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Spettacolo, cinema, arte e cultura

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luminarieInaugurazione martedì 8 dicembre, tante date così da distribuire le visite

VICO DEL GARGANO “La via dei Presepi” si farà. Sarà inaugurato martedì 8 dicembre, dalle ore 18 alle 21, il percorso lungo il quale sarà possibile ammirare non solo l’arte presepiale, ma anche 10 luoghi della fede a Vico del Gargano e uno a San Menaio. “Sia l’itinerario che la disposizione dei presepi sono stati studiati per evitare assembramenti, grazie all’allargamento del percorso”, ha spiegato Vincenzo Azzarone, consigliere comunale con delega a eventi e manifestazioni. Sarà possibile visitare i presepi anche l’11, il 12 e il 13 dicembre, poi dal 18 al 20 dicembre e, infine dal 24 dicembre al 3 gennaio sempre nella fascia oraria che va dalle ore 18 alle 21. La premiazione delle migliori opere, invece, si terrà mercoledì 6 gennaio 2021 nella Chiesa Madre. L’evento, giunto alla sua tredicesima edizione, è organizzato dal Comune di Vico del Gargano in collaborazione con le Confraternite e la Pro Loco. “Faremo tutti grande attenzione affinché non vi siano assembramenti”, ha aggiunto Azzarone. “Anche per questo motivo sono davvero molte le giornate in cui sarà possibile visitare i presepi. Sarà anche l’occasione per godersi una passeggiata all’aria aperta tra le vie di Vico del Gargano rese ancora più belle dalle luminarie e dal sistema di filodiffusione che diffonderà sottofondi musicali. Per la prima volta, le luminarie sono state installate anche a San Menaio. Particolarmente suggestivi gli addobbi luminosi che rendono ancora più maestosa la quercia che si trova accanto al Convento dei Cappuccini a Vico del Gargano. Classificato come “esemplare d’eccezionale valore storico o monumentale” dal Corpo forestale dello Stato, questo magnifico leccio era già stato segnalato alla fine del Novecento da Adriano Fiori, uno dei massimi esponenti della botanica italiana ed europea. Il leccio dei Cappuccini è un albero plurisecolare, una targa riporta che venne piantato da un frate cappuccino, Fra Nicola da Vico del Gargano, e fatto poi benedire dal padre superiore. Questa storia stima l’età dell’albero in circa 400 anni. Guardando il leccio da lontano si nota subito la sua maestosità, con una chioma verde scuro che può raggiungere un’ampiezza di 50 m. Più da vicino si nota il suo possente tronco di 5 metri di circonferenza, una enorme carie longitudinale e la mancanza di una branca, spezzata da una tempesta nel 1934. “Ci siamo privati di molte cose in questi mesi di emergenza sanitaria e dovremo continuare a farlo, perché la lotta contro la diffusione del virus è vitale”, ha dichiarato il sindaco Michele Sementino, “non c’era ragione alcuna, tuttavia, per privarsi anche di quel po’ di luci, calore e conforto che può venire da iniziative come questa, che curano lo spirito e rinsaldano il senso di appartenenza a una Comunità molto provata dall’emergenza Covid”.

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comunesanseveroLA GIUNTA COMUNALE DELIBERA LA PRIMA EDIZIONE DEL CONCORSO “LUCI, FIORI E IDEE PER IL MIO NATALE A SAN SEVERO”.

Il Comune di San Severo – Assessorato alla Cultura ha indetto la I Edizione del Concorso “Luci, Fiori e Idee per il mio Natale a San Severo”.

