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Primo piano

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treniNON C’E’ 2 SENZA 3: FS TTI BYPASSA IN ESTATE FOGGIA E LA BAT
Nuovo sconcertante dimenticanza dopo l’assenza di Foggia sulla mappa del mensile LA FRECCIA di aprile 2024 .
Nuova inspiegabile assenza di Foggia pure essendo crocevia di ben 2 Corridoi multimodali della Rete TEN-T e riconosciuta dalla UE come nodo e polo urbano. Non sono bastate l’omissione sull’apposita mappa dei servizi ferroviari AV, pubblicata nel numero di aprile 2024 del mensile LA FRECCIA (1) e la mancata celebrazione dei 160° anniversario 25.04.1864-2024 dell’entrata in funzione della stazione (2). Per il Tris si aggiungerà dal 18 luglio p.v. il bypass previsto con l’attuale programmazione dal nuovo collegamento ferroviario estivo Roma-Lecce di FS Treni Turistici Italiani TTI (3) che, come si apprende da FS News, è una novità assoluta. Si parte - precisa il comunicato - per offrire una nuova esperienza di vacanza a supporto del turismo sostenibile e di qualità, che contribuirà a soddisfare le esigenze di mobilità da e verso la Puglia. Solo di una parte pero! (ndr).
“Incomprensibile bypassare i nodi urbani UE Foggia e BAT visto l’obiettivo prefissato – afferma il consigliere comunale di IdM Pasquale Cataneo - il treno notturno fermerà a Caserta per poi procedere, senza ulteriori soste lungo la notte, verso la Puglia dove, fermerà a Bari Centrale, Polignano a Mare, Monopoli, Fasano, Ostuni, Carovigno, Brindisi e Lecce. Per FS TTI pare che le due province (FG e BAT) non facciano parte della Puglia. A nulla serve la presenza di località turistiche, balneari e non, - prosegue il convinto meridionalista - tra cui Vieste, la regina del turismo pugliese, seguita da Peschici, Rodi Garganico, Mattinata, Manfredonia e il resto del Gargano con M.S. Angelo e S.G. Rotondo, gli ospitali paesi dei Monti Dauni, del Vulture-Melfese con Melfi e la Murgia con Castel del Monte nonché tutta la costa nord-barese (Barletta, Trani, Molfetta, ecc.). Non effettuando fermate a Foggia e nella BAT queste Comunità per TTI non sono interessanti e non debbono essere coinvolte nella crescente domanda turistica, sia nazionale che internazionale.”
FS TTI, encomiabile nelle finalità di promuovere, con questi nuovi collegamenti, un turismo sempre più di qualità ed efficienza, con un servizio ad alti livelli di comfort e privacy, garantiti con l’utilizzo esclusivo dello scompartimento e con un’hotellerie che si muove, in grado di capire il gradimento del cliente e costruire la composizione del treno di conseguenza, ha però incomprensibilmente previsto di bypassare e quindi scartato che ciò possa riguardare il nord della Puglia e della Basilicata oltre che il Molise che si affaccia sull’Adriatico.
“Risultano di fatto così escluse, a priori, nel poter ricevere i turisti che utilizzeranno il comfort delle carrozze letto, il servizio ristorante e la possibilità di portare a bordo bagagli e attrezzature sportive nei vagoni dedicati. Ciò anche se il treno notturno, quindi non connotato dalla velocità – rimarca l’esperto di sviluppo territoriale - sarà “costretto” a passare davanti senza fermare nelle stazioni di Foggia e quelle della BAT, pur se tutte atte a garantire le stesse opportunità delle altre di interscambio modale, fruibilità e accessibilità turistica balneare, ma anche per il cd. “Turismo delle Radici o di Ritorno” e ambientale oltre che per quello religioso. Ho provveduto a scrivere ieri una breve nota informando il Sindaco e i presidenti della Provincia e della C.C.I.A.A. di Foggia – chiosa Cataneo - per auspicare un loro urgente intervento con l’amministratore delegato di TTI l’ing. Lugi Cantamessa, magari con il coinvolgimento preventivo, per le vie brevi, degli altri Sindaci dei rimanenti Comuni foggiani e di quelli della BAT interessati a non perdere -letteralmente e di fatto- questo altro treno. Attendiamo fiduciosi un fattivo impegno e riscontro.” Italia del Meridione

