Condividi con

FacebookMySpaceTwitterGoogle BookmarksLinkedinPinterest

Chi c'è online

Abbiamo 965 visitatori e nessun utente online

 

EVENTI

Riti della Settimana santa

Lunedì, martedì santo: le congregazioni, dalla più recente alla più antica in termini di fondazione, si recano presso la cattedrale in divisa di penitenza, ovvero: camice bianco con cappuccio, cingolo in vita e piedi scalzi.

Mercoledì santo, al vespro: la Chiesa diocesana, ministri istituiti, congregazioni varie, pii sodalizi, si riuniscono nella cattedrale per la Messa Crismale con la benedizione dell'olio crismale e degli altri oli santi. Il rito solenne è officiato dal vescovo.

Giovedì santo: durante la messa in Coena Domini si assiste alla lavanda dei piedi dei discepoli, solitamente rappresentati da ragazzi che ricevono del pane a forma di ciambella che, una volta spezzettato, viene offerto in cambio di una regalia. Il pezzo di pane, considerato un amuleto, viene esposto sul balcone, sulla finestra o (durante i temporali estivi) all'esterno dell'abitazione degli agricoltori, per scongiurare le grandinate che altrimenti rovinerebbero il grano prima della mietitura. Dopo la messa, l'Eucaristia viene deposta nell'altare della reposizione, luogo in cui questo sacramento viene adorato. Gli altari, meglio noti come "Sepolcri", sono visitati in numero di tre (le ore di agonia di Gesù), cinque (i giorni della sua morte, il numero delle sue piaghe e quello degli strumenti della sua crocifissione) o sette (il numero delle sue parole sulla croce). Durante il giovedì vengono inoltre "legate" le campane; un tempo la mattina del sabato, oggi a mezzanotte dello stesso giorno, tutte le campane della città vengono nuovamente sciolte a distesa.

Venerdì santo: al mattino vi è la processione dei "Misteri" che parte dalla chiesa dell'Addolorata, al pomeriggio ha luogo la processione della "Desolata" dalla chiesa di Sant'Agostino, e la sera si celebra la processione del "Cristo morto" (anche detta del "Cristo rosso"), che parte dalla chiesa del Purgatorio. Ogni confraternita durante la processione porta in giro i gruppi sacri rappresentanti la passione di Cristo. Le confraternite sono precedute da un Cristo rosso (a cui si deve l'altro nome del rito), ovvero un confratello vestito di rosso con cingolo di corda e croce sulle spalle. La persona che solitamente impersona Cristo è un emigrante, coperto da un cappuccio rosso, la cui identità rimane ignota anche dopo la sua partenza.

Sabato Santo: in mattinata dalla chiesa di Sant'Antonio esce la processione delle tre Marie a cura della Confraternita della Pietà


Domenica di Resurrezione: nella cattedrale viene celebrato il solenne pontificale.

Festa patronale diocesana della Madonna di Ripalta (6-9 settembre)



Corso Garibaldi illuminato per la festa patronale

Il rito dell'8 settembre è senz'altro una delle feste religiose più sentite dalla cittadinanza, l'intero Corso è illuminato e decorato a festa da piazza Castello fin oltre il convento dei Cappuccini. La festa dura quattro giorni ed è caratterizzata da grandiose luminarie in tutta la città, bande che girano per il paese, orchestre che suonano in piazza e dal concerto di un cantante di musica leggera.

Si inizia il 6 settembre: a conclusione di un devoto novenario che richiama pellegrini e devoti da ogni parte della diocesi, alle ore 23 nella cattedrale inizia la celebrazione solenne dell'ascensione in trono dell'icona bizantina,e mettono in funzione le giostre.

Il giorno 7 settembre, giorno di vigilia: se cade dal lunedì al sabato, la sera, alle ore 19.30, apertura in cattedrale della festa con i solenni vespri pontificali. Vi partecipa tutto il clero diocesano, ministri istituiti e congregazioni. Se cade di domenica si celebra la Santa Messa presieduta dal vescovo.

