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Attualità

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ciaLettera di segnalazione e dossier fotografico al Commissario Prefettizio per un intervento immediato
Pericolo per la sicurezza sulle strade, a Foggia moltissime le vittime, e la sicurezza sul lavoro
A rischio l’incolumità di operai, imprenditori agricoli e autotrasportatori, occorre ripristinare il manto

FOGGIA Il manto stradale ormai completamente sbriciolato, crepe, avvallamenti, nessuna traccia di segnaletica verticale e orizzontale: sono queste le condizioni in cui si trova la strada comunale che collega la contrada Palmori alla statale 16. Si tratta di un’arteria molto importante, poiché interconnette un vasto territorio, ed è utilizzata da numerose aziende agricole, ma non solo.
CIA Agricoltori Italiani di Capitanata, con una lettera ufficiale di segnalazione firmata dal presidente Angelo Miano, ha sottoposto all’attenzione del Commissario Prefettizio del Comune di Foggia la situazione in cui versa quella strada, chiedendo un intervento per ripristinare condizioni di sicurezza e percorribilità.
“Le condizioni di quella strada mettono a repentaglio l’incolumità degli imprenditori agricoli e degli operai impegnati tutto l’anno nelle operazioni colturali”, si legge nella missiva. A rischio è anche l’incolumità di tutti gli altri “cittadini che quotidianamente percorrono quell’arteria per raggiungere i centri abitati”. Nella segnalazione di CIA Agricoltori Italiani di Capitanata, che si è fatta portavoce delle preoccupazioni di molti imprenditori agricoli, si mette in rilievo un’altra pesante conseguenza dello stato in cui si trova l’arteria viaria, vale a dire i “danni ingenti subiti da mezzi e attrezzature agricole” che incappano in buche, dislivelli e profonde crepe. Nella zona di Palmori, infatti, la strada comunale che collega l’area rurale ai centri abitati è utilizzata per il trasporto di derrate alimentari e prodotti agricoli più in generale. Alla lettera, l’organizzazione sindacale degli agricoltori ha allegato un vero e proprio dossier fotografico che documenta le condizioni disastrate di quella che dovrebbe essere una strada di collegamento e di servizio, un’arteria fondamentale per permettere a operai agricoli e imprenditori del comparto primario di muoversi in auto e con gli altri mezzi in totale sicurezza. La strada oggetto della segnalazione, che già in circostanze ordinarie presenta un limitato livello di percorribilità, diventa del tutto impraticabile con la pioggia ed è ancora più pericolosa quando il livello della visibilità si abbassa rendendo un’impresa schivare smottamenti, buche e tratti in cui vi sono avvallamenti. In alcuni tratti, si è di fronte a un tratturo più che a una strada vera e propria, poiché dell’originale manto stradale non è rimasta che poca breccia. “Confidiamo in un intervento immediato del Comune di Foggia, la questione su cui richiediamo un intervento riguarda sia la sicurezza stradale sia la sicurezza sui luoghi di lavoro, poiché raggiungere i campi e le aziende agricole percorrendo quella strada mette quotidianamente a rischio l’incolumità e la stessa vita di operai, imprenditori agricoli e autotrasportatori”.
Alcuni mesi fa, un’analoga iniziativa fu presa da CIA Capitanata per quanto riguarda le strade di pertinenza della Provincia di Foggia, con un dossier sulle arterie provinciali consegnato all’allora presidente Nicola Gatta. “Sappiamo che anche il nuovo presidente della Provincia, Giuseppe Nobiletti, è sensibile a una questione importante come la sicurezza della rete stradale e viaria, anche quella rurale. E’ una questione che va costantemente monitorata e noi lo facciamo anche e soprattutto attraverso le segnalazioni che ci giungono dalle nostre aziende associate”.