COMMISSIONE EUROPEA
Strasburgo, 14.12.2021
COM(2021) 812 final
ALLEGATO
della proposta di
REGOLAMENTO DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO
sugli orientamenti dell'Unione per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti, che modifica il regolamento (UE) 2021/1153 e il regolamento (UE) n. 913/2010 e abroga il regolamento (UE) n. 1315/2013
{SEC(2021) 435 final} - {SWD(2021) 471 final} - {SWD(2021) 472 final} - {SWD(2021) 473 final}
ALLEGATO II
Elenco dei nodi della RETE TRANSEUROPEA DEI TRASPORTI

SM NOME DEL NODO NODO URBANO AEROPORTO PORTO MARITTIMO PORTO INTERNO TERMINALI FERROVIARIO-
STRADALI
IT Foggia X Globale Globale (Incoronata)
“ Andria X

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palazzodicittfoggia

PUG, rigenerazione urbana, futuro della città. L’incontro di approfondimento organizzato da ANCE Foggia è stato occasione per un confronto con l’amministrazione comunale sul tema dell’urbanistica. Un appuntamento che ha visto la partecipazione di Francesco Karrer, estensore del Piano Urbanistico Generale di Foggia a oggi mai attuato.
“Durante alcuni interventi – spiega l’assessore all’Urbanistica Giuseppe Galasso -, è stata sollevata la possibilità che il nuovo PUG (Piano Urbanistico Generale) possa risultare vecchio e non adeguato alle esigenze attuali. Vorrei tranquillizzare tutti assicurando che eviteremo questo rischio, inserendo tutti gli aggiornamenti e le modifiche che saranno necessarie per attualizzarlo. Nonostante il PUG sia in lavorazione da vent'anni, il procedimento terrà debito conto delle reali necessità della città. Ci impegniamo ad attivare a breve un Urban Center, come discusso con il presidente Chierici in altre occasioni, perché è essenziale per trovare una location ottimale dove confrontarci fin da subito su temi di pianificazione urbanistica, rigenerazione urbana e sugli sviluppi legislativi nazionali che stiamo monitorando con grande attenzione”
Attualizzare il PUG è necessario anche alla luce dei progetti PNRR approvati (non previsti negli anni passati) e che avranno importati ricadute sulla città
“Gran parte del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) – ricorda Galasso - è dedicata alla rigenerazione urbana, ma ci sono anche altre opere che sono state finanziate con misure differenti. Un esempio concreto è l'ex distretto di Foggia, un'area ormai abbandonata da tempo i cui benefici alla città oggi sono inesistenti. Questo distretto ha ricevuto un finanziamento di 7 milioni di euro nell'ambito del Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS) di Capitanata. Tuttavia, ci si è resi conto, sin dal periodo commissariale, che, rispetto alle dimensioni del complesso immobiliare, la progettualità sia in termini di spazio che per risorse economiche appariva sproporzionata. Pertanto, abbiamo avviato un approfondimento teso a reperire risorse aggiuntive unitamente a quelle museali. Abbiamo quindi avviato interlocuzioni con la Regione Puglia per trasformare parte dell'area in uno studentato, finanziato dall'ADISU con ulteriori circa 14 milioni di euro, e per i quali a breve perfezioneremo gli atti relativi. Questo ci permetterà di completare la riqualificazione dell'intero immobile, combinando le risorse disponibili e garantendo una funzione vincente per la città. Un'altra area di grande interesse – continua -è rappresentata dalle zone dismesse dalle Ferrovie di Stato. RFI a Foggia ha una particolare allocazione in quanto è collocata in posizione centrale, con suoli di proprietà ferroviaria che si estendono significativamente. In passato, c'era uno scalo merci molto operativo, ormai dismesso e non più nei programmi di FS. Di conseguenza, ha individuato aree non più funzionali agli scopi ferroviari, distinguendole da altre alienalizzabili. Stiamo dialogando con il gruppo FS per trovare soluzioni che siano utili allo sviluppo della città ma anche funzionali a favorire implementazione del trasporto ferroviario. l’azienda ha in programma la realizzare un grosso impianto fotovoltaico, utile per produrre energia per la movimentazione dei treni , che stiano concordemente valutando di allocare in posizioni meno centrali e non impattanti per la citta , in modo da destinare quelle aree a possibili ipotesi di sviluppo urbani che avremo ben modo di valutare nell’ambito di un più vasto dibattito partecipativo coinvolgendo tutti gli stakeholder.
Questo dialogo ci permetterà di valorizzare diversamente quest’area strategica della città con la creazione sia di un secondo fronte della stazione di foggia sia con l’allocazione di nuove funzioni che con la vicinanza della stazione potranno trarre giovamento. Non immaginiamo un semplice sottopasso, ma una trasformazione simile a quella di Bari, con due fronti di pari dignità – conclude l’assessore -. Dobbiamo valorizzare il patrimonio esistente e rispondere ai bisogni attuali della città. Intendiamo lavorare insieme a tutti i soggetti economici e sociali della nostra città, dialogando costantemente al fine di sviluppare un'urbanistica innovativa che migliori la qualità della vita a Foggia e la renda un esempio di rigenerazione urbana ben riuscita”.

