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Ci si muove, senza capirne molto, tra i rinnovi di alcuni giocatori, i riscatti di altri, la partecipazione alle buste, per qualcun altro. Ma gli stipendi arretrati? La data del 25 giugno è prossima e i soldi non ci sono.

La cordata che doveva salvare il Foggia? È possibile che nel capoluogo nessuno sia proprio interessato a salvare le sorti della squadra di calcio, tanto seguita dai tifosi e considerato un vero e proprio bene pubblico cittadino?

Mandato via Stranieri e tutta la Platinum, snobbati sin dal loro primo appello, si era parlato di Zammarano, Castellano, Greco, Daniello, Sannella, ma i piani alti del potere foggiano non hanno ascoltato il grido di dolore del popolo foggiano affezionato, come fosse una seconda pelle, alle vicende pallonare della propria città.

E neanche quello autorevole del primo cittadino che, intanto, ci ha messo la faccia e anche una dose di stima che si è giocato in questa vicenda. I suoi amici lo hanno lasciato solo, abbandonato al suo destino e a quello stranissimo dell’amato di tutti i foggiani, ma che nessuno vuole sposare. L’US Foggia resterà il grande punto interrogativo di questa vicenda. Cosa ne sarà del pallone rossonero?

E allora ecco ritornare in auge le prime certezze. Botticella tra i pali, Venitucci e Meduri a centrocampo, Ferreira in attacco. Ma anche le penalizzazioni in classifica, vero e proprio compagno di viaggio del Foggia degli ultimi tempi.

Resta ancora il dubbio più grande.

In quale campionato?

Fabio Lattuchella