Politica
Apricena è la comunità a cui appartengo e in cui è radicata la storia mia e della mia famiglia.
Qui ho sperimentato quanto possa essere gratificante ed entusiasmante darsi da fare per contribuire a migliorare la vita di chi ti sta accanto, rendere più gioiosi i momenti di convivialità sociale o raggiungere insieme un traguardo sportivo.
Qui ho lavorato alla costruzione dell’impresa creata anche per offrire opportunità di lavoro a chi le aveva perse o non ne aveva avute.
Da qui sono partito per affrontare le sfide che la vita mi ha posto davanti, facendo di me quel che sono.
Apricena è un buon paese.
È abitato da gente laboriosa, che siano lavoratori o imprenditori, e da ragazze e ragazzi che s’impegnano per migliorare sé stessi e la comunità in cui vivono.
Le cave di pietra e i campi coltivati rendono evidente il buon lavoro svolto nei secoli per trasformare preziose risorse in occasioni di lavoro e sviluppo, benessere e bellezza.
Siamo eredi di tradizioni che affondano le loro origini nei millenni alle nostre spalle e siamo stati eletti a custodi di patrimoni culturali, materiali e immateriali, il cui valore non è misurabile solo con il denaro.
Apricena ha diritto ad un buon governo.
Siamo chiamati, tutti noi, a confrontarci con temi politici, sociali, economici, culturali epocali. Sfide che non possono essere affrontate isolando la nostra comunità dal resto della Capitanata, della Puglia e dell’Italia.
La carenza di lavoro è una delle cause che produce l’emigrazione dei più giovani, spesso i più formati e più competenti, che ci impoverisce culturalmente ed economicamente; l’aumento dell’età media ci impone di ripensare le politiche sociali comunali e i servizi dedicati all’assistenza e la cura.
È arrivato il momento di confrontarsi con la sostenibilità ambientale e sociale del nostro modo di produrre e lavorare, con l’indispensabile transizione ecologica per cogliere le opportunità che saranno generate.
Occorre strutturare servizi pubblici locali efficienti, economicamente sostenibili per i cittadini, e garantiti in tutte le zone del paese, per ridurre le marginalità e le disuguaglianze economiche e sociali.
Apricena richiede l’impegno delle donne e degli uomini di buona volontà.
La nostra comunità in questa fase ha bisogno di impegno condiviso, partecipazione attiva, confronto costruttivo. Le contrapposizioni ideologiche sganciate da contenuti reali e le alleanze familistiche sono state, sono e saranno un danno per Apricena.
Mettiamo insieme storie diverse, cerchiamo le ragioni che ci uniscono, ascoltiamo le voci degli altri e impegniamoci per il nostro buon paese.
Apricena merita un buon sindaco!