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L'angolo dello psicologo a cura del dott. Salvatore Panza

Quasi la metà degli italiani “sarebbe” a dieta. Lo rivela un’indagine, realizzata da Ac Nielsen su un campione di 17.000 individui, dalla quale emerge che il 45% della popolazione del nostro paese, in questo periodo, sta seguendo un regime alimentare per perdere peso (la classica dieta). Eppure, un recente studio attesta che non soltanto la percentuale di successo delle diete è inferiore al 9%, ma anche che la maggioranza delle persone che interrompe una dieta finisce per prendere più peso di quando l’aveva cominciata.

Perché è così difficile perdere peso e, soprattutto, mantenere i risultati nel tempo?

Innanzitutto, il 90% delle diete non funziona perché agisce allo stesso livello in cui il problema si manifesta, cioè quello alimentare. Albert Einstein diceva che: “Se cerco di risolvere un problema allo stesso livello al quale si manifesta, sarò destinato a fallire”. Ecco il motivo della delusione delle diete degli ultimi decenni. La Psicologia ci insegna che dobbiamo agire su altri livelli, più profondi, lì dove risiedono le motivazioni reali dei nostri comportamenti “disfunzionali” (mangiare in eccesso, fumare, ecc…).

Se il 90% delle persone che segue una dieta fallisce, il 10% ha successo. Perché?

La dieta era diversa? Il loro stomaco era diverso? Le loro ossa erano più sottili? Il loro metabolismo era diverso? Assolutamente no! La loro struttura mentale era diversa. La nostra mente dovrebbe essere il primo strumento da utilizzare per ritrovare il nostro peso ideale, non solo una lista di cibi possibili ed una di cibi proibiti. Le diete vanno bene, sono perfette dal punto di vista teorico, ma tralasciano un punto fondamentale: e se la mente non vuole? Ci sono troppe variabili in gioco che, purtroppo, nella maggior parte dei casi rendono le diete inefficaci.

Ci avete fatto caso del perché si inizia ad ingrassare?

Molto spesso le persone mangiano in eccesso perché si annoiano, o si sentono sole o tristi o stanche o per una qualsiasi altra ragione “emotiva”, nessuna delle quali in realtà ha a che fare con la fame fisiologica. Se mangiate spinti dalla fame emotiva, il vostro corpo non si sentirà mai soddisfatto dal cibo. Questo è il motivo per cui molti credono di non sentirsi mai sazi: non ricevono mai il segnale di smettere di mangiare perché la fame è dovuta all’appagamento emotivo.
Forse avete iniziato ad ingrassare in seguito ad un evento traumatico o ad un periodo difficile della vostra vita e avete cominciato a cercare conforto nel cibo, per superarlo. Ora, anche se il momento di stress è passato, avete conservato l’abitudine disfunzionale di mangiare quando vi sentite nervosi, soli o annoiati.

Ok, che possiamo fare allora per iniziare a perdere peso?

Prendente un foglio di carta ed una penna perché vi farò fare un esercizio molto importante (tratto dal mio corso: “Usa la mente per perdere peso”). Quello che dovete fare è rispondere alle seguenti domande in grassetto:

1.    Lo so che molto spesso fatichiamo a trovare un nesso tra i problemi di peso e la fase esistenziale che stiamo vivendo; eppure quel nesso c’è!!! Prima di cercare soluzioni all’esterno (diete) dovete indagare dentro di voi e chiedervi:
-    Cosa mi sta divorando?
-    Quale bisogno cerco di colmare mangiando in eccesso?
-    Quale fame emotiva si nasconde dietro la continua fame di cibo?

2.    Le decisioni hanno il potere di cambiare la qualità della nostra vita. Ogni singola decisione che prendiamo potrebbe cambiare la nostra vita in positivo o in negativo in qualsiasi momento. Anche la decisione più semplice e poco importante potrebbe rivelarsi significativa con il passare del tempo. Un movimento appena percettibile nella mano di un arciere nel momento di scoccare la freccia provoca una deviazione della traiettoria che aumenta progressivamente con il passare del tempo. Più distante è l’obiettivo e maggiore risulta essere la differenza di traiettoria. Per lo stesso principio, una piccola decisione di oggi può significare grandi cambiamenti a distanza di un mese o di un anno.
-    Scrivi due decisioni/obiettivi importanti che sai potrebbero cambiare i tuoi risultati circa il tuo peso corporeo.

3.    Quali sono le motivazioni che ti hanno impedito di prendere e portare a termine con successo queste due decisioni/obiettivi?

4.    Perché è importante farlo adesso?
-    Quali sono i motivi per cui raggiungerai ad ogni costo questi obiettivi?
-    Cosa otterrai?
-    Cosa cambierà nella tua vita?
-    Che tipo di persona diventerai?
-    Quanto ti farà sentire bene?
-    Quanta energia in più avrai?
-    Quali risultati diversi e migliori potrai ottenere?
-    Dove ti porterà questo cambiamento tra 1-3-5 anni?
-    Quali opportunità potrai cogliere che finora ti sei precluso?

5.    Qual è il “PRIMO PASSO” per ciascuna delle due decisioni, la cosa più piccola che puoi fare immediatamente, per portarti in direzione dei tuoi principali obiettivi?

6.    In definitiva, quando avrò raggiunto il peso da me desiderato, i vantaggi che otterrò saranno (scrivine almeno 20).


Ricorda di applicare tutte queste informazioni che stai avendo, non limitarti a leggere, FAI perché solo l’azione garantisce il risultato. Divertiti a prendere le decisioni che possono cambiare il corso della tua vita e continua a lavorare su te stesso ogni giorno per diventare una persona migliore.

 

P.S.: Se avete dei quesiti da porre a Salvatore Panza, inoltrateli direttamente alla casella di posta del Dottore: salvatore_panza@virgilio.it. Per altre informazioni visitate il sito: www.salvatorepanza.it oppure telefonate al: 340.2351130.