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celle
Demografia aggiornata, il paese è tra i 142 comuni italiani con meno di 150 abitanti
Progetto finanziato dal Pnrr per fermare lo spopolamento, nel 1881 il borgo contava 1050 residenti
Il gemellaggio con Bari, il piano per creare nuove imprese, il bando per la residenza di artisti da tutto il mondo
La sindaca Giannini: “Noi ce la mettiamo tutta, i paesi come il nostro sono la spina dorsale di Italia e Europa”

CELLE DI SAN VITO Al 31 dicembre 2022, l’Ufficio Anagrafe del Comune di Celle di San Vito registra una popolazione di 148 persone. Rispetto allo stesso periodo del 2021, la popolazione è aumentata di due unità. Gli abitanti hanno la seguente distribuzione per sesso: 75 maschi e 73 femmine. Analizzando i dati per classi d’età, emerge che il gruppo più numeroso è quello delle persone con età compresa fra i 51 e i 60 anni: 27 in tutto, di cui 15 donne e 12 uomini. E 27 sono anche le persone di età compresa fra zero e 30 anni. Sono 22, inoltre, gli abitanti compresi nella fascia dagli 81 ai 100 anni: prevalgono le donne, 16 a 6. L’annuale comunicazione dei dati statistici contiene anche alcune curiosità. Tra le femmine, è Maria il nome più diffuso a Celle di San Vito; Antonio s’impone tra i maschi, mentre nella classifica dei cognomi vince Agriesti. Dal 2002 al 2022 sono stati festeggiati 18 nuovi nati, l’ultimo dei quali – un maschio – proprio nel 2022. Nello stesso arco temporale, il paese è passato dai 186 abitanti del 2002 agli attuali 148. Secondo i dati Istat, Celle di San Vito rientra tra i 142 comuni italiani con una popolazione inferiore ai 150 abitanti, l’unico di tutta la Puglia, e ha una densità demografica di 7,98 abitanti per kmq. Dall’Unità d’Italia, il numero massimo di abitanti a Celle di San Vito fu registrato nel 1881, quando il paese contava su 1050 residenti. Il Comune più piccolo della Puglia e Bari, il più grande, sono gemellati dal 2014 (https://tinyurl.com/3zkwxkkt). “Per fermare e invertire la tendenza allo spopolamento”, spiega la sindaca Maria Giannini, “puntiamo soprattutto sul progetto che ci è stato approvato nell’ambito del PNRR e che ci vede insieme ai due comuni più vicini, quelli di Castelluccio Valmaggiore e di Faeto”. Il progetto è stato approvato e finanziato. I tre comuni potranno investire 2 milioni e mezzo di euro per una serie di attività integrate, prime tra tutte la formazione professionale propedeutica alla nascita di nuove attività imprenditoriali e alla creazione di posti di lavoro. I fondi serviranno anche a creare attività, servizi e infrastrutture che interconnettano i tre borghi. Nascerà una residenza artistica annuale per ospitare fotografi, pittori, musicisti, ricercatori e creativi da tutto il mondo. Persone che aiutino ad attivare iniziative e progetti per far conoscere le attrattività dell’area: paesaggi maestosi, rilievi abbracciati dai boschi, ambienti incontaminati, borghi deliziosi. Sono solo alcune delle attività che saranno implementate grazie al finanziamento del progetto presentato dal Comune di Celle San Vito all’interno della Linea di Azione B dell’investimento 2.1, “Attrattività dei Borghi”, nell’ambito del PNRR. Sarà creato un portale web come punto di riferimento per i turisti da utilizzare come canale di comunicazione primario. Al suo interno, si promuoveranno non solo le iniziative turistiche ma anche le attività produttive, le eccellenze enogastronomiche, i servizi e le strutture della ricettività e gli eventi culturali. “Noi ce la mettiamo tutta”, ha aggiunto la sindaca, “anche attraverso le attività che ci vedono partecipi nell’Area Interna Monti Dauni. L’Europa e il Governo italiano devono sostenere misure più incisive contro lo spopolamento: di paesi come il nostro ce ne sono migliaia in Italia, sono i centri più ricchi di acqua, boschi, biodiversità; rappresentano la colonna vertebrale di radici culturali antichissime, come quelle della Via Francigena e della minoranza francoprovenzale che costituiscono l’identità storica e culturale di Celle di San Vito. Se questi paesi dovessero scomparire, perderemmo una parte importante dell’identità italiana ed europea”.

