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CONOSCIAMO LA CAPOLISTA - REAL TORREMAGGIORE. LA VETTA PER LA CITTA’

Una delle due squadre create per la rinascita del calcio della cittadina di San Sabino vuole impostare le sue leggi in Terza Categoria. Caserta: «La Prima in due anni».

Ha voglia di calcio e anche ad alti livelli il popolo torremaggiorese. Dopo i fasti di una scorsa stagione che ha visto la squadra rossoblu avvicinarsi in rimonta alla zona playoff del campionato di Promozione, poi svanita nel finale, dopo lo scontro diretto con i “cugini” sanseveresi e con la squadra femminile alla prima storica promozione in serie B, oltre vent’anni dopo l’ultima foggiana nella categoria.

Fasti, che purtroppo sono svaniti per il disimpegno dei dirigenti che avevano permesso tutto questo con il loro amore per le proprie creature e per i colori della propria città. Disimpegno dovuto soprattutto alle vicissitudini degli stessi con le forze politiche locali, ree di non aver sostenuto a dovere il lavoro della società. Campo sportivo in primis.

Ora la ripartenza per una cittadina di 17 mila abitanti che tutto si sarebbe aspettata, più o meno un anno fa, fuorché ritrovarsi in questa situazione.

Due squadre iscritte alla Terza Categoria nate per il rilancio del paese.

Su entrambe sta svettando il Real Torremaggiore, primo in classifica nel girone B insieme all’altra squadra blasonata, l’Orta Nova.

«Siamo soddisfatti del’andamento della squadra – conferma il vicepresidente della squadra, Michele Caserta – Noi vogliamo giocare ad alti livelli per riportare in alto il nome della nostra città. Abbiamo una squadra completa, per cui non ci saranno innesti. Ventitré giocatori in questa categoria sono un buon numero. Sono tutti validissimi per cui puntiamo a vincere il campionato. L’Orta Nova sta andando forte, ma noi non la temiamo. Anche loro puntano in grande e fra tre domeniche andremo a far visita al loro campo per l’ultima di andata, sarà una bella sfida. Insieme al presidente, Piero Ferrucci, sogniamo di fare cose belle per la nostra cittadina e l’obiettivo è quello di salire in Prima Categoria in due anni. Resta, però, il problema del campo. Siamo un po’ i nomadi della provincia, siamo costretti a girovagare per campi altrui e questo non va bene».

E punzecchiato sulle voci che vorrebbero una fusione con l’altra realtà, il Tre Torri Calcio, nata più o meno con gli stessi obiettivi, lui conferma. «A settembre eravamo vicini a mettere in pratica questa fusione tra le nostre due idee. Poi per colpa di qualcuno, come sempre succede, è saltato tutto. Loro sono una bella realtà, fatta con i giovani locali. Con i giocatori non c’è nessun tipo di problema, ma neanche con i dirigenti. C’è solo qualche divergenza con qualcuno, ma niente di grave».

Dietro le quinte il lavoro del grande “assente-presente” di queste due realtà, Felice Iuso. L’ex presidente della vecchia società ha caldamente consigliato la fusione tra le de realtà e Caserta è un suo fedele sostenitore. «Lui tanto tempo fa con la sua passione mi ha trascinato in questo mondo, ora spero possa ritornare con noi e so che l’unione delle due realtà è un suo grande desiderio».

Tornare grandi, tornare a calpestare campi importanti a livello regionale, questo è l’obiettivo del calcio a Torremaggiore. Senza ma e senza se, qualunque sia il nome della squadra, l’importante è credere in un progetto comune.


Fabio Lattuchella