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La storia della città risulta essere incerta, anche a causa di un terremoto che nel 1731 distrusse la quasi totalità del borgo medievale (più noto con l'appellativo di Terra Vecchia); il ritrovamento, di iscrizioni e reperti archeologici, comproverebbe che lo sviluppo della città ebbe inizio con la dominazione romana, durante la quale divenne municipium. Il primo documento che menziona la città è il "Codice diplomatico barese", datato 1150, in cui si cita una "domum Malgerii Cidoniole". Nel 1503 qui si combatté la battaglia tra francesi e spagnoli per il possesso del Regno di Napoli; dallo scontro uscirono vincitori gli iberici guidati da Consalvo da Cordova, che ebbe la meglio sul rivale Louis d'Armagnac, duca di Nemours. Da ricordare le lotte contadine guidate da Giuseppe Di Vittorio, che consentirono il riconoscimento di maggiori diritti ai lavoratori della terra ed il famoso 50% ai mezzadri, nonché una forte affermazione del ruolo sindacale in Italia. Cerignola è sede vescovile della diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano.
Ceriniola fu un centro normanno di notevole importanza sorto sulle ceneri di un insediamento del 300 a.C. noto con il nome di Cerina (o Kerina). La posizione strategica della città sull'antica via Traiana permise, sotto la famiglia degli Angioini, un forte sviluppo che ne accrebbe l'importanza, sia sotto il profilo agricolo che commerciale. Nel 1418 divenne feudo della famiglia Caracciolo. Il 28 aprile 1503 la città fu teatro dello scontro che vide affrontarsi francesi e spagnoli per il possesso del Regno di Napoli; il conflitto, passato alla storia con il nome di "battaglia di Cerignola", vide trionfare gli ispanici guidati da Consalvo da Cordova. Nel Seicento il feudo passò in mano alla famiglia Pignatelli che lo mantenne per circa un secolo consolidandone l'importanza agricola e commerciale. Nel 1731 un devastante terremoto colpì la città distruggendo la quasi totalità dei monumenti e delle abitazioni più antiche. I primi dell'Ottocento furono contraddistinti da un forte sviluppo urbanistico favorito anche dalla crescita economica che interessò la città in seguito alla bonifica del territorio. L'agricoltura ha da sempre rivestito un ruolo di primo piano per l'economia cittadina e questo ha permesso a Cerignola di essere tra le protagoniste della scena agricola nazionale, tant'è vero che nel secondo Dopoguerra si è assistito alla nascita di numerose imprese industriali e di trasformazione dei prodotti agricoli. Nel periodo 1944-45, durante la II Guerra Mondiale, Cerignola ospitò il 461º Gruppo Bombardieri dell'aeronautica militare americana, sul cui sito è possibile osservare alcune fotografie dell'epoca.

Cerignola nacque verso il 500 a.C., quando Alessandro il Macedone fece distruggere l’antica Cerina, sul fiume Fortore, e gli abitanti scampati alla distruzione della città si spostarono in campagna, dando vita a vari piccoli borghi (Tressanti, Fontana~Fura, San Giovanni in~ Fonte). In un secondo tempo, essi pensarono di riunirsi e di formare il nuovo paese di Cerignola. Scelsero come punto base il castello del Curatore romano, perché era il posto più sicuro, in quanto i cittadini potevano essere difesi e protetti dai soldati che stavano nel castello. Il Curatore era messo a guardia dei depositi di grano, che si trovavano nella zona che viene chiamata tuttora "Piano delle fosse". L’odierna Chiesa di San Domenico, sita nei pressi del "Piano delle fosse", era anticamente una stazione di cambio dei cavalli e di ristoro per i viaggiatori. L'antica Cerignola costituiva un insediamento di scambio sin dall'epoca romana. Ad avvalorare questa tesi sta il fatto che nell'arco di venti secoli, tutti o quasi, gli insediamenti antichi del Basso Tavoliere sono scomparsi per varie ragioni e vicende, mentre solo quello di Cerignola è giunto sino a noi. Una ragione in più che fa pensare all'origine romana dell'attuale impianto urbanistico del Borgo antico è data dal fatto che da un'attenta lettura del tessuto viario si evincono pochi elementi radiocentrici, bensì elementi di ortogonalità, tipici di tutti i centri di origine medievale impostati