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Incontro sul libro e l’esperienza dell’autrice Luana Greco per aiutare le vittime della violenza

VICO DEL GARGANO Mercoledì 8 marzo, in occasione della Giornata Internazionale dei Diritti della Donna, il Comune di Vico del Gargano e l’associazione Una Rosa per un Sorriso hanno organizzato un’iniziativa pubblica durante la quale sarà presentato il libro “Amare da morire” di Luana Greco. A colloquiare con l’autrice, per discutere di come affrontare il tragico fenomeno delle violenze contro le donne, ci sarà la psicologa Desirèe Gervasio, che modererà l’incontro. Interverranno inoltre l’avvocata Angela Masi e, in rappresentanza di Una Rosa per un Sorriso, la psicologa Veronica Gatto.
Grazie al Laboratorio K2, inoltre, saranno declamate tre poesie incentrate sulla forza, la bellezza e i diritti dell’universo femminile. Ad aprire l’incontro, saranno il sindaco Michele Sementino e l’assessore alla Cultura Rita Selvaggio.
“Più che una festa”, ha dichiarato Rita Selvaggio, “quella dell’8 marzo è una giornata di riflessione e di rivendicazione dei diritti delle donne, un’occasione per fare un passo in avanti verso la conquista di un futuro che sia realmente e concretamente paritario, senza più discriminazioni di genere. Ringrazio Una Rosa per un Sorriso, un’associazione attiva e presente 365 giorni l’anno nel dare un sostegno e nel rappresentare un importantissimo punto di riferimento per le donne in difficoltà, per le donne vittime di violenza, per quante vogliono affrancarsi da una condizione spesso drammatica. Un ringraziamento al Laboratorio K2 che, in questa come in altre occasioni, è sempre disponibile a dare il proprio contributo per iniziative importanti. Un ringraziamento che va anche all’autrice, alla moderatrice e alle relatrici dell’incontro che terremo mercoledì 8 marzo”.
“Grazie all’impegno congiunto dell’Amministrazione e di diverse associazioni”, ha aggiunto il sindaco Michele Sementino, “il Comune di Vico del Gargano ha dato vita con grande continuità a iniziative incentrate su come affrontare il drammatico fenomeno della violenza contro le donne. E’ un impegno che va ulteriormente rafforzato, continuando nel coinvolgimento e nella sinergia tra istituzioni, associazioni, scuole, mondo della cultura e delle professioni”.
Il libro “Amare da morire”, di Luana Greco, nasce dall’esperienza personale dell’autrice che, da vittima di violenza, ha deciso di raccontare la propria storia e il proprio percorso di liberazione per aiutare tutte le donne a denunciare e a combattere, per respingere i frutti malati di rapporti insani e violenti, basati sul condizionamento psicologico e la prevaricazione.

 

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orsaraTanti messaggi saranno inviati all’Ambasciata della Repubblica Islamica dell’Iran
Comune e Cgil insieme per l’iniziativa dell’8 marzo a scuola e in aula consiliare
E il 12 marzo sarà presentato a Orsara il Parco Letterario intitolato a Mariateresa Di Lascia

ORSARA DI PUGLIA All’Ambasciata della Repubblica Islamica dell’Iran, in via Nomentana 361 a Roma, da Orsara di Puglia arriveranno decine di cartoline: il messaggio che esse recheranno è in favore della lotta di iraniane e iraniani a sostegno dei diritti e della libertà delle donne. L’iniziativa fa parte delle manifestazioni che si terranno a Orsara di Puglia, mercoledì 8 marzo 2023, in occasione della Giornata Internazionale della Donna. Su proposta di Anna Del Priore, responsabile Cgil per Orsara, il Comune di Orsara di Puglia e la Cgil hanno organizzato tre momenti molto significativi durante la giornata dell’8 marzo: il primo, alle ore 12, si terrà nella Scuola Media del paese, dove la condizione femminile in Iran sarà approfondita da Leonarda Poppa del Gruppo Storico orsarese.
Alle ore 17, nuovo appuntamento in aula consiliare, sul tema “La lunga e coraggiosa lotta delle donne iraniane”. A seguire, poi, si potrà assistere alla proiezione del film “Persepolis”.
Il titolo della giornata speciale che Orsara dedicherà ai diritti è “La latto delle donne iraniane è la nostra lotta”.
“Vogliamo coinvolgere la cittadinanza, e in particolare i più giovani”, ha spiegato il sindaco Mario Simonelli. “La lotta delle donne iraniane è anche nostra, perché ci insegna che nulla è scontato, che occorre ancora progredire sui diritti delle donne in ogni parte del mondo, anche in Italia”.
IL PARCO LETTERARIO. Nel nome dei diritti, della libertà e del talento delle donne, a Orsara di Puglia si terrà anche un’altra iniziativa: domenica 12 marzo 2023, alle ore 18, in aula consiliare si terrà la presentazione del progetto del Parco Letterario Mariateresa Di Lascia. Un progetto che prende il nome della scrittrice, politica e attivista di Rocchetta Sant’Antonio che ci ha lasciato, quando aveva solo 40 anni, il 10 settembre 1994. Al progetto del Parco Letterario intitolato a Mariateresa Di Lascia, vincitrice del Premio Strega col romanzo “Passaggio in ombra”, aderiscono tutti i paesi dell’Unione dei Comuni dei Monti Dauni: Accadia, Anzano di Puglia, Bovino, Candela, Deliceto, Monteleone, Orsara di Puglia, Panni, Rocchetta Sant’Antonio e Sant’Agata di Puglia.
Nell’ambito della manifestazione dedicata al Parco Letterario, sarà inoltre presentato il libro intitolato “Veleno: Klimt tra eros e mistero” di Massimo Gianquitto.