“Il Natale che si avvicina – dichiarano il Sindaco Francesco Miglio e l’Assessore Celeste Iacovino - sarà molto diverso per tutti a causa dell’emergenza Coronavirus, ma abbiamo ritenuto che la nostra comunità non dovesse rinunciare all’atmosfera che caratterizza il periodo natalizio. Intendiamo, pertanto, promuovere un progetto legato alle Festività Natalizie che possa contribuire a creare un’immagine della nostra San Severo più calorosa ed accogliente, possibilmente in linea con lo spirito stesso del Natale”.
La Civica Amministrazione, su proposta dell’Assessore alla Cultura Iacovino, ha approvato una delibera giuntale, con cui, al fine di creare un’atmosfera tipica del Natale, rendendo più suggestive le vie della nostra città, si invitano tutti i cittadini a partecipare ad un concorso a premi, che consiste nel cimentarsi nell’addobbo della migliore facciata di un palazzo, di un balcone, di una terrazza, di una veranda, di una porta, di un portone, tutti visibili dalla pubblica via, dando vita ad angoli suggestivi in tutte le zone della nostra città, utilizzando anche materiali di riciclo.
I soggetti destinatari sono i privati cittadini, invitati a manifestare, nell’ambito del concorso, la propria creatività decorando – appunto - la facciata di un palazzo, di un balcone, di una terrazza, di una veranda, di una porta, di un portone, contribuendo in tal modo a rendere festose le pubbliche vie. Le migliori decorazioni verranno premiate da una Commissione giudicatrice, che valuterà le immagini dei decori suddivise in tre sezioni differenti:
1) Sezione giochi di luci e illuminazioni;
2) Sezione addobbi con fiori e piante;
3) Sezione allestimenti originali con materiale riciclato;
Saranno previsti premi in denaro, da spendere nelle attività commerciali cittadine, per i primi tre classificati di ogni menzionata sezione per un totale di nove premialità.
Per ogni categoria i premi saranno attribuiti ai primi tre classificati, suddivisi in tal modo:
- Primo classificato € 300,00;
- Secondo classificato € 200,00;
- Terzo classificato € 100,00.
La partecipazione al concorso è gratuita e comporta l’accettazione incondizionata delle norme contenute nel Regolamento, che potrà essere interamente consultato sul sito istituzionale del comune www.comune.san-severo.fg.it o sulla pagina Facebook dell’Assessorato alla Cultura del Comune di San Severo.
Gli allestimenti dovranno essere pronti a partire dal 15 Dicembre 2020.
I partecipanti al Concorso dovranno inviare la domanda di partecipazione – scaricabile dal sito istituzionale del Comune - ed una o più fotografie del proprio addobbo natalizio entro e non oltre le ore 12.00 del 15 Dicembre p.v. a mezzo mail ai seguenti indirizzi:
a.inglese@comune.san-severo.fg.it
pubblicaistruzione@comune.san-severo.fg.it

l’Addetto Stampa
Michele Princigallo

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libri1
Due opere letterarie sul borgo saranno pubblicate in un libro e diffuse da Puglia Promozione
19 i “racconti vichesi” che hanno partecipato al bando, due i vincitori selezionati

VICO DEL GARGANO Sono due i racconti ambientati a Vico del Gargano che Puglia Promozione, Agenzia Regionale del Turismo, ha selezionato per la pubblicazione in un libro destinato a essere divulgato e distribuito per valorizzare alcune delle località turistiche pugliesi più belle. Al bando del progetto Hamlet, per quanto riguarda i racconti ambientati a Vico del Gargano, hanno partecipato 19 persone e, di queste, due sono risultate vincitrici: Grazia Daltilia, con il racconto breve intitolato “Lo sguardo”, e Federico Scarabino con “Il bastone santo di Vico”. Attraverso il medesimo bando, sono stati selezionati altri 8 racconti brevi e i relativi autori per descrivere anche i borghi di Bovino, Cisternino, Galatone e Pulsano. Il progetto è internazionale poiché, oltre ai già citati borghi della Puglia, riguarda anche le località turistiche di Albania e Montenegro.
Il progetto HAMLET sostiene la valorizzazione di centri storici, villaggi e piccole città attraverso lo sviluppo sostenibile del settore turistico ed economico, mettendo in evidenza i beni ambientali e culturali dei territori selezionati. Sviluppando una strategia comune di gestione del turismo, il progetto mira a rafforzare la cooperazione e il collegamento in rete tra Italia, Albania e Montenegro, portando allo stesso livello prodotti e servizi offerti, riuniti sotto un’unica identità transfrontaliera, in grado identificare le peculiarità dell’area adriatica.
I racconti saranno inseriti in un libro unico da distribuire in tutta l'area del Programma INTERREG Italia-Albania- Montenegro. Per facilitare la comprensione e il godimento della storia sia da parte dei turisti internazionali sia dei cittadini dell'area del Programma, il libro prevede due versioni di ogni storia, la prima nella lingua originale in cui è stata scritta e la seconda in inglese. Alcuni degli scrittori selezionati avranno l'opportunità di presentare il loro racconto al Festival Adriatico che si terrà in Albania, Montenegro e Italia. Il Festival Adriatico è un evento itinerante attraverso cui saranno evidenziati tutti i risultati derivanti dalle precedenti attività del progetto.
“La divulgazione e la promozione del patrimonio culturale, storico e identitario di Vico del Gargano sono molto importanti”, hanno dichiarato il sindaco Michele Sementino e Rita Selvaggio, assessore comunale alla Cultura. “Ci congratuliamo con i vincitori, che ringraziamo, e allo stesso tempo porgiamo il nostro grazie anche agli altri scrittori che hanno partecipato al bando con racconti che descrivono paesaggi, riti e usanze di Vico del Gargano”.

