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Spettacolo, cinema, arte e cultura

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30luglioESPERIENZA DUECENTO – Vivere una giornata tra i personaggi del XIII secolo

 

L'Associazione “Imperiales Friderici II” e la “Camerata Mvsica Antiqva” di Foggia, in collaborazione con la guida turistica Andrea Stuppiello e il ristoratore “Cantine Cippone” di Monte Sant’Angelo, organizzano un evento culturale il 30 luglio presso l’Abbazia di Santa Maria di Pulsano e i suoi Eremi con ingresso libero per raccogliere fondi per il recupero e il riutilizzo delle antiche cisterne d’acqua del complesso abbaziale.

Si sa, l’acqua è un bene primario per l’umanità ed è una risorsa fondamentale per il nostro pianeta. La nostra vita è legata all’acqua e ogni attività umana dipende dalla possibilità di accedervi. Dal 1997 la comunità monastica dell’Abbazia di Santa Maria di Pulsano, nella ricostruzione dei luoghi che vivevano un terribile stato di abbandono, ha sempre avuto massimo rispetto per la risorsa idrica recuperando le antiche cisterne dei monaci e utilizzando le acque meteoriche per gli scarichi dei bagni pubblici, l’agricoltura e la riforestazione. Negli ultimi anni la scarsità delle piogge è diventato un problema molto grande e c’è, quindi, il forte bisogno di recuperare e ripristinare altre cisterne per la relativa messa a circuito. Ad oggi sono 5 le cisterne in uso dell’Abbazia e 3 sono in fase di ripristino. Al recupero della grande cisterna dell’Eremo di San Giorgio (di ca. 140 mc), quasi completata, è dedicato il tema della manifestazione. Permettiamo alla piccola comunità dei monaci, al priore Fratel Pietro Distante e a Fratel Efrem Massimo Valentini, di poter continuare la loro opera in uno dei luoghi storici della Capitanata più importanti e suggestivi del Mezzogiorno medievale, aiutandoli con un piccolo ma significativo gesto. Non fatevi sfuggire l’occasione per compiere una bella azione e visitare al contempo i luoghi che furono dell’antica “Congregazione dei poveri Eremiti pulsanesi”. SIATECI!!

Un evento a scopo benefico, dove il visitatore potrà vivere un’esperienza immersiva tra i vari personaggi civili e militari dell’epoca sveva. Un programma ricco che prevede:
ore 17.00 – 17.45: Passeggiata storico-naturalistica dall’Abbazia a Tomaiuolo
Guida Andrea Stuppiello
ore 18.00 – 20.30: Percorso rievocativo a cara dell’Associazione “Imperiales Friderici II”
Gara ed esibizioni di tiro con l’arco e dimostrazioni di scherma
Vita quotidiana sveva con arti e mestieri
Ambientazione sonora a cura della “Camerata Mvsica Antiqva”
Pasquale Rinaldi (flauti storici, cornamusa e direzione), Mauro Del Grosso (liuto) e Alfredo Ricciardi (percussioni)
ore 20.30 – 21.30: Degustazione di Sapori del Duecento a cura di “Cantine Cippone”
ore 21.30 – 22.30: Visita notturna dell’Abbazia di Santa Maria di Pulsano
Guida Andrea Stuppiello

Molte le curiosità che saranno illustrate, come la viabilità medievale della Capitanata, dal Tavoliere al Gargano, i pellegrinaggi, la vita monastica eremitica, la chiesa, le grotte e gli eremi, l’altare precristiano e le relative sepolture, la pietra tonda del culto di Calcante, alcuni aneddoti della visita di San Francesco avvenuta nel 1216, o le unità di misura foggiane scolpite su di uno stipite, il “Brachium Fogiae” (attuali cm 77) e il “Sesquipedalis” (attuali cm 33), risalenti al XII-XIII secolo. Tante altre notizie sull’Abbazia pulsanese, che arrivò a contare oltre 30 monasteri dipendenti, e sulle numerose vicende dei suoi abati Giovanni da Matera, Giordano e Gioele e di altri personaggi noti e meno noti.

