Stato: |
Italia |
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Regione: |
Puglia |
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Provincia: |
Foggia |
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Coordinate: |
41°16′0″N 15°54′0″E/ 41.26667°N 15.9°E/ 41.26667; 15.9 |
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Altitudine: |
120 m s.l.m. |
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Superficie: |
593,71 km² |
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Abitanti: |
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Densità: |
99 ab./km² |
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Frazioni: |
Angeloni, Borgo Libertà, Borgo Tressanti, Cerignola Campagna, Moschella, Pozzo Terraneo |
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Comuni contigui: |
Ascoli Satriano, Canosa di Puglia (BT), Carapelle, Lavello (PZ), Manfredonia, Ordona, Orta Nova, San Ferdinando di Puglia (BT), Stornara, Stornarella, Trinitapoli (BT), Zapponeta |
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CAP: |
71042 |
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Pref. telefonico: |
0885 |
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Nome abitanti: |
Cerignolani o Cerignolesi |
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Santo patrono: |
Madonna di Ripalta |
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Giorno festivo: |
8 settembre |
Cerignola è un comune italiano di 58.837 abitanti della provincia di Foggia in Puglia, situata nella valle dell'Ofanto sulle alture che delimitano il Basso Tavoliere.Deriva dal latino cydonium che significa "cotogno". Secondo alcuni potrebbe derivare da Lacedonia, secondo altri da Aquiloniola accostandosi forse ad un nome di persona. Le ipotesi avanzate nel spiegare l'etimologia del nome della città sono due: la prima teoria prevede che il nome derivi probabilmente da Cerere, dea delle messi;la seconda invece prevede che il toponimo derivi da Ceriniola, in ricordo della città distrutta dal sovrano degli Epiri, Alessandro il Molosso.
TERRITORIO
Il territorio comunale di Cerignola è il terzo in Italia per estensione territoriale, dopo Roma e Ravenna. Posta nella valle dell'Ofanto, una parte del comune costeggia i lati dell'omonimo fiume. La città è posta a 120 metri di altitudine, È il secondo centro della Capitanata per numero di abitanti come pure il più grosso centro agricolo della provincia di appartenenza. Cerignola confina a nord-est con San Ferdinando di Puglia, ad est con Canosa, a sud con la regione Basilicata e ad ovest con Stornara. Il clima del Tavoliere è di tipo continentale, caratterizzato da forti escursioni termiche; estati torride 31° C, ed inverni dove raramente la temperatura scende sotto 0° C. La sua posizione geografica rende il Tavoliere particolarmente esposto al maestrale, incanalato dal Gargano e dal Subappennino Dauno, che trasforma la pianura in una sorta di corridoio. Hanno rilevanza solo locale il favonio (vento caldo e sciroccale) e la bora.
L'unico corso d'acqua che lambisce l'agro cittadino è l'Ofanto, dal carattere torrentizio, che alimenta l'invaso idrico della marana di Capacciotti dando così vita all'omonimo lago artificiale indispensabile (vista la mancanza d'acqua) per l 'irrigazione. A differenza dell'idrografia superficiale, quella sotterranea risulta molto interessante; difatti la permeabilità del terreno e la sua uniformità permettono all'acqua piovana di penetrare facilmente nel sottosuolo in corrispondenza con il livello del mare, formando una falda sotterranea anch'essa utilizzabile per l'irrigazione dei campi.
GONFALONE
Lo stemma comunale riproduce una cicogna che spezza un serpente, in ricordo della leggenda che narra la salvezza della città ad opera delle cicogne durante un'invasione di serpenti. La parte superiore è celeste, ad indicare il cielo limpido, mentre quello inferiore è giallo, ad indicare il frumento, il principale prodotto dell'agricoltura cerignolana. Lo stemma è quello concesso nel 1943 da Vittorio Emanuele III, modificato nel 2000 a seguito della concessione del titolo di città.
Il gonfalone è costituito da un drappo quadrangolare riccamente ornato con frange dorate e diviso in due bande orizzontali blu e gialla che riprendono i colori della città; caricato dello stemma cittadino suindicato, presenta l'iscrizione centrata (convessa verso l'alto): CITTÀ DI CERIGNOLA. Due bullette dorate sono poste a spirale su entrambi i lati mentre sulla sommità è collocata una freccia decorata con un fregio; quest'ultima presenta una cravatta frangiata tricolore che riporta lo stemma della Repubblica Italiana.