Mentre è in corso il richiamo della preparazione atletica che porterà le squadre a disputare al meglio (forse?) la fase finale del campionato, soprattutto il rush finale da aprile in poi, il calcio giocato è fermo da almeno una decina di giorni. L’ultimo dell’anno è sempre sinonimo di primi bilanci e le somme che si tirano fine riflessione molto spesso portano a decisioni, da parte dei dirigenti societari, importanti per il prosieguo di tutti i campionati.
Partiamo dalla massima esponente del calcio foggiano tra i dilettanti, l’Audace Cerignola del presidente Dinisi che punta decisamente alla serie D tanto sospirata, ricercata e anche accarezzata nelle scorse stagioni (soprattutto l’ultima in cui si è persa la finale spareggio).
Il presidente Dinisi ha creato una nuova squadra riaffidandosi al “capitano” di tante avventure passate, quel mister Di Corato prima allontanato nel momento cruciale della scorsa stagione e poi riportato alla guida della squadra. Con acquisti mirati i gialloblu restano in vetta al campionato di Eccellenza (seconda posizione alle spalle del Liberty) con qualche rimpianto per la mancata prima posizione, mai del tutto agguantata.
Resta la convinzione di potercela fare, nell’ambiente dirigenziale gialloblu, anche perché quest’anno il Liberty è forte ma non come il Martina dello scorso anno.
Sempre in Eccellenza il Manfredonia ha voglia di playoff. La società biancoceleste vuole ritornare a cavalcare l’entusiasmante cammino che l’ha portata, in tempi recenti, fino alla lega pro.
Ci vorrà tempo, molta pazienza tra i tifosi e qualche soldino in più da spendere. Lo sanno i dirigenti attuali e lo sa Sdanga che, per ora, è la vittima sacrificale dello scacchiere societario sipontino. Con una buona cordata di imprenditori e con una buona organizzazione (stile Riccardi), si può cercare di ripetere l’avventura (magari partendo dai playoff di quest’anno).
Non va bene l’inizio di stagione dell’Atletico Vieste che si ritrova nelle zone basse della classifica. La squadra di Lopolito non merita questa posizione, almeno come qualità dell’organico.
In Eccellenza molisana abbandona definitivamente i sogni di gloria il Monti Dauni di mister Di Corcia. Le cessioni eccellenti hanno riportato sulla terra i dauni che, probabilmente, si accontenteranno di lasciar crescere i propri calciatori, nuovi nella categoria e giovani.
Il Roseto è sempre più nei guai dopo l’abbandono di mister De Masi, che aveva portato la squadra per la prima volta nella storia nella massima categoria regionale, e la penultima posizione pesa sempre più.
In Promozione il campionato del San Severo doveva essere di ben altro spessore ma la seconda posizione alle spalle dello schiacciasassi Mola è del tutto deludente e ha portato all’esonero di Zinfollino.
I due punti recuperati nell’ultimo turno sono di buon auspicio, ma il distacco è alto.
A metà classifica bene l’esordio del San Giovanni Rotondo, a volte anche penalizzato dagli arbitri, mentre in basso cercano la salvezza tranquilla l’Ascoli Satriano, il Torre-Lucera e l’Atletico Bovino. Per ora restano nelle zone calde.
In Prima Categoria il campionato si fa sempre più avvincente con le outsider Gargano Marconi e Sanseverese stabilmente nelle zone alte della classifica, a braccetto con le fortissime e favoritissime Carapelle e Apricena. Il ritorno della Nuova Daunia, che ha pagato lo scotto iniziale di un impianto societario e tecnico nuovo, potrebbe aprire altri scenari. Ma occhio alle baresi Melphicta, Audace Barletta e Atletico Andria.
In Seconda sembra essere l’anno giusto per il Monte Sant’Angelo. Proveranno a rovinare i piani dei bianconeri il Rocchetta, il Civilis Atletico e il Sant’Onofrio.
La sorpresa di inizio stagione, l’Atletico Orsara, sembra essere tornata alla normalità (già positiva) del centro classifica.
Appena iniziata la Terza Categoria, già vede protagoniste le deu squadre di Torremaggiore (Real in testa nel suo girone), l’Orta Nova e il Sammarco. Bene anche il Matinum e il Sauri, autentica sorpresa.
Fabio Lattuchella