su schemi di preesistenze più antiche. In epoca medievale il borgo, ridotto a sede di feudo e dotato di castello e torri, fu chiuso entro mura di cinta turrite, con la popolazione asservita all'autorità del feudatario e del potere regio. Venne devastata nel quattordicesimo secolo, durante la guerra tra Giovanna Prima e Luigi di Ungheria. Nel 1414 prese le redini del trono Giovanna seconda e, nel1418, vendette Cerignola a Ser Gianni Caracciolo, suo favorito, che, insieme al Villaggio e territorio di Orta, pagò appena dodicimila ducati. Da questo momento Cerignola cessava di essere città regia e diventava feudo e patrimonio della famiglia Caracciolo. Con la morte di Carlo Caracciolo, avvenuta nel 1584 la baronia di Cerignola passò alla figlia Caterina, contessa di S. Angelo, la quale, dopo il matrimonio con il duca di Monteleone, Ettore Pignatelli nel 1611, cedette il feudo di Cerignola a favore di Girolama Pignatelli (sua figlia secondogenita). Da allora Cerignola rimase feudo dei Pignatelli. Il terremoto del 1731 causò notevoli danni: lo stesso castello, già modificato nel suo impianto originario, ne rimase semidistrutto. Nella seconda metà del Settecento si assiste alla ricostruzione degli edifici distrutti e ad un'ulteriore espansione fuori le mura del borgo antico ormai circondato completamente. Tale ricostruzione avvenne in modo irregolare e non uniforme, infatti molti dei vecchi edifici rimasero troncati dei piani superiori distrutti dal terremoto, altri invece vennero ricostruiti sulle macerie utilizzando i vecchi muri come fondazioni. L’abolizione del feudalesimo con la legge 2 agosto 1806 mise fine dopo 400 anni, alla dominazione dei baroni feudali sulla città. L'ultimo feudatario fu il Conte di Fuentes ed Egmont, Giovanni Armando Pignatelli. Con il riscatto delle terre feudali, con l'abolizione della Dogana e delle proprietà ecclesiastiche e con l'avvento dei Napoleone al Regno nell'Ottocento, al decollo agricolo-industriale delle campagne fece riscontro uno sviluppo notevole di Cerignola nel suo insieme. Per quanto concerne il borgo antico esso aveva ormai raggiunto la sua definitiva fisionomia, così come lo si può ancora osservare. Il nucleo antico di Cerignola conserva ancora oggi, quasi inalterata, la sua fisionomia di borgo medievale, costituendo quindi un patrimonio storico-culturale da rivalutare. CURIOSITA' Agli inizi del 1500 si fronteggiarono gli eserciti spagnolo e francese in quella che è passata alla storia come la Battaglia di Cerignola, rievocata durante la Festa al Borgo Antico che si tiene annualmente in primavera. Un film di Totò “Gambe d’oro” è stato girato interamente a Cerignola alla fine degli anni Cinquanta. Ecco la scheda di “Gambe d’oro”. Ogni città ha la sua storia: quella di Cerignola è raccontata nel sito della Capitanata. La città presta il nome ad una varietà di olive, la BELLA DI CERIGNOLA. A Cerignola si produce olio D.O.P., ossia a Denominazione di Origine Protetta: un marchio preciso e prestigioso, il quale garantisce che l'olio ottenuto viene rigorosamente prodotto con olive di Cerignola, esaltando le caratteristiche organolettiche tipiche come, ad esempio: aspetto velato, colore verde con riflessi gialli, odore fruttato di buona densità, sapore di oliva appena franta con piacevole nota amarognola e piccante. Cerignola ha dato i natali (1892)a Giuseppe Di Vittorio, Segretario generale della CGIL dal 1945, e presidente della Federazione sindacale mondiale dal 1948; ricoprì tali cariche fino alla morte avvenuta a Lecco nel 1957. Illustre concittadino fu pure l’autore de “La cavalleria rusticana”: Pietro Mascagni stabilitosi a Cerignola, dove si dedicò alla direzione della filarmonica, della banda e degli spettacoli del Teatro Municipale. Scomparso da pochi anni, Pinuccio Tatarella aveva assunto un ruolo di primo piano nella politica a livello nazionale, ricoprendo anche la carica di Vice Presidente del Consiglio. Tra i nativi di Cerignola non potevano mancare i calciatori: Amoruso, Colucci , ma anche Erminia Castriota finalista di Miss Italia nel 1999. (Notizie tratte dalla Rete Civica del Comune di Milano e temporaneamente pubblicate a solo titolo di test dell'applicazione).