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Politica

I comuni della provincia di Foggia colpiti dal sisma del 2002 hanno ottenuto la proroga dello stato di emergenza. Il governo ha firmato l’ordinanza con la quale si rinnova di un altro anno, dunque fino al 31 dicembre 2011, lo stato di emergenza nei comuni foggiani e molisani colpiti dall’evento tellurico del 31 ottobre del 2002. Poche settimane fa, erano stati i sindaci dei comuni di Carlantino e di Celenza Valfortore, rispettivamente Dino D’Amelio e Francesco Santoro, a chiedere ufficialmente la proroga in merito alla ricostruzione post-sisma del 2002.

La richiesta di proroga era stata deliberata a Carlantino in sede di consiglio comunale e a Celenza con un atto di giunta comunale. Piena soddisfazione è stata espressa dai sindaci dei comuni di Carlantino e di Celenza. “La proroga era indispensabile perché la ricostruzione va ancora completata per le abitazioni danneggiate e classificate in fascia B e C – ha dichiarato D’Amelio – Non solo, ci serviva ancora tempo per risolvere il problema del rimborso dell’Iva sulle spese per i lavori di ricostruzione”. A dire il vero, la proroga era stata chiesta per un periodo non inferiore a due anni per ultimare i lavori di ricostruzione in corso.

“La priorità diventa ora quella di rendere funzionali le abitazioni danneggiate per farvi rientrare le persone – ha dichiarato Santoro - Non ottenere la proroga avrebbe significato avere meno strutture e meno mezzi per raggiungere tale obiettivo”.

I due sindaci hanno voluto ancora una volta ringraziare la struttura commissariale e tutti coloro che hanno contribuito a raggiungere l’obiettivo. Anche i sindaci dei centri molisani del cratere, che spesso si sono relazionati con quelli pugliesi, si sono compiaciuti con il governo centrale anche se nel Molise è stato il Consiglio regionale molisano ad approvare un ordine del giorno per chiedere al Governo nuovi fondi per la ricostruzione.

Ottenuta la proroga, i comuni di Carlantino e di Celenza hanno ancora molto da fare visto che, dopo oltre otto anni, la situazione è ancora critica soprattutto per la condizione in cui versano le abitazioni danneggiate, alcune con i tetti crollati negli ultimi anni o addirittura negli ultimi mesi. La paura dei due sindaci è ora quella che le prossime precipitazioni piovose e nevose possano aggravare ulteriormente lo stato delle abitazioni mettendo a serio rischio anche l’incolumità delle persone che abitano nelle case adiacenti e confinanti a quelle inagibili.

 

Articolo tratto da Puglialive