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carlantinoIl sindaco Coscia: “Adesioni molto significative, complimenti e in bocca al lupo al nuovo sodalizio”
Il presidente Giorgio Pozzuto: “Vogliamo fare grandi cose, passione e volontariato risorse importanti”

CARLANTINO Anche il comune di Carlantino ha la sua Pro Loco. Domenica 26 febbraio, infatti, nel comune carlantinese si è costituita l’associazione che aderisce all’UNPLI (Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia) e che ha raccolto la partecipazione di ben 50 soci. “E’ un numero straordinario di adesioni, considerando che il paese conta poche centinaia di abitanti – ha dichiarato il sindaco di Carlantino, Graziano Coscia –. La costituzione della Pro Loco e l’adesione di una base associativa così ampia di persone dimostrano che, anche in mezzo a tante difficoltà, questa è una Comunità viva, che ha voglia di fare di costruire futuro. C’è un risveglio incoraggiante dal punto di vista dell’impegno pubblico e sociale. Ai soci e ai componenti del direttivo vanno il mio ringraziamento e un grande in bocca al lupo per l’avvio di questo nuovo progetto”.
L’assemblea dei soci ha definito gli obiettivi della nascente Pro Loco come il miglioramento delle risorse turistiche e culturali del paese, attraverso iniziative e manifestazioni finalizzate a favorire la conoscenza, la valorizzazione e la salvaguardia del patrimonio storico, ambientale, culturale ed enogastronomico di Carlantino.
Tradizioni, luoghi d’interesse, siti archeologici e naturalistici, patrimonio paesaggistico e architettonico-monumentale: sono molti i “focus” attorno ai quali creare promozione, eventi, accoglienza, divulgazione.
“Spero che la Pro Loco diventi il centro della vita sociale della nostra comunità – ha proseguito il primo cittadino Coscia – attraverso il turismo, l’enogastronomia e la cultura l’associazione può generare anche un importante indotto economico oltre che un miglioramento del benessere sociale. Abbiamo luoghi di straordinaria bellezza e unicità, come la grande area del lago di Occhito, e conserviamo tradizioni molto belle. Il Comune di Carlantino farà la sua parte e, da oggi, con la Pro Loco, il paese ha un’altra freccia al suo arco per centrare obiettivi importanti e condivisi”.
Domenica 26 febbraio i soci della Pro Loco hanno votato il consiglio direttivo composto dal presidente Giorgio Pozzuto, dalla vice-presidente Celestina Cicchetti, dal segretario con funzione di tesoriere Mario Genovese e dai consiglieri Claudio Pirro ed Emilio Perna.
“Molti pensano che le Pro Loco organizzino solo pranzi e cene demandando ad altri la promozione del turismo sul territorio, ma non è così perché faremo solo grandi cose – ha dichiarato il neo presidente della Pro Loco, Giorgio Pozzuto – collaborando con l’UNPLI cercheremo di diventare una risorsa importante per il paese appoggiandoci sul volontariato più genuino che è quello dei nostri soci tesserati”.

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