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biccari
Dal 15 al 19 ottobre, giornalisti in bici e in mongolfiera per raccontare il territorio

Un altro punto di vista. O meglio un “Alto” punto di vista. E’ quello che sarà
offerto ai partecipanti del press tour durante i giorni di permanenza a Biccari, dal 15 al 19 ottobre 2020, tra escursioni in e-bike, trekking e – tempo permettendo – un giro in mongolfiera sorvolando le alture dei Monti Dauni.
”La Puglia da un ALTO punto di vista” è il press tour organizzato dal Comune di Biccari e approvato e finanziato dalla Regione Puglia grazie al Programma Operativo Regionale FESR-FSE 2014-2020 "Attrattori culturali, naturali e turismo", Asse VI - Tutela dell'ambiente e promozione delle risorse naturali e culturali - Azione 6.8 Interventi per il riposizionamento competitivo delle destinazioni turistiche.
Un gruppo di blogger e giornalisti provenienti da tutta Italia, dal 15 al 19 ottobre, soggiorneranno a Biccari e scopriranno il patrimonio ambientale, storico e culturale del paese per raccontarlo attraverso post, articoli e reportage. Tutte le fasi del press tour saranno raccontate attraverso i social. Situato a circa 450 metri sul livello del mare nel centro dell’Appennino Dauno, il Comune di Biccari si è particolarmente contraddistinto in questi anni per la capacità di investire nella promozione del proprio territorio. Favorito dalla vicinanza dei grandi centri urbani di Lucera e Foggia e dalla posizione geografica che lo colloca alle pendici del Monte Cornacchia, in prossimità del lago Pescara, e inserito nel circuito dei Borghi Autentici d’Italia, Biccari è riuscito a mettere a valore le proprie peculiarità naturalistiche e paesaggistiche attraverso la promozione di una serie di iniziative che hanno aumentato sostanzialmente la presenza turistica nel piccolo borgo.
La rete sinergica promossa e supportata dall’amministrazione comunale ha reso possibile - grazie anche alla partecipazione attiva degli stakeholder locali -
la realizzazione di un Parco Avventura - gestito da una cooperativa locale con
oltre 5000 visitatori l’anno- e di una Cooperativa di comunità, che oggi gestisce le “bubble room” sul Lago Pescara e promuove le aziende agroalimentari della zona. Queste due azioni, oltre ad aver contribuito ad arrestare il fenomeno della decrescita demografica, hanno permesso al Comune di Biccari di crescere da un punto di vista turistico e dare vita a un circuito virtuoso di promozione turistica che ha permesso anche la strutturazione e il consolidamento di numerosi eventi culturali ed enogastronomici come il Cine Food Festival.
Il vero punto di forza di Biccari, però, rimane lo splendido patrimonio naturalistico in cui è immerso il borgo.
Al fine di implementare l’offerta turistica rivolta prevalentemente a un pubblico amante delle attività en plein air, l’amministrazione comunale ha investito in questi anni in alcune attività che ora saranno sviluppate anche in chiave di destagionalizzazione. Una di queste è il cicloturismo. Da tempo nel territorio comunale è attivo un percorso specifico denominato AgriBike che permette ai ciclisti di raggiungere fattorie e agriturismi e conciliare così l’attività sportiva - semplicemente una passeggiata in bicicletta - con la degustazione delle migliori produzioni locali.

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pietra
Una tradizione che va avanti dal 1889, interrotta solo nel 1918 a causa della “Spagnola”
Il 16 maggio 2020 niente processione-pellegrinaggio, ma un’intera giornata di celebrazioni online
Video, dibattiti in diretta facebook, maratona musicale e ospiti da tutta Italia collegati sul web

PIETRAMONTECORVINO Non si ferma. La tradizione del 16 maggio, che dal 1889 Pietramontecorvino ha consacrato nel nome di Sant’Alberto, patrono del paese, sarà omaggiata anche quest’anno, anche in tempi di coronavirus. Sabato 16 maggio, la 132esima processione-pellegrinaggio da Pietramontecorvino al sito archeologico di Montecorvino sarà celebrata tutta in digitale, sulla pagina facebook del Terravecchia Festival (https://www.facebook.com/terravecchiafestival/). Online, infatti, si svolgerà il Genius Loci Digital Fest. Alle ore 9, sarà pubblicato online il video documentario “Sant’Alberto nel tempo”, un vero e proprio “film” sulla straordinaria e spettacolare tradizione del Palio di Sant’Alberto, l’usanza di percorrere i 7 chilometri che separano Pietramontecorvino dall’antica torre normanna di Montecorvino trasportando a braccia i palii addobbati e alti fino a 20 metri che recano sulla sommità i simboli della devozione, assieme a quelli che rappresentano i quartieri storici di Pietramontecorvino, gli elementi della natura e della cultura. Alle ore 16, sempre dalla pagina social del Terravecchia Festival, sarà trasmessa la diretta del dibattito su “Sant’Alberto da Montecorvino: genius loci di una comunità identitaria”: saranno i saluti del sindaco di Pietramontecorvino, Raimondo Giallella, ad aprire la discussione. A introdurre gli altri interventi sarà Rino Lamarucciola, già sindaco di Pietramontecorvino, che darà spazio ai contributi di Federico Ceschin, Raffaele Iannantuono e don Gaetano Schiraldi. Alle ore 18, l’edizione digitale del Terravecchia Festival si arricchirà col salotto virtuale animato da Franco Salcuni (Festambiente Sud), Luciano Castellucia (Carpino Folk Festival), Peppe Totaro (Raduno dei Suonatori di Tarantelle), Francesco Ottavio De Santis (Festival Troia Teatro), Agostino Ruscillo (Festival dei Monti Dauni), Francesco Sassone (Quattro mura vive Folk Festival), Andrea Lamarucciola (Terravecchia Festival). Sarà Valentina Scirpoli a coordinare la discussione incentrata sui Festival di Capitanata e sul loro futuro dopo la “tempesta” dell’emergenza sanitaria. Spazio anche alla musica, con una maratona musicale che prenderà il via alle ore 20 con tantissimi ospiti tra i quali Radicanto, Rione Junno, Bisca, Banda Adriatica, Daniele Sepe, Eusebio Martinelli e tantissimi altri artisti e una dj selection di grande impatto ritmico e musicale. Non accadeva dal 1918, dai tempi dell’epidemia della “Spagnola”, che Pietramontecorvino dovesse rinunciare alla sua spettacolare processione-pellegrinaggio tra il grano ancora verde delle colline della Daunia. Il “Terravecchia Festival”, con il suo “Genius Loci Digital Fest”, ha inteso dare una continuità a una tradizione che è parte integrante dell’identità storica e culturale di Pietramontecorvino. La tradizione vuole che, nel 1889, in seguito a una grave siccità, il popolo invocò l’aiuto di Sant’Alberto. Il santo apparve in sogno a due donne, dicendo loro che i fedeli avrebbero dovuto compiere un pellegrinaggio penitenziale raggiungendo a piedi i ruderi di Montecorvino. Così fu e, il 16 maggio di quell’anno, il popolo di Pietramontecorvino, assieme ai fedeli giunti da Motta e Volturino, s’incamminò verso Montecorvino portando con sé la statua del patrono. Al ritorno in paese arrivò la tanto sospirata pioggia. L’usanza del palio ha origine dalla tradizione pagana in uso anticamente come rito propiziatorio della fertilità, confluito poi nella pratica cristiana. Le donne offrivano al santo i loro fazzoletti per chiedere che il patrono proteggesse i loro uomini. I palii, che oggi sono molti e raggiungono in alcuni casi i 20 metri, permettono a chi resta in paese e non può partecipare alla processione, di individuare e di seguire la statua di Sant’Alberto a chilometri di distanza. Il palio veniva vestito con scialli e fazzoletti tenuti insieme con fasce per neonati. A Montecorvino, dopo la messa, si svolge una cerimonia propiziatoria: la statua del santo viene portata ai quattro lati dei ruderi dell’antica cattedrale e posizionata con il viso rivolto ai campi per impartire la benedizione ai raccolti.

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