Cinque spettacoli, dieci date, con la partecipazione 4 compagnie garganiche e una molisana
Prenderà il via il 4 febbraio, terminerà il 5 marzo, sipario aperto sulla tradizione teatrale popolare
VICO DEL GARGANO Cinque spettacoli, 10 date, quattro diverse compagnie teatrali del Gargano e una del vicino Molise, un mese all’insegna dello spettacolo, del divertimento e della cultura: sono questi, in sintesi, i numeri della prima edizione del “Festival del Teatro Popolare” che si terrà a Vico del Gargano da sabato 4 febbraio a domenica 5 marzo 2023, caratterizzandosi come la stagione teatrale invernale del ‘Paese dell’Amore’.
All’organizzazione del Festival - nata dalla collaborazione tra le associazioni culturali e teatrali “Gli Squinternati” di Rodi Garganico e Ncvò Cappà Nsciaun di Vico del Gargano con un grande lavoro di raccordo a cura di Giuseppe Tavani e Giuseppe Aguiari - il Comune di Vico del Gargano ha riconosciuto il proprio patrocinio.
Ognuna delle cinque opere teatrali che andranno in scena sarà proposta in due spettacoli, uno si terrà il sabato e l’altro la domenica. Tutti avranno inizio alle ore 20.30 e si svolgeranno nell’Auditorium comunale “Lanzetta” di via Aldo Moro. Il biglietto ha un prezzo popolare e, chi vorrà, potrà ottenere un ulteriore vantaggio acquistando l’abbonamento valido per assistere a tutti e cinque gli spettacoli (info e abbonamenti: 348.8797538 – 333.4269496).
“Saranno protagoniste realtà e associazioni teatrali di Rodi Garganico, San Giovanni Rotondo, San Nicandro Garganico, Campobasso e, naturalmente, Vico del Gargano”, ha spiegato il sindaco Michele Sementino. “E lo saranno in un periodo molto importante dell’anno, quello che coincide con le iniziative che celebrano il legame di Vico del Gargano con il suo Patrono, San Valentino”.
Il primo spettacolo del Festival è in programma sabato 4 febbraio (con replica domenica 5 febbraio): saranno protagonisti attori e attrici de “Gli Squinternati”, gruppo teatrale e culturale di Rodi Garganico che metterà in scena la commedia “Per mezz’ora di sfizio...”.
Sabato 11 e domenica 12 febbraio, invece, sarà la volta di “Ncvò ‘Cappà ‘Nsciaun”, formazione teatrale di Vico del Gargano che aprirà il sipario su “Vico Imperiale”. Sabato 18 e domenica 19 febbraio, spazio a “La valigia sul letto”, spettacolo che sarà messo in scena dall’associazione Dopolavoro Ferroviario di Campobasso. Il 25 e il 26 febbraio, toccherà all’Associazione Culturale Prospettive Artistiche di San Nicandro Garganico portare in scena “La Malafemmena”. Il 4 e il 5 marzo, infine, sul palco dell’Auditorium ci saranno attrici e attori della Scuola di arti sceniche ‘Le piume del Vento’, di San Giovanni Rotondo, con “Miseria e Nobiltà”.
“Si tratta di compagnie e associazioni che rinnovano la tradizione teatrale, culturale e musicale nei nostri paesi, svolgendo un’importantissima attività di divulgazione e di aggregazione”, ha aggiunto Sementino. “Per questo motivo, sostenere e promuovere questa prima edizione del Festival ci è sembrato quanto mai giusto e opportuno”.
Spettacolo - Cinema - Arte - Cultura
Spettacolo, cinema, arte e cultura
Dichiarazione di Paolo Campo, presidente della V Commissione Ambiente del Consiglio regionale
Lo storico Carnevale di Manfredonia continuerà ad essere uno dei principali eventi culturali a forte vocazione turistica della Puglia grazie al crescente impegno finanziario della Regione Puglia.
La Commissione Bilancio, anche su mia iniziativa, ha approvato l’emendamento alla legge di bilancio che stanzia 1 milione di euro per le manifestazioni storiche di Manfredonia, Massafra e Putignano e quelle tradizionali di Apricena, Gallipoli e San Michele di Bari.
Come negli anni scorsi, la Regione Puglia ha deciso di sostenere finanziariamente le Amministrazioni comunali impegnate a garantire la prosecuzione di una tradizione secolare e la loro promozione in chiave turistica.
Ora che la pandemia sembra davvero superata, spero che a Manfredonia si possa tornare a festeggiare Ze’ Peppe nei canonici giorni di febbraio e che questa opportunità sia messa a frutto anche a vantaggio delle attività commerciali cittadine.
La casetta di Babbo Natale, le luminarie con renne e slitta, l’accensione del grande albero della Comunità
Hanno collaborato tutti: percettori del reddito di cittadinanza, operatrici dello Sportello Linguistico, famiglie
Luci “eco-bolletta sostenibili” a consumo limitato e con un timer che li spegnerà dopo la mezzanotte
CELLE DI SAN VITO Il Natale più luminoso nel paese più piccolo della Puglia: sono stati inaugurati ieri, domenica 4 dicembre, il grande albero addobbato davanti alla sede municipale di Celle di San Vito, le luminarie lungo le vie del paese e, novità di quest’anno, la casetta di Babbo Natale. Celle di San Vito si presenta come un piccolo-grande ‘presepe’ natalizio, con le luci e i colori che s’intravedono già avvicinandosi alla rotonda altura su cui sorge il borgo. La casetta di Babbo Natale è stata arredata dalle operatrici dello Sportello Linguistico di Celle di San Vito e da alcune volontarie, mentre quasi tutto il materiale che compone l’arredamento è stato donato dai cittadini. E’ composta da una stanza principale, dove sono presenti Santa Claus e un albero natalizio di circa due metri, e da un ‘angolo incantato’ dove bambini e adulti potranno scrivere e consegnare la propria lettera dei desideri, con la relativa cassetta della posta dove imbucarla. In un altro spazio sono presenti tre alberi: l’albero del passato è addobbato con mandarini, noci e cioccolatini come si faceva un tempo a Celle di San Vito; l’albero del presente, dove sono appesi i propri desideri e i buoni propositi; l’albero del futuro, tutto bianco con palline blu. Completano gli addobbi della casetta due grandi schiaccianoci. Le luminarie sono dislocate nelle vie di tutto il centro abitato. Spiccano quelle della natività con l’angelo, situate all’ingresso del paese, la stella polare, e le cinque renne che trainano una slitta. Particolarmente suggestivo, inoltre, è il vicolo del bacio, composto da un cuore e da un tappeto rosso. Le ghirlande sparse lungo le vie del borgo sono state montate dai percettori del reddito di cittadinanza. Si alle luminarie, dunque, ma saranno “eco e bolletta-sostenibili”. A spiegarlo è la sindaca Palma Maria Giannini. “In questo periodo di crisi energetica e caro bollette, anche a Celle di San Vito abbiamo discusso sull’opportunità di addobbare e illuminare il paese a festa. Alla fine, abbiamo deciso di non rinunciare alle luminarie ma, allo stesso tempo, di adottare misure di contenimento dei costi energetici utilizzando luci a basso consumo energetico e un timer che spegnerà le luminarie dopo la mezzanotte”, ha dichiarato la sindaca Palma Maria Giannini. “Da una parte dovevamo rispettare il momento economico con i rincari che hanno messo in ginocchio moltissimi italiani, ma dall’altra, dopo il periodo più difficile della pandemia e con una guerra ancora in corso, abbiamo il dovere di regalare ai cittadini un periodo in cui si possa condividere la gioia e il calore creato dall’atmosfera natalizia che, come sempre, caratterizza un momento di speranza e di rinascita”. In prossimità del natale, l’amministrazione comunale provvederà alla consegna dei panettoni a tutte le famiglie del borgo cellese. In occasione dell’accensione dell’albero e delle luminarie e dell’apertura della casetta di Babbo Natale, la Comunità cellese si è ritrovata per un momento di festa con la degustazione di pizze fritte e tipicità del periodo natalizio. “Invitiamo tutti a godersi una passeggiata fra le nostre luminarie, il paese illuminato a festa è sempre una forte emozione, sia per i grandi sia per i più piccoli”, ha concluso la sindaca.
Martedì 13 dicembre, ore 17.30, la presentazione presso la Scuola G. Bovio Progetto sostenuto dalla Regione (“Bellezza e legalità per una Puglia libera dalle mafie”)
I bambini di oggi saranno gli adulti di domani ma sono già cittadini del presente, parte integrante della comunità. Da qui nasce il progetto “Impara l’Arte”, interamente rivolto agli studenti delle scuole secondarie di primo grado di Foggia, realizzato dall’aps Il Cerchio della Vita in collaborazione con Possibili Scenari e con l’associazione I Semi, sostenuto dalla Regione Puglia all’interno del bando “Bellezza e legalità per una Puglia libera dalle mafie” (A.D. n. 78 del 07/11/2019). Martedì 13 dicembre, alle ore 17.30, presso la Scuola G. Bovio avrà luogo la presentazione del progetto, rivolta ad alunni, docenti, famiglie e stampa. Ad intervenire: Maria Cristina Piemontese (presidente de Il Cerchio della Vita), Antonio De Sabato (presidente di Possibili Scenari) e Annarita Gentile (presidente de “I Semi”).
Un percorso di crescita in grado di unire l’arte e la legalità, finalizzato a stimolare la riflessione sul “senso di comunità” e la “percezione del sé” attraverso il confronto, la crescita, le regole condivise. E l’arte, appunto, quale linguaggio universale chiamato a dispiegare questi concetti, allo scopo di creare giovanissimi cittadini attivi. Tre, pertanto, i percorsi educativi previsti. Dal laboratorio dal titolo Tu chiamale se vuoi… Emozioni, volto a sviluppare competenze sociali ed empatiche per interagire correttamente con l’altro da sé, a quello denominato LEgALI per volare, naturale prosecuzione del precedente e orientato a incoraggiare l’adozione di comportamenti responsabili, sensibilizzando i giovanissimi verso una partecipazione attiva alla vita della città. Senza dimenticare il terzo laboratorio, Talenti da sFOGGIAre, chiamato a formare quel senso di competenza che è anche consapevolezza delle proprie abilità e dei propri limiti, in cui esperti di arti visive (videomaker, laboratoristi, grafici e altre figure scelte) guideranno gli studenti in una produzione artistica a tema legalità, punto di partenza e di arrivo dell’intero ciclo di incontri.
Giochi di ruolo, “circle time”, stimolazioni sensoriali, lavori di gruppo, linguaggio del corpo e momenti ludico-ricreativi: questi gli ambienti di lavoro che le diverse professionalità coinvolte andranno a ricreare, intervenendo nel corso di incontri cadenzati e lavorando attraverso tecniche immersive. Oltre ai responsabili di progetto rappresentati da Antonio De Sabato, Annarita Gentile, Maria Cristina Piemontese e Pio Daniele De Lorenzo, saranno coinvolti in “Impara l’Arte” anche i seguenti professionisti: Amalia Quotta, Bruno Colavita, Ilaria Colecchia, Maria Antonietta Canizzaro, Umberta Liberato, Valentina Lavilla, Vito De Filippis (info: 340.6923847).
La casetta di Babbo Natale, le luminarie con renne e slitta, l’accensione del grande albero della Comunità
Hanno collaborato tutti: percettori del reddito di cittadinanza, operatrici dello Sportello Linguistico, famiglie
Luci “eco-bolletta sostenibili” a consumo limitato e con un timer che li spegnerà dopo la mezzanotte
CELLE DI SAN VITO Il Natale più luminoso nel paese più piccolo della Puglia: sono stati inaugurati ieri, domenica 4 dicembre, il grande albero addobbato davanti alla sede municipale di Celle di San Vito, le luminarie lungo le vie del paese e, novità di quest’anno, la casetta di Babbo Natale. Celle di San Vito si presenta come un piccolo-grande ‘presepe’ natalizio, con le luci e i colori che s’intravedono già avvicinandosi alla rotonda altura su cui sorge il borgo. La casetta di Babbo Natale è stata arredata dalle operatrici dello Sportello Linguistico di Celle di San Vito e da alcune volontarie, mentre quasi tutto il materiale che compone l’arredamento è stato donato dai cittadini. E’ composta da una stanza principale, dove sono presenti Santa Claus e un albero natalizio di circa due metri, e da un ‘angolo incantato’ dove bambini e adulti potranno scrivere e consegnare la propria lettera dei desideri, con la relativa cassetta della posta dove imbucarla. In un altro spazio sono presenti tre alberi: l’albero del passato è addobbato con mandarini, noci e cioccolatini come si faceva un tempo a Celle di San Vito; l’albero del presente, dove sono appesi i propri desideri e i buoni propositi; l’albero del futuro, tutto bianco con palline blu. Completano gli addobbi della casetta due grandi schiaccianoci. Le luminarie sono dislocate nelle vie di tutto il centro abitato. Spiccano quelle della natività con l’angelo, situate all’ingresso del paese, la stella polare, e le cinque renne che trainano una slitta. Particolarmente suggestivo, inoltre, è il vicolo del bacio, composto da un cuore e da un tappeto rosso. Le ghirlande sparse lungo le vie del borgo sono state montate dai percettori del reddito di cittadinanza. Si alle luminarie, dunque, ma saranno “eco e bolletta-sostenibili”. A spiegarlo è la sindaca Palma Maria Giannini. “In questo periodo di crisi energetica e caro bollette, anche a Celle di San Vito abbiamo discusso sull’opportunità di addobbare e illuminare il paese a festa. Alla fine, abbiamo deciso di non rinunciare alle luminarie ma, allo stesso tempo, di adottare misure di contenimento dei costi energetici utilizzando luci a basso consumo energetico e un timer che spegnerà le luminarie dopo la mezzanotte”, ha dichiarato la sindaca Palma Maria Giannini. “Da una parte dovevamo rispettare il momento economico con i rincari che hanno messo in ginocchio moltissimi italiani, ma dall’altra, dopo il periodo più difficile della pandemia e con una guerra ancora in corso, abbiamo il dovere di regalare ai cittadini un periodo in cui si possa condividere la gioia e il calore creato dall’atmosfera natalizia che, come sempre, caratterizza un momento di speranza e di rinascita”. In prossimità del natale, l’amministrazione comunale provvederà alla consegna dei panettoni a tutte le famiglie del borgo cellese. In occasione dell’accensione dell’albero e delle luminarie e dell’apertura della casetta di Babbo Natale, la Comunità cellese si è ritrovata per un momento di festa con la degustazione di pizze fritte e tipicità del periodo natalizio. “Invitiamo tutti a godersi una passeggiata fra le nostre luminarie, il paese illuminato a festa è sempre una forte emozione, sia per i grandi sia per i più piccoli”, ha concluso la sindaca.