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Le prime due dopo le sconfitte di domenica preparano la risalita, a Lucera si prepara il calcio di domani.

Campionati di vertice addio? Il Cerignola che puntava al titolo dell’Eccellenza Pugliese viene ulteriormente ridimensionato dalla sconfitta di domenica scorsa, ma la possibilità di vederla lottare per il primo posto è ben più che una semplice speranza. Il San Severo esce con le ossa rotte dopo la sconfitta al 95’ di Ascoli Satriano, ma come era riuscita a recuperare cinque punti nelle ultime giornate di andata può sicuramente sperare di recuperarne altri e reinserirsi nella lotta alla promozione diretta.

Le due compagini di Capitanata che puntavano alla vittoria finale dei campionati di Eccellenza e Promozione non devono necessariamente dire addio ai propri sogni di gloria.

C’è tutto un girone di ritorno da giocare e tante cose positive da cui ripartire. Il San Severo, seppur non stia giocando bene e questo lo sanno anche i dirigenti, ha il secondo miglior attacco e la seconda miglior difesa del campionato dietro la corazzata Mola. Per cui è ipotizzabile che, se arrivasse anche un minimo di concretezza abbinata ad un calo della capolista, si possa davvero puntare alla “remontada”. I numeri dei giallogranata sono anche superiori alla seconda della classe Altamura.

Stesso discorso per il Cerignola del presidente Dinisi. Situazione tifosi a parte, in riva all’Ofanto fino alle ultime due partite non ci si poteva assolutamente lamentare per i risultati. Poi lo striminzito punto col Noicattaro e la sconfitta di Corato hanno fatto perdere ai gialloblu il secondo posto in classifica e il terreno dalla prima. La risalita deve passare necessariamente da una concretezza maggiore sotto porta (addirittura solo 26 reti segnate al cospetto delle 36 della capolista e delle 40 del Bisceglie), ma anche da una attenzione diversa nelle partite lontano dal Monterisi. Una squadra che vuole vincere il campionato non può pensare di perdere 3 gare su 9 in trasferta. Resta buona l’imbattibilità casalinga.

Intanto da Lucera partirà una nuova iniziativa volta al recupero delle risorse umane ed economiche per la squadra di calcio della città della prossima stagione (l’anno prossimo l’attuale Torremaggiore, meglio denominato in modo non ufficiale “Torre-Lucera”, si chiamerà Asd Lucera Calcio). L’iniziativa parte da Gianni Giarnieri, ex tecnico della squadra biancoceleste e impegnato nell’ambito dell’edilizia sportiva, proprietario della ditta “Giemme”. L’imprenditore lucerino si è detto disponibile ad aprire una ricerca di persone coinvolte alla rinascita del calcio locale per interesse o semplicemente per passione. Il tutto volto a creare una società forte sulla base di quella attuale che, con grandi sforzi, sta cercando di mantenere la categoria, alla luce della retrocessione in Promozione dello scorso anno e del rischio di scomparsa dalla mappa geografica del calcio della scorsa estate.

L’iniziativa ha già fatto scalpore, all’indomani di un incontro tra lo stesso ex tecnico e l’attuale dirigenza del Torre-Lucera, e ha sin da subito entusiasmato i siti di informazione sportiva e non della città sveva.

Riscossa, questa è la parola chiave per tre dei più importanti centri di Capitanata dopo il capoluogo.

Fabio Lattuchella