino, che nelle dichiarazioni di voto hanno detto ‘no' alla convenzione, il provvedimento è stato approvato a maggioranza. Contrario l'unico consigliere di opposizione presente, Nicola Scrima.
comunicato stampa