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idmCOMUNE FOGGIA, POKER DI PRIORITA’: SUA, TUTELA LAVORO e TERRITORIO, AEROPORTO!
Il consiglio comunale di Foggia approva, tra gli altri, tre mozioni all’unanimità e la SUA con un solo voto contrario.
Approvati in consiglio comunale molti punti importanti in discussione. Spiccano, tra gli altri, gli indirizzi politico-amministrativi per la stazione unica appaltante (SUA), la tutela del lavoro e del territorio, le politiche di sviluppo dell’aeroporto e dei servizi aerei passeggeri e merci e delle funzioni di protezione civile e soccorso pubblico relativi all’aeroporto Gino Lisa di Foggia.
“Giornata impegnativa ieri in consiglio. Tra gli accapo approvati spiccano l’adesione alla SUA dell’ente Provincia (un solo voto contrario e otto astenuti), sviluppo infrastrutturale e dei servizi aerei (pax, cargo e protezione civile) del Gino Lisa, tutela del lavoro (lavoratori e sito produttivo ex Tozzi) e del territorio (stop turismo rifiuti) tutte approvate all’unanimità dall’assise comunale. E’ molto significativa – sottolinea il consigliere Pasquale Cataneo - la rilevante convergenza politica di maggioranza e minoranza, in particolare, sulle ultime tre essenziali tematiche utili a imprimere un fattivo input per innalzare sviluppo socio-economico e qualità della vita a Foggia e con riverberi utili anche nelle Comunità provinciale e di area vasta. Sulla SUA è stato reso concreto il condiviso impegno programmatico elettorale, ben argomentato anche dalle dichiarazioni effettuate in merito, che faccio mie, da parte del Sindaco.”
Il consigliere comunale, capogruppo di Italia del Meridione nell’assise comunale, è intervenuto nella discussione di tutti e quattro gli atti approvati sottolineando l’importanza delle singole argomentazioni di merito e, di conseguenza, della necessità di convergenza piena, dal punto di vista politico-amministrativo, delle forze di maggioranza e di minoranza.
Come primo firmatario della mozione relativa all’aeroporto ha illustrato i contenuti e le finalità dell’atto fornendo la documentazione illustrata ai media lo scorso 06.05 e una scheda tecnica di sua elaborazione riportante il confronto con l’aeroporto di Salerno, sul quale in particolare la Regione Campania, con la collaborazione del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti oltre che del Gruppo FSI, di ENAC ed ENAV, sta puntando molto per ridistribuire traffico e promuovere l’area vasta territoriale supportando lo sviluppo con priorità per il settore turistico.
“Ringrazio, a partire dal presidente, tutti i colleghi delle Commissioni Ambiente e Territorio unitamente agli stakeholder auditi, per la fiducia accordatami per sintetizzare, nella mozione redatta e ieri approvata, le pregevoli indicazioni e priorità segnalate dagli stessi nei numerosi incontri svolti. Devo altresì ringraziare – afferma Cataneo- l’assessore al ramo che ha proposto integrazioni recepite con un emendamento nel testo finale e, infine, tutti gli altri consiglieri e il sindaco che con il loro sostegno hanno portato all’approvazione all’unanimità di questo atto fondamentale. Come avvenuto per la stazione AV con la delibera C.C. 13/2017 per l’Hub intermodale – chiosa l’esperto di trasporti- oggi il Comune di Foggia, nella sua interezza, ha un’UNITARIA visione strategica, con priorità e indirizzi condivisi, anche per l’aeroporto sempre più utile ai cittadini e imprese dei settori produttivi non solo della Città capoluogo ma dell’intera area vasta provinciale ed interregionale. Ora avanti con sinergie istituzionali come stanno facendo presto e bene, ad esempio, a Salerno.”