L'8 settembre, solennità della Natività della Vergine Maria, festa della Madonna di Ripalta. Sante messe dalle prime ore del mattino in cattedrale (ore 7, 8, 9, 10.30 solenne messa pontificale, 12.15 e 18.30). Molto atteso ogni anno il solenne pontificale del vescovo, con tutto il clero diocesano e le congregazioni religiose, autorità civili e militari. La sera, se la festa è preceduta dalla domenica, prima della processione si celebrano i vespri pontificali. Vi è dunque una grande processione, con il carro trionfale donato dal cavaliere Giuseppe Pedone, che trasporta l'icona della Madonna, preceduto dalle confraternite e seguito dalle autorità civili, religiose e dalla banda. A mezzanotte si susseguono tre spettacoli di fuochi pirotecnici

Il 9 settembre è dedicato alla fiera del bestiame e dell'agricoltura la mattina; mentre la sera, dalle 21.30 in poi vi è uno spettacolo di musica leggera con cantanti di fama nazionale.

Festa al Borgo Antico (27-29 aprile)

Il 28 aprile del 1503 Cerignola fu teatro dello scontro decisivo per il possesso dell'Italia meridionale. In località "Tomba dei Galli", francesi e spagnoli si fronteggiarono nel conflitto noto come battaglia di Cerignola, che vide la vittoria degli iberici guidati da Consalvo da Cordova. Per ricordare questo avvenimento, dal 1994 si organizza in città la "festa al Borgo Antico", in cui un corteo storico rievoca l'ingresso del comandante ispanico in città. Al corteo si affiancano numerosi altri eventi, tra cui: un torneo nazionale per sbandieratori, mercatini di oggetti antichi, una sagra dei prodotti tipici, mostre estemporanee di pittura, concerti itineranti di musica antica, una festa di strada con giullari, trampolieri e mangiafuoco ed il palio della carrera Attualmente la Festa al Borgo Antico risulta sospesa

Cerignola Bella

L'evento, organizzato con il patrocinio di: Comune, Provincia e Regione, si protrae per tutta l'estate ed è caratterizzato da decine di spettacoli che spaziano dalla musica al teatro, passando per il cinema e la danza. Gli spettacoli coinvolgono l'intera città, infatti tutti i quartieri ed i borghi sono interessati da eventi appartenenti al cartellone della manifestazione

RADC Summer Festival

La manifestazione è nata nel 2006 e viene organizzata dall'associazione culturale "Radici" con il patrocinio dell'Amministrazione Comunale; si colloca all'interno della programmazione dell'estate cerignolana e prevede show teatrali e proiezioni di film all'aperto. L'evento clou è rappresentato dal concerto di un gruppo rock.

Festa del lavoro (1º maggio)

In occasione della festa dei lavoratori, le diverse categorie professionali sfilano con i propri arnesi da lavoro portando in una sorta di laica processione l'icona del sindacalismo: Giuseppe Di Vittorio.

Fiere

Fiera bacino dell'Ofanto (1-10 dicembre)

la manifestazione, nata nel 1996, è organizzata da imprenditori locali ed ha lo scopo di promuovere le produzioni tipiche; all'interno dell'area fieristica gli espositori mostrano difatti il meglio delle merci da loro prodotte e commercializzate


Fiera nazionale del libro

dell’editoria e del giornalismo di Cerignola (18 -20 dicembre): l'evento è organizzato dall’associazione culturale no-profit “LiberaMente” e prevede convegni, appuntamenti, dibattiti e spettacoli. La manifestazione rappresenta anche un’occasione per scrittori ed editori emergenti di farsi notare dal pubblico. È la più grande manifestazione della Puglia e del Sud-Italia dedicata all’editoria, alla lettura e alla cultura

Fiera Agricola (9 settembre)

 

Santi patroni

Madonna di Ripalta (8 settembre - patrono principale)

