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tortacompleanno
Nata a Casalnuovo Monterotaro il 10 febbraio 1925, si svegliava alle 4 per andare a prendere l’acqua
Negli ultimi 5 mesi la provincia di Foggia ha festeggiato diciannove ultracentenari

CASALNUOVO MONTEROTARO Ha compiuto 100 anni Ida Di Domenico, nata a Casalnuovo Monterotaro il 10 febbraio del 1925. Filomena, Antonietta e Anna, le sue tre figlie, le hanno regalato una grande festa, con pranzo e fuochi d’artificio. C’erano anche i suoi 6 nipoti e due pronipoti. Targa d’onore e un nuovo rosario i regali della Comunità consegnati da Pasquale Codianni, sindaco di Casalnuovo Monterotaro, alla neo-centenaria, alla presenza anche del primo cittadino di Carlantino, Graziano Coscia, e della senatrice Gisella Naturale.
Un secolo fa, Ida è nata dall’unione di Matteo e Antonietta, ultima di 11 figli. All’epoca, chi aveva un pozzo in casa, come la sua famiglia d’origine, era fortunato. Quando diventò grande, lei e il suo futuro marito si notarono reciprocamente attraverso pochi sguardi fugaci. Quel giovane, però, doveva partire per la guerra. Quando gli Alleati riuscirono finalmente a liberare il mondo dall’orrore nazifascista, bisognava aspettare che i soldati sopravvissuti tornassero a casa. Fu in agosto, nel giorno della festa della santa patrona del paese, che Ida scoprì che Vincenzo era tornato. Era proprio lui, assieme ad altri uomini, a portare in spalla la statua della Madonna della Rocca. Poco tempo dopo i due ragazzi si sposarono. Gli anni del dopoguerra furono durissimi. A differenza di quando era bambina, nella sua nuova casa di giovane sposa Ida non aveva il pozzo, quindi per prendere l’acqua doveva alzarsi alle 4 del mattino e fare la coda davanti alla fontana. Suo marito lavorava come bracciante. Lei faceva andare avanti la casa e, con la nascita delle figlie, si occupava di far crescere nel migliore dei modi le piccole Filomena, Antonietta e Anna. Donna fiera, tenace, convinta delle proprie idee, Ida è stata sempre una persona creativa e ricca di interessi. Molte volte, di domenica, nelle occasioni in cui tutta la sua grande famiglia si riunisce, Ida ha sorpreso tutti mettendosi a cantare e a recitare. Oggi il suo passatempo preferito è guardare la televisione: non rinuncia mai a una puntata di “Affari tuoi”. Ida Di Domenico è la diciannovesima persona in provincia di Foggia che, negli ultimi 5 mesi, ha compiuto 100 e più anni (probabilmente un primato relativamente alla Regione Puglia): da ottobre 2024, infatti, nuovi ultracentenari sono stati festeggiati anche a Bovino, Accadia, Castelluccio dei Sauri, Casalvecchio di Puglia, Deliceto (due), Sant’Agata di Puglia, Foggia (due), Torremaggiore, San Nicandro Garganico, Manfredonia (tre) e Orsara di Puglia (ben quattro volte).

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Francesco Quitadamo

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ospedalesan giovanni rotondo 

All’inaugurazione della “panchina viola” presso il Centro per lo Studio e la Cura dell’Epilessia dell’Unità di Neurologia, seguiranno nei giorni successivi un incontro con gli studenti delle scuole superiori e uno spettacolo di raccolta fondi al teatro Verdi di San Severo

La Fondazione IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo aderisce alla “Giornata internazionale dell’Epilessia” adornando di viola le colonne monumentali dell’Ospedale. Viola come il colore del fiore simbolo della malattia, la lavanda. Durante la mattinata, nella sala d’attesa dell’Unità di Neurologia, è stata installata ed inaugurata una “panchina viola”, iniziativa frutto della collaborazione con la Fondazione Epilessia LICE per favorire l’incontro, la conoscenza, la riflessione e promuovere una maggiore comprensione sociale della patologia e delle sfide con cui molto spesso le persone con epilessia e i loro familiari devono confrontarsi.

L’epilessia si caratterizza per la persistente predisposizione a presentare le cosiddette crisi epilettiche. Si tratta di una serie di sintomi e segni legati ad una improvvisa e abnorme “scarica” di un gruppo di neuroni cerebrali che si manifesta con sintomi estremamente vari, tra i quali le classiche assenze e le convulsioni. È una delle malattie neurologiche più diffuse, che interessa circa 1 persona su 100. Sulla base delle stime oltre 500.000 persone ne sono colpite in Italia, di cui 25.000 soltanto in Puglia.