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ospedalesan giovanni rotondo

La nuova modalità di somministrazione del farmaco più efficace contro la malattia è stata infusa su una donna calabrese con esordio di malattia a soli 39 anni

Nei giorni scorsi l’Unità di Neurologia dell’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo ha eseguito la prima infusione sottocutanea in Puglia di Levodopa (Foslevodopa/Foscarbidopa), notoriamente il farmaco più efficace per il trattamento della malattia di Parkinson.

A ricevere il farmaco è stata una paziente calabrese di 45 anni con esordio di malattia a 39 anni che, dopo un lungo periodo di controllo della patologia con terapia orale, ha iniziato a presentare episodi di prolungato, intenso e doloroso “blocco motorio” associato a manifestazioni distoniche (contrazioni sostenute e dolorose). Nel suo caso la Levodopa, assunta per via orale, dava un beneficio di breve durata, meno di due ore.
«La Levodopa, in grado di aumentare i livelli di dopamina, permette di controllare i sintomi motori della malattia di Parkinson – ha spiegato Giuseppe d’Orsi, direttore dell’Unità di Neurologia dell’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza –. Tuttavia, nelle fasi avanzate di malattia, le oscillazioni delle concentrazioni plasmatiche dovute all'assunzione orale e alla variabilità dell'assorbimento possono causare fluttuazioni motorie e movimenti involontari (cioè discinesie e blocchi motori). L'infusione sottocutanea di Levodopa consente una somministrazione continua e quindi concentrazioni plasmatiche più stabili, garantendo un migliore controllo dei sintomi».
«Nella paziente la somministrazione di Levodopa per uso sottocutaneo – ha sottolineato Danilo Fogli, neurologo responsabile dell’Ambulatorio per la Malattia di Parkinson e Disordini del Movimento – ha prodotto sin dalla prima somministrazione un miglioramento nelle 24 ore non solo nelle performances motorie, ma anche nella qualità del sonno e dell'acinesia mattutina, che aveva molto limitato la qualità di vita della paziente. Nello stesso tempo, la possibilità di prescrizione e di somministrazione di Levodopa in infusione sottocutanea ha permesso di raggiungere anche l’obiettivo di una terapia di precisione e personalizzata».

La malattia di Parkinson è tra le malattie neurodegenerative più diffuse. Colpisce circa 6 milioni di persone nel mondo, in Italia oltre 300mila, in Puglia circa 20mila. Si tratta di una patologia neurologica che si caratterizza clinicamente per la presenza di un corteo sintomatologico caratterizzato da sintomi motori (tremore, rigidità muscolare, lentezza dei movimenti) e non motori.

La possibilità della somministrazione di questo innovativo trattamento a persone con malattia di Parkinson in fase avanzata rappresenta un ulteriore passo in avanti dell’Unità di Neurologia e dell’Ambulatorio per la Malattia di Parkinson dell’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza.

Inoltre, i neurologi dell’Ospedale di San Pio hanno recentemente promosso e realizzato degli incontri formativi con i colleghi specialisti del territorio, al fine di istituire una rete di collaborazione e di comunicazione sinergica, con l’obiettivo di garantire una adeguata assistenza integrativa, ospedaliera-territoriale, delle persone affette da malattia di Parkinson.

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manfredonia“Un sogno che si avvera lo smantellamento dei nastri trasportatori dal porto Alti Fondali”
Dichiarazione di Paolo Campo, capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale

Lo smantellamento dei nastri trasportatori del porto Alti Fondali di Manfredonia è un sogno che si avvera.
Grazie all’impegno del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, al vice presidente Raffaele Piemontese, all’assessora alle Infrastrutture Debora Ciliento e al presidente dell’Autorità Portuale di Sistema del Mare Adriatico Meridionale Ugo Patroni Griffi sarà cancellato l’ultimo totem di un progetto di sviluppo industriale che ha drammaticamente segnato la nostra comunità e il nostro territorio.
Sono stato tra i primi, oltre vent’anni fa, a porre il problema dello smantellamento di quell’obbrobriosa e pericolosa infrastruttura, mai utilizzata neanche per un giorno dopo la sua costruzione. Un impegno che ho ribadito alla vigilia della rielezione al Consiglio regionale nel 2020 e che oggi trova attuazione dopo il superamento di mille difficoltà tecniche e finanziarie.
Manfredonia e i manfredoniani torneranno, finalmente, a guardare il Gargano dalla città e dalle sue spiagge. Quell’orrendo sfregio al nostro paesaggio sarà presto cancellato.

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