Il visitatore può scegliere di vivere con i rievocatori una giornata nel Medioevo indossando i panni duecenteschi: per prenotare il noleggio di abiti storici contattare per tempo la Sartoria “Shangrillà” di Foggia 0881.631103 – 338.4144558.

È necessario comunicare in anticipo le adesioni per la degustazione gastronomica (due semplici pietanze e da bere) contattandoci sulla pagina Facebook dell’Associazione “Imperiales Friderici II” e/o su WhatsApp al 347.3502156.

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pietraSabato 25 giugno tra musica, flash mob, visite sulla Torre Normanna e tante iniziative

PIETRAMONTECORVINO Sarà una Notte Romantica quella da vivere a Pietramontecorvino sabato 25 giugno passeggiando nei vicoli di Terravecchia e ascoltando musica nelle piazzette del centro storico.
L’evento è organizzato dall’associazione Borghi più Belli d’Italia, di cui è parte anche il paese dei Monti Dauni, e giunge quest’anno alla settima edizione, a cui hanno aderito 180 tra i centri più belli e suggestivi dell’Italia dei Piccoli Comuni.
Il filo rosso che connette tutti gli eventi è il flash mob “Unplugged”: chiunque suoni, per professione o per passione, e abbia voglia di esibirsi non ha da fare altro che arrivare a Pietramontecorvino con il proprio strumento e chiedere di poter allietare la serata dei visitatori romantici.
A questi ultimi sarà offerta l’opportunità di visitare la Torre Normanna una volta ultimato il percorso guidato attraverso Terravecchia.
Altro punto attrattivo è il cortile del Palazzo Ducale dove la Pro Loco ha allestito la degustazione di prodotti tipici.
“La Notte Romantica avrà inizio alle 21.30 e andrà avanti fino a quando ci sarà gente a spasso per vicoli e piazzette – spiega la presidente della Pro Loco Filomena Del Ciampo – Il percorso da seguire sarà, per così dire, obbligato da una serie di indicazioni e installazioni luminose che indicheranno anche gli slarghi dove si svolgerà il flash mob e si ascolterà musica”.
“Il nostro Comune è stato tra i primi ad aderire all’associazione Borghi Più Belli d’Italia – afferma il sindaco Raimondo Giallella – ed è tra i più attivi rispetto alle iniziative organizzate a livello nazionale, perché siamo convinti della necessità di fare rete per ottenere i benefici indotti dalla comunicazione e dalla promozione di luoghi identitari della storia, la cultura e il buon vivere italiano”.

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carlantino
Domenica 29 maggio, dopo tre anni, il paese della diga tornerà a celebrare la festa legata alla transumanza
Per strada, gli stand per preparare mozzarelle, formaggi e ricotta come facevano i pastori transumanti