Quando esiste il sospetto che certi sintomi siano collegati all’epilessia è raccomandabile rivolgersi a centri specializzati, in modo da ottenere un corretto inquadramento diagnostico. Per facilitare la diagnosi è necessaria una raccolta completa e dettagliata delle notizie anamnestiche, spesso con l’ausilio di chi ha assistito alle crisi. Successivamente, l’epilettologo, cioè il neurologo che si occupa di epilessia, richiederà una serie di esami utili (EEG, RM encefalo; eventuali esami genetici) per formulare la diagnosi. Segue poi l’impostazione terapeutica con farmaci anticrisi che in alcuni può contemplare anche la terapia chirurgica.

Il Centro per lo Studio e la Cura dell’Epilessia dell’Unità di Neurologia della Fondazione IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo, nato nel 2022, segue oltre 1500 persone con epilessia provenienti da tutte le regioni del Sud Italia. Il centro è formato da tre neurologi che seguono persone con epilessia dall’età tardo infantile-adolescenziale all’età adulta attraverso due ambulatori plurisettimanali, uno per epilessia generale, uno per epilessie rare e complesse, integrati da attività quotidiane in Day-Service, dove prestano servizio due infermieri dedicati e due diversi gruppi di lavoro formati da 3 tecnici di neurofisiopatologia. Completano il quadro assistenziale i ricoveri ospedalieri nell’Unità di Monitoraggio Epilessie (UME) all’interno del reparto di degenza. Recentemente sono entrati a far parte della squadra per le attività di ricerca anche un biologo e un tecnico di neurofisiopatologia.

Il Centro per lo Studio e la Cura dell’Epilessia di Casa Sollievo è riconosciuto dalla Regione Puglia come presidio della Rete Nazionale delle Malattie Rare per le “epilessie rare” e come componente della rete degli Istituti Nazionali Virtuali Epilessia RIN nell’ambito della rete IRCCS delle Neuroscienze e della Neuroriabilitazione.

Parlando di numeri, nell’ultimo anno il Centro ha effettuato quasi duemila visite, 195 monitoraggi video-EEG/poligrafici veglia/sonno h24 e 648 video EEG/poligrafie che hanno permesso una definizione diagnostica del tipo di manifestazione parossistica (ad esempio epilessia, manifestazioni parossistiche psicogene non epilettiche, disturbi del sonno, sincopi e disturbi del movimento) e del tipo di epilessia per individuare un adeguato trattamento farmacologico o chirurgico.

«La discriminazione sociale tuttora esistente spesso spinge i pazienti e le loro famiglie a vivere l’epilessia con disagio e vergogna, e quindi a nasconderla – spiega Giuseppe d’Orsi, epilettologo a capo dell’Unità di Neurologia della Fondazione IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo. Per questo sono fondamentali le campagne di informazione che hanno l’obiettivo di sconfiggere il pregiudizio e lo stigma, ad esempio, sulla possibilità che una persona con epilessia possa guidare o lavorare. Una persona con epilessia può e deve guidare se possiede i “requisiti”. Lo specialista deve certificare, dopo la verifica, l’assenza di crisi da almeno un anno per richiedere o rinnovare la patente di guida. Tuttavia, le discriminazioni più rilevanti nei confronti delle persone con epilessia si verificano proprio nel mondo lavorativo: l’epilessia di per sé non impedisce lo svolgimento di una normale attività lavorativa, eccetto nei casi in cui le crisi epilettiche siano uno dei sintomi di una malattia neurologica più complessa che comporta limitazioni rilevanti».

«Aderendo alla Giornata internazionale dell’Epilessia ‒ conclude lo specialista ‒ puntiamo non solo a far conoscere l’epilessia, purtroppo ancora oggi circondata da falsi miti e credenze, basti pensare all’errore di voler per forza aprire la bocca durante una crisi convulsiva, ma anche e soprattutto a divulgare le sfide attuali che l’assistenza e la ricerca in epilessia necessitano, come lo sviluppo di nuove ed efficaci terapie nell’ambito di una medicina di precisione. Per raggiungere questi obiettivi da alcuni anni stiamo cercando di “mettere in panchina l’epilessia” costruendo in Casa Sollievo un gruppo di lavoro multidisciplinare che, sotto la guida del Centro Epilessia, possa coinvolgere medici e ricercatori anche di branche diverse, genetisti, biologi, farmacologi, con l’obiettivo di formulare diagnosi e terapie precise, soprattutto in forme di epilessie rare e complesse e di epilessie farmacoresistenti».

L’attività di divulgazione in occasione della “Giornata Internazionale dell’Epilessia” proseguirà il 12 febbraio, alle ore 9, presso l’Auditorium della Parrocchia di San Giuseppe Artigiano a San