Sulle circostanze del ritrovamento dell'immagine aleggiano due diverse leggende; stando alla prima, l'icona fu rinvenuta da una banda di delinquenti nella boscaglia che, scambiandola per un tavolaccio, la utilizzò per battere il lardo. Un giorno il capo banda, errando nel vibrare un colpo, conficcò il coltello nella tavola e da lì ne fuoriuscì del sangue. A questo punto il brigante ed i suoi compari realizzarono che in realtà il tavolaccio era una raffigurazione della Madonna con in grembo Gesù, entrambi sfregiati per l'offesa ricevuta. La seconda versione narra che l'icona fu rinvenuta da alcuni boscaioli che pensarono di farne legna da ardere, ma al primo colpo d'ascia dall'icona cominciò a sgorgare sangue. Sul luogo del rinvenimento fu costruita una cappella e cominciarono i primi pellegrinaggi; essendo la chiesetta equidistante sia da Cerignola che da Canosa, le due città si contesero per molto tempo la proprietà del luogo. Il contenzioso fu risolto collocando il quadro su un carro trainato da buoi e facendo decidere loro ove recarsi; poiché il carro si mosse tre volte in direzione di Cerignola, il luogo divenne di sua proprietà.L'icona bizantina della Madonna di Ripalta è un dipinto su tela, disteso su due tavole di legno, che si ritiene risalga intorno all'anno 1100 d.C. Sulla tavola è raffigurata la Madonna seduta su un trono e con in grembo il bambino Gesù. Il suo nome lo deve al toponimo de ripis altis, cioè alla ripa alta sinistra del fiume Ofanto, a circa 9 chilometri da Cerignola, in cui è stata rinvenuta.Nel 1859 la Madonna di Ripalta fu proclamata patrona principale della città e da allora si decise che l'icona dovesse risiedere sei mesi (dal secondo lunedì di ottobre al sabato in Albis, primo sabato dopo Pasqua) nell'antica cappella e gli altri sei mesi (dal sabato in Albis a ottobre) nella cattedrale della città: il Duomo Tonti. Viene festeggiata l'8 settembre

San Trifone Martire (1º febbraio - patrono minore)

La leggenda riporta che nel 1595 tutta la Puglia fu invasa dai bruchi, considerati nocivi per l'agricoltura. Un prete greco, che si trovava a Cerignola in quel periodo, consigliò alla popolazione ed al Clero di rivolgersi a san Trifone, come egli stesso aveva fatto in passato per allontanare le locuste. La popolazione, vista l'efficacia delle azioni del santo, cominciò a venerarlo come patrono e protettore della città, dedicandogli finanche una cappella; a distanza di tempo però l'interesse verso il santo svanì, al punto che monsignor Giovanni Sodo, per ridestare l'interesse della popolazione nei confronti di san Trifone, si premurò di far trasferire (per concessione di papa Benedetto XV) le reliquie del santo nella cattedrale, il 16 maggio 1927. Due anni dopo le reliquie furono deposte in un'urna di bronzo, donata dalla nobildonna Clementina De Nittis Gatti, conservata dal 1934 sotto l'altare della confessione del Duomo Tonti. San Trifone, celebrato il 1º febbraio, è protettore minore della città ma patrono principale delle campagne e, a dimostrazione della devozione nei suoi confronti, la campana grande del Duomo Tonti presenta un'effige del santo a cui si affiancano quelle dei compatroni san Pietro Apostolo e Maria Santissima di Ripalta. Il santo è venerato nella parrocchia a lui intitolata costruita in zona Fornaci

San Pietro apostolo (29 giugno - patrono minore)

La scelta di Pietro apostolo come compatrono va attribuita al suo viaggio dalla Palestina a Roma, si ritiene infatti che per raggiungere la città eterna il santo sia sbarcato a Brindisi, percorrendo poi la via Traiana che passava a poca distanza da Cerignola. Qui si fermò a riposare all'undicesimo posto di cambio dei cavalli, dove sorse il casale di San Rocco. Verosimilmente, fu il santo a convertire al Cristianesimo la popolazione, che lo elesse per questo patrono della città. Il santo è venerato nella cattedrale a lui intitolata, meglio conosciuta come Duomo Tonti. Viene festeggiato il 29 giugno.