CARLANTINO Dopo tre anni di stop, domenica 29 maggio a Carlantino tornerà la “Festa della Madonna della ricotta”, un evento di antica tradizione che unisce tre regioni nel segno della transumanza: la Puglia, il Molise e l’Abruzzo.
La festa della “Madonna della ricotta” deve il suo nome a una consuetudine ormai lontana, quella della transumanza. A Carlantino, per far pascolare e rifocillare le proprie greggi gratuitamente, senza pagare nulla ai proprietari terrieri, giungevano pastori dall’Abruzzo, dal Molise e dalle regioni del Centro Italia. Portavano le loro pecore su Monte San Giovanni. Ai piedi dell’altura, sorge la Chiesa dedicata alla Santissima Annunziata. I pastori, come segno di ringraziamento, prima di lasciare la generosa e ospitale terra di Puglia, rendevano omaggio alla Madonna lasciando in offerta latte, formaggi, ricotta. Consuetudine e ricorrenza che, ogni anno, Carlantino ricorda celebrando colei che nell’immaginario popolare da Santissima Annunziata si è trasformata in “Madonna della ricotta”. “E’ una festa molto importante per i cittadini – ha dichiarato Graziano Coscia, sindaco di Carlantino – perché rappresenta la nostra civiltà contadina, le nostre radici più profonde. La festa racconta usi, costumi e consuetudini della nostra terra, ricca di storia, di sapori e di fede autentica”.
Carlantino renderà ancora una volta omaggio alla Vergine che vegliava sul cammino di uomini e animali permettendo agli uni e agli altri di compiere il proprio tragitto di transumanti alla ricerca di buoni pascoli.
I solenni festeggiamenti in onore della Beata Vergine della Santissima Annunziata inizieranno alle ore 8,30 quando il parroco di Carlantino, don Ivan Clemente, darà il via alla rievocazione storica della produzione della ricotta. In numerosi stand, pastori e contadini lavoreranno il latte per trasformarlo in formaggio, mozzarella e ricotta. Ai visitatori e ai cittadini, saranno mostrate una per una tutte le fasi di trasformazione del latte. A fare da sfondo la musica della banda “Città di Airola”, il famoso complesso musicale beneventano. Alle ore 11 sarà celebrata la Santa Messa in onore della Madonna, seguita dal Regina Coeli e dalla supplica alla Vergine Santa.
In serata, alle ore 19, la solenne Processione per le vie del paese accompagnata dalle autorità politiche e religiose. A seguire, la cover band di Claudio Baglioni che si esibirà nello spettacolo “Strada facendo”. Seguirà uno spettacolo pirotecnico.
La “Festa della Madonna della Ricotta” avrà il suo prologo venerdì 27 maggio quando, alle ore 18, nel parco giochi dell’asilo comunale, i bambini saranno travolti dal magico mondo dei burattini con lo spettacolo “Le avventure di Peter Pan”.

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LocandinaIn occasione del 750° anniversario della morte di Re Enzo, figlio naturale dell’Imperatore Federico II di Svevia, avvenuta dopo ben 23 anni di prigionia a Bologna – nella piazza principale della città è ancora presente il palazzo che porta il suo nome - si terrà Domenica 19 Giugno alle ore 19:00 presso il Circolo Unione di Lucera, sito in Piazza Duomo, un incontro dal titolo “Sepolti nel mito - Federico II e Re Enzo nelle sepolture di Palermo e Bologna”. L’evento a carattere divulgativo sarà dedicato alla storia delle tombe di Federico II e del figlio Enzo. Il giovane “falconetto” ebbe un forte legame con la Capitanata. In un suo famoso componimento giunto fino a noi infatti ricordava malinconicamente, durante il periodo di detenzione bolognese, “La Magna Capitana là dov’è lo mio core nott’e dia”.
Quali furono i paramenti con i quali i due grandi personaggi del XIII secolo furono sepolti? Cosa hanno scoperto le ispezioni fatte nei secoli? E cosa si potrebbe ancora scoprire?

Queste le domande a cui Alessandro De Troia e Federico Marangoni cercheranno di rispondere analizzando le fonti degli ultimi giorni di Re Enzo e delle vicissitudini subite dal suo sepolcro conservato nella Basilica di San Domenico. Lo studio dei documenti dal XIII al XVIII secolo, al di là dell’aura di mito che circonda il figlio dell’Imperatore, restituisce un quadro preciso di quello che potrebbe esservi custodito al fine di stimolare successive ispezioni, come accaduto per l’arca di Federico II a Palermo negli anni ’90 in cui, senza la presunzione di invasività, fu condotta un’approfondita analisi multidisciplinare. Introdurrà il Presidente del Circolo Unione Silvio Di Pasqua. A corredo dell’evento, verranno mostrate fedeli ricostruzioni di abiti e oggetti duecenteschi frutto di minuziose ricerche.

L’evento è organizzato dal Circolo Unione di Lucera, dal blog “Lucera: memoria e cultura” e da Reenactment Advisor by Federico Marangoni.

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vico 
Dopo 2 anni di stop, ritorno in grande stile di tutti i riti, le processioni e gli eventi pasquali
Dal 10 al 17 aprile, l’incanto e i significati di tradizioni ricche di partecipazione e suggestioni
A Pasqua in diretta tv il verdetto che potrebbe eleggere Vico come “Borgo dei Borghi” d’Italia

VICO DEL GARGANO Non accadeva da due anni: dal 10 al 17 aprile 2022, Vico del Gargano tornerà a vivere pienamente, come succedeva fino a prima dell’emergenza pandemica, tutti i riti, le processioni e gli eventi della sua celebre Settimana Santa. “L’Amministrazione comunale, le Parrocchie e le Confraternite di Vico stanno collaborando affinché tutto si svolga al meglio, come in passato”, ha confermato il sindaco Michele Sementino. “C’è un’attesa piena di entusiasmo da parte di tutta la popolazione, perché questa edizione della Settimana Santa segna, anche idealmente, quello che speriamo possa essere un momento di rinascita dopo i due anni più duri dell’emergenza pandemica”.
Ad aumentare l’entusiasmo, inoltre, c’è l’attesa del verdetto sull’elezione de ‘Il Borgo dei Borghi”. Proprio nel giorno di Pasqua, alle ore 21, in diretta tv nazionale su Rai Tre, la trasmissione Kilimangiaro assegnerà il titolo che vede in lizza Vico del Gargano in rappresentanza di tutta la Puglia. “Ecco perché vi invitiamo tutti fin d'ora a venire a visitare Vico del Gargano proprio durante la Settimana Santa, con tutte le meravigliose iniziative che finalmente potremo svolgere per onorare al meglio una tradizione millenaria di straordinario fascino”, ha aggiunto Sementino. “Festeggeremo in ogni caso, perché questa campagna per il Borgo dei Borghi ci ha regalato cose bellissime. Tante, tantissime persone di tutta la Capitanata, dell'intera Puglia e di ogni parte d'Italia non solo hanno votato per Vico del Gargano, ma si sono fatte a loro volta promotrici spontanee del sostegno alla candidatura di Vico. Bellissimo”.
LO “SCHOPP”, ECCO COS’E’. La Settimana Santa di Vico vivrà il suo culmine a partire da mercoledì 13 aprile, con l’Uffizio delle Tenebre nelle Chiese di San Nicola, San Giuseppe e del Carmine. Il Giovedì Santo è un momento molto particolare. Alle 21.30, si terrà l’Uffizio delle Tenebre cantato dalle voci delle confraternite con lo “schopp”. Cos’è lo “schopp”? E’ quanto accade al termine delle lodi, quando i fedeli battono i piedi e agitano le “racanelle”, raganella in italiano, uno strumento in legno che produce suoni brevi e secchi attraverso la rotazione di una lamina su una ruota dentellata. Le racanelle e il rumore dei piedi che battono a terra cercano di riprodurre il rombo del terremoto che accompagnò la morte di Gesù Cristo.
IL VENERDI’ SANTO. Particolarmente intensi, “coreografici” e sentiti sono i riti e le manifestazioni del Venerdì Santo. Alle 8 si svilupperanno le processioni penitenziali della varie confraternite, che portano ‘le Madonne’ a visitare Gesù nelle 12 chiese, cantando il salmo 50° del Miserere. Alle ore 19, in un unico corteo e assieme a tutti i fedeli, le Confraternite nei loro costumi tradizionali portano in processione il simulacro dell’Addolorata della Chiesa Matrice e il Cristo Morto della chiesa di San Giuseppe. Lo fanno intonando a cori alterni il Miserere.
IDENTITA’ E MERAVIGLIA. E’ durante la Settimana Santa che emergono in modo completo, caleidoscopico e antropologico l’identità e la meraviglia di Vico del Gargano. Un coinvolgimento esperienziale potente e intenso, che coinvolge tutti i sensi: la vista delle 12 antiche chiese, delle architetture del borgo; l’olfatto che percepisce l’incenso delle cerimonie religiose, il profumo delle tipicità enogastronomiche pasquali; la sensibilità tattile messa alla prova nel contatto con la terra; il gusto del patrimonio enogastronomico; l’udito sollecitato dal riconoscere l’unicità della tradizione etnomusicale garganica legata agli antichi canti.

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