Condividi con

FacebookMySpaceTwitterGoogle BookmarksLinkedinPinterest

Chi c'è online

Abbiamo 252 visitatori e nessun utente online

Attualità

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)

mediciIl prof. Gaetano Serviddio: il nostro è un grido di allarme perché non c’è più tempo da perdere, gli ospedali si stanno svuotando e fra poco non ci sarà più nessuno disposto a curare gli altri

Foggia 16 settembre 2024. Grande partecipazione del personale medico sanitario dell'Università di Foggia alla manifestazione indetta questa mattina dalle organizzazioni sindacali per dire No alla violenza. Presso il Policlinico di Foggia, medici, personale sanitario, specializzandi e studenti dei corsi di laurea di area medica hanno ribadito con forza la preoccupazione per la crescente incidenza di atti violenti nei loro confronti.

"La consapevolezza del ruolo è la componente indispensabile per esercitare una professione sanitaria. E proprio in forza di questa consapevolezza possiamo affermare che la Sanità pubblica è: • l’ultimo baluardo di solidarietà civile, ossia l’unico strumento di sostegno alle famiglie; • il diritto è l’assistenza non la guarigione. Questa grande manifestazione non è contro nessuno: è, piuttosto, un grido di allarme perché non c’è più tempo da perdere, gli ospedali si stanno svuotando e fra poco non ci sarà più nessuno disposto a curare gli altri. E’ arrivato il tempo di ridisegnare la sanità pubblica, l’organizzazione ospedaliera, l’assistenza territoriale, la lungo degenza, la medicina di famiglia e lo si può fare solo ascoltando chi questa medicina la respira tutti i giorni.Proprio perché siamo consapevoli che la violenza di cui siamo vittime va risolta affrontando problemi della società e della politica, siamo assolutamente disponibili a mettere a disposizione quanto sappiamo e quanto ogni giorno impariamo dal rapporto con i pazienti per permettere alle istituzioni di ristabilire una connessione tra la gente ed i propri diritti. Siamo cioè pronti ad affiancare le istituzioni per consentire al vasto mondo dell’assistenza di acquisire una nuova e corretta posizione e visione, cioè per convertire la violenza in una forza trasformatrice, governata dalla fiducia verso i medici e le istituzioni pubbliche in generale. Una forza fondata sulla partecipazione e sul senso profondo del rispetto della salute e del benessere quali principi supremi e quali pilastri fondamentali di un nuovo modello di welfare." Ha dichiarato il prof. Gaetano Serviddio - Delegato rettorale alle politiche in Sanità e Direttore del Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche dell'Università di Foggia.

I dati registrati a livello nazionale sono allarmanti, nel 2023 sono 18.000 gli operatori aggrediti in Italia. La sicurezza negli ospedali e nei presidi di assistenza è un'emergenza che non può più attendere. È fondamentale che tutti i cittadini maturino la consapevolezza della gravità di tale fenomeno che rischia di compromettere il futuro del sistema sanitario che potrebbe entrare in una crisi profonda senza ritorno. Un fenomeno che già adesso sta avendo conseguenze disastrose nei pronto soccorsi e nei presidi di guardie mediche che soffrono di abbandono e allontanamento da parte dei professionisti che temono per la propria incolumità. In questi ultimi giorni la governance dell'Ateneo ha raccolto le crescenti preoccupazioni dei medici specializzandi che, con impegno e coraggio, assicurano un supporto necessario e fondamentale nei reparti ospedalieri ma anche degli studenti di area medica impegnati in un percorso di studio che consentirà loro di svolgere la professione in ambito sanitario.

"Siamo ormai costretti a lavorare senza alcuna tutela, esposti quotidianamente alla mercé di chi si sente in diritto di aggredire verbalmente e fisicamente noi professionisti, impegnati a garantire il diritto alla salute. In questi giorni insieme al mio gruppo di colleghi operanti sul territorio e qui al Policlinico, stiamo sentendo e incontrando e incoraggiando i colleghi vittime dell’aggressione per farli tornare al più presto ad una quotidianità professionale che hanno sempre amato. La mobilitazione degli Specializzandi vuole essere una richiesta di aiuto e tutela per la classe medica di oggi e domani. Abbiamo coinvolto altri colleghi degli Atenei della regione Puglia nella consapevolezza che adesso più che mai dobbiamo essere uniti per sensibilizzare il mondo politico, accademico e civile! Se continuerete ad aggredirci, domani non ci sarà nessuno che si prenderà cura di voi “.Ha commentato il rappresentante di ALS Luigi Antonio Marinaccio.

"Ogni giorno, come studenti, viviamo in prima linea nei reparti ospedalieri durante i nostri tirocini. Vediamo con i nostri occhi il lavoro instancabile e la dedizione con cui medici, infermieri e operatori sanitari si prendono cura dei pazienti, spesso in condizioni difficili e con risorse limitate. Tuttavia, sempre più frequentemente, ci troviamo di fronte a situazioni di grave pericolo: minacce, aggressioni verbali e fisiche. Non accetteremo mai un futuro professionale fatto di paura. Non possiamo permettere che il nostro desiderio di curare, di migliorare la vita degli altri, sia minato dalla violenza e dall'insicurezza. Chiediamo al governo e alle istituzioni di intervenire con urgenza. È tempo di dire basta. È tempo di proteggere chi cura e chi sarà chiamato a farlo in futuro." Ha concluso il Rappresentante dell'Associazione studentesca Area Nuova e Consigliere degli Studenti per l'Area Medica, Vincenzo Mundo.

Ufficio Stampa, Comunicazione istituzionale ed Eventi di Ateneo
Università di Foggia

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)
0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)

vigili urbani paletta
Patano: “Rispettare il codice della strada è fondamentale per la vivibilità della città”
Aprile: “Tolleranza zero per soste irregolari in via Rosati che impediscono pulizia area”

Nella giornata di ieri, 11 settembre, gli agenti della Polizia Locale di Foggia hanno svolto un'intensa attività di controllo stradale su tutto il territorio comunale, con l'obiettivo di garantire la sicurezza e il rispetto delle norme del Codice della Strada.
Coordinati da due ufficiali su due turni, gli agenti hanno accertato e sanzionato ben 207 infrazioni. I controlli si sono concentrati sia nel centro storico che nelle zone periferiche, grazie anche all'impiego del sistema Street Control.
In particolare, sono stati istituiti due posti di controllo fissi in piazzale Vittorio Veneto e piazza Cavour, dove sono state contestate numerose violazioni all'obbligo di utilizzo delle cinture di sicurezza, come previsto dall'articolo 172 del Codice della Strada.
Anche un conducente di monopattino elettrico è stato sanzionato per aver trasportato un passeggero a bordo, in violazione delle normative vigenti.
"L'Amministrazione comunale è fortemente impegnata nel garantire la sicurezza stradale e il rispetto delle regole - dichiara l'Assessore alla Polizia Locale, Daniela Patano -. I controlli effettuati ieri dimostrano la nostra determinazione a contrastare ogni forma di illegalità e a creare un ambiente urbano più sicuro per tutti i cittadini. Ma non si tratta solo di numeri. Dietro ogni infrazione c'è un comportamento scorretto che mette a rischio la sicurezza di tutti. Abbiamo visto auto parcheggiate sugli scivoli per disabili, in doppia fila, intralciando il passaggio di ambulanze e mezzi di soccorso. Abbiamo sanzionato chi utilizzava il cellulare mentre guidava, un gesto irresponsabile che distoglie l'attenzione dalla strada e può avere conseguenze tragiche. Questi comportamenti non sono solo illegali, ma dimostrano una totale mancanza di rispetto per gli altri: chi parcheggia sugli scivoli per disabili impedisce a persone con disabilità di vivere la città in piena autonomia; chi parcheggia in doppia fila crea intralci al traffico e mette a rischio la sicurezza di pedoni e ciclisti e intralcia il passaggio dei mezzi di soccorso; chi utilizza il cellulare mentre guida mette in pericolo sé stesso e gli altri utenti della strada. È fondamentale che ognuno si prenda le proprie responsabilità. e contribuisca a rendere le nostre strade più sicure, semplicemente rispettando le regole. Ringrazio gli agenti della Polizia Locale per il prezioso lavoro".

Su indicazione e sollecitazione dell’assessorato all’Ambiente e dell’assessora Lucia Aprile, sono stati effettuati controlli in via Rosati, dove le soste irregolari ostacolano gravemente le operazioni di pulizia delle strade da parte degli operatori Amiu, soprattutto dopo lo svolgimento del mercato. “Non possiamo più tollerare soste irregolari in via Rosati – afferma Aprile -. Le nostre strade devono essere pulite e sicure per tutti. I controlli effettuati in seguito alle segnalazioni dei cittadini e alle difficoltà riscontrate dagli operatori Amiu sono solo l'inizio. Chiediamo a tutti i cittadini di collaborare e di rispettare le regole. Chi continuerà a parcheggiare in modo scorretto si vedrà costretto a pagare le conseguenze. La pulizia della nostra città è una priorità e non faremo sconti a nessuno”

L'attività di controllo proseguirà nei prossimi giorni su tutto il territorio comunale.

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)
0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)

scuola
Grande successo per il corso di “Operatore della Ristorazione” indicato come esempio per la Puglia

FOGGIA “Porterò i risultati e il successo di questo corso in giro per tutta la Puglia, come esempio positivo per i progetti di formazione”. È con queste parole che Silvia Pellegrini, direttrice del Dipartimento Politiche del Lavoro-Istruzione e Formazione della Regione Puglia, ha evidenziato il bilancio lusinghiero del corso per “Operatore della ristorazione” tenuto da “La Scuola dei Mestieri Smile Puglia” che martedì 10 settembre si è concluso con un evento molto partecipato nella struttura del Villaggio Don Bosco.
Sono molti i ragazzi che, partecipando al corso, hanno acquisito le competenze e gli attestati necessari a lavorare nel mondo della ristorazione. Un risultato oltremodo importante, perché conseguito a vantaggio di giovani e giovanissimi che vengono da un percorso scolastico spesso difficile e che oggi, invece, possono utilizzare le competenze acquisite entrando nel mondo del lavoro dalla porta principale. Studiando, lavorando sodo e partecipando anche a una serie di stage in diverse aziende che hanno collaborato al progetto, oggi quei ragazzi hanno l’opportunità di un’occupazione molto richiesta sul mercato.
All’evento conclusivo sono stati proprio gli allievi del corso a portare la loro testimonianza, ringraziando i tutor, i docenti e le imprese. L’evento conclusivo si è aperto con i saluti di Rita De Padova, presidente della Fondazione Siniscalco Ceci Emmaus. A introdurre i temi dell’incontro ci ha pensato Luigia Cristiani, mentre gli interventi sono stati coordinati da Maria Del Vecchio. Importante la partecipazione di Silvia Pellegrini, direttrice del Dipartimento Politiche del Lavoro-Istruzione e Formazione della Regione Puglia, e di Giovanni Forte, presidente di Smile Puglia.
Il corso è stato organizzato da La Scuola dei Mestieri, una realtà vincente promossa da Smile Puglia, in collaborazione con Fondazione Siniscalco Ceci Emmaus e Associazione Comunità sulla strada di Emmaus. L’iniziativa è stata supportata dalla CGIL, nell’ambito della provincia di Foggia.
“Conseguire la qualifica triennale di Operatore della Ristorazione al Villaggio Don Bosco, presso La Scuola dei mestieri di SMILE PUGLIA mi ha avvicinato concretamente al mondo del lavoro e mi ha permesso di crescere come persona umanamente, sono grato a questo luogo e alle esperienze che ho vissuto in questo triennio”, ha dichiarato Michele Cilla, uno degli allievi del corso. Il corso è stato finanziato nell’ambito del POR Puglia FESR-FSE 2014-2020 AVVISO PUBBLICO OF/2019, Offerta Formativa di Istruzione e Formazione Professionale emanato con A.D. n. 1323 del 21/10/2019 del Servizio FP della Regione Puglia pubblicato sul BURP n.125 del 31/10/2019 (Progetto approvato con A.D. n. 1132 del 23/06/2020 pubblicato sul BURP n. 96/2020. CUP: B31D20000320009 Codice MIR: A1001.209 Codice progetto: POR OF19-FG-02).

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)
0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)

ospedalesan giovanni rotondo

 

Il 13 e 14 settembre attesi a San Giovanni Rotondo oltre 600 devoti del Santo provenienti da tutta Italia per l’incontro annuale che quest’anno avrà per tema: «Gesù, ecco la mia speranza, ecco la viva sorgente della mia felicità»

La Chiesa di San Pio da Pietrelcina e l’Auditorium Maria Pyle di San Giovanni Rotondo ospiteranno venerdì 13 e sabato 14 settembre il 35° Convegno Nazionale dei Gruppi di Preghiera di Padre Pio, l’organizzazione laicale affiliata alla Casa Sollievo della Sofferenza, nata negli anni Quaranta per volontà del Santo. Oggi sono 2815 i Gruppi diffusi in tutto il mondo, di cui 1853 sono italiani, veri e propri “Vivai di fede, focolai d’amore, nei quali Cristo stesso è presente ogni volta che si riuniscono per la preghiera e l’agape fraterna sotto la guida dei loro Pastori e Direttori spirituali”, come li definì il fondatore San Pio da Pietrelcina nel discorso del 5 maggio del 1966.

Il tema del Convegno che guiderà i Gruppi di Preghiera nel prossimo anno pastorale sarà: «Gesù, ecco la mia speranza, ecco la viva sorgente della mia felicità». Si tratta di una breve frase tratta da una lettera del 1917 che Padre Pio indirizzò alle sorelle Ventrella, sue figlie spirituali [Epistolario III p. 570].

Nella prima giornata interverranno per i saluti Gino Gumirato, direttore generale di Casa Sollievo della Sofferenza e Leandro Cascavilla, vice direttore dei Gruppi di Preghiera di Padre Pio. Seguirà l’intervento “Dio dove sei? Giovani, Fede e Spiritualità” di Paola Bignardi, pedagogista, già presidente nazionale dell’Azione Cattolica Italiana, tuttora coordinatrice dell’Osservatorio Giovani dell’Istituto Giuseppe Toniolo di Milano. In chiusura di mattinata la relazione “Giubileo, missionarietà e sinodalità” di padre Franco Moscone, arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo e direttore dei Gruppi di Preghiera di Padre Pio.

Nel pomeriggio Monsignor Domenico Sorrentino, vescovo della diocesi di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino, terrà la sua catechesi dal tema “Il Rosario e la nuova evangelizzazione”. La giornata si concluderà, alle 18, con la Concelebrazione Eucaristica nella Chiesa di San Pio che verrà presieduta da padre Franco Moscone. Al termine della Concelebrazione, partendo dalla Chiesa di San Pio, i devoti del Santo si dirigeranno in fiaccolata dinanzi l’Ospedale per un breve momento di preghiera.

Nella seconda giornata, padre Luciano Lotti, frate cappuccino e segretario generale dei Gruppi di Preghiera di Padre Pio, terrà la relazione “I Gruppi di Preghiera missionari e pellegrini”. A seguire la tavola rotonda “Testimonianze e ricordi in Casa Sollievo” moderata dalla giornalista e presentatrice televisiva Lucia Ascione. L’ultimo appuntamento, alle 11:30 nella Chiesa di San Pio, sarà la solenne Concelebrazione Eucaristica presieduta dal cardinale Mario Grech, dal 2020 segretario generale del Sinodo dei Vescovi.

«Nella lettera indirizzata alle sorelle Ventrella – spiega padre Franco Moscone – Padre Pio ci ha consegnato la sua personale esperienza di Gesù vissuto come “speranza e sorgente di felicità” e che abbiamo scelto come titolo di questo Convegno. Invitiamo i nostri Gruppi di Preghiera – continua – a non concepire la Speranza come una semplice delega al Signore ma a vivere il Signore come nostra Speranza impegnandoci ad essere i suoi discepoli-missionari nel mondo di oggi. In queste giornate – conclude l’arcivescovo – proveremo dunque a comprendere, con l’aiuto della Parola di Dio, i segni dei tempi, impegnandoci a rendere operativa la nostra vocazione senza perdere mai di vista il cardine dell’agire cristiano: vivere la carità comunicando il sovrabbondante amore di Cristo».

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)
0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)

uni
Il Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche dell’Università di Foggia intende costituirsi parte civile nel giudizio che vedrà imputati coloro che hanno aggredito medici, specializzandi e addirittura uno studente del Policlinico Riuniti di Foggia, sfondando le porte della sala operatoria alla fine di un intervento chirurgico.

“Si tratta di una vicenda incommentabile, rispetto alla quale il mio dovere è esclusivamente quello di condannare, a tutela tanto del personale medico, quanto per evidenziare che gli operatori sanitari lavorano nel rispetto e per il rispetto della sanità intesa come patrimonio e bene comune”. Stigmatizza così Gaetano Serviddio, Direttore del Dipartimento e Delegato per la Sanità di Unifg che prosegue dichiarando “la comunità di Cerignola non merita di essere associata a questa barbarie”.
Se è comprensibile che la morte di una paziente sia una circostanza dolorosa che talvolta può provocare reazioni fuori registro, non è assolutamente ammissibile trasformare il personale sanitario in colpevoli ai quali infliggere una lezione esemplare.
La violenza del gesto va oltre ogni possibile lettura e interpretazione, perché la morte di una paziente non può rappresentare l’occasione per brutalizzare il lavoro di cura e di assistenza, che deve essere sempre tutelato e protetto.
Quale valore fondamentale per una Comunità civile, tutelare e proteggere i luoghi della sanità e le persone che per la sanità si prodigano quotidianamente è un impegno comune, che deve responsabilizzare tutti i cittadini e le istituzioni cui spetta il compito di impegnarsi per consentire al personale sanitario di lavorare in sicurezza, nonché per garantire rapporti medico-paziente improntati sulla stima e fiducia reciproca.

Università di Foggia

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)