CERIGNOLA, RIDEFINITA LA TASSA SUI RIFIUTI. RESTANO LE AGEVOLAZIONI PER LA FASCE PIÙ DEBOLI
In Consiglio comunale il Sindaco Bonito ha chiarito i motivi dell’adeguamento Tari per il 2025
Durante la seduta del Consiglio comunale del 27 giugno è stato ridefinito il gettito Tari, la tassa sui rifiuti, per l’anno 2025 nel comune di Cerignola.
“La riflessione politica non può non partire dal passato. Il deliberato che abbiamo assunto è strettamente collegato agli effetti politici del passato. Forse non c’è materia come questa nella quale la decisione dell’attualità è fortemente condizionata dalle scelte sbagliate e disastrose che furono prese in precedenza. La nostra amministrazione è stata l’unica in Italia che è riuscita a non aumentare la Tari nei tre anni precedenti e, anzi, a diminuirla”. Così il Sindaco di Cerignola Francesco Bonito.
“Quindi noi possiamo dire oggi, nel momento in cui per la prima volta la nostra consiliatura rivede in aumento la Tari, che il Consiglio comunale in questi anni ha deliberato fondi per 2 milioni di euro a titolo di esenzioni, riduzioni e agevolazioni. L’1,7 milioni di euro in più della spesa totale incide mediamente nella misura del 12 per cento, quest’ultimo dato rimane comunque inferiore ai vantaggi che noi abbiamo applicato nei tre anni precedenti: insomma, il livello delle tariffe attuali è più basso rispetto a quelle che abbiamo ereditato nonostante l’aumento”, ha evidenziato il Sindaco Bonito.
Con la modifica dell’articolo 27 del Regolamento della disciplina della Tari, inoltre, per il 2025 vengono impiegati 200mila euro per le agevolazioni in base all’Isee dell’utente. Sono previste delle fasce: la prima va da 0 a 9.530 euro e prevede una riduzione massima del 50 per cento; da 9.531 euro a 12.500 la riduzione massima si attesta al 40 per cento; da 12.501 a 15.000 mila euro l’agevolazione arriva al 30 per cento; da 15.001 a 20.000 euro si può arrivare al 20 per cento. Le rate per il pagamento della Tari restano quattro.
“Come si compone questo aumento? Paghiamo un mutuo di oltre 300mila euro della vecchia Sia, società fallita, non pagato. Altri 300mila euro sono gli effetti del Paur (Provvedimento autorizzatorio unico regionale): abbiamo presentato i conti all’Ager ed è l’Agenzia regionale che correttamente ha inserito questa voce, risorse che impieghiamo dopo il sequestro dell’impiantistica. Un’altra parte molto rilevante è collegata ai costi maggiori rinvenuti dall’appalto per il servizio di gestione dei rifiuti di Aro affidato a Teknoservice, società leader del settore. La criticità del modello di raccolta differenziata, che con noi è passata da 0 a oltre il 60 per cento, sta nel rifiuto di buona parte della collettività di adottare tale sistema”, ha precisato il primo cittadino.
L’emendamento proposto dal Consigliere Tommaso Sgarro – presentato per calmierare l’aumento per le attività commerciali – non può essere preso in considerazione in questa fase perché non ci sono le coperture economiche. “Invito il Consigliere a tramutarlo in un Ordine del Giorno che, una volta approvato, vuol dire un preciso impegno che il Consiglio comunale affida all’amministrazione”, ha aggiunto il Sindaco di Cerignola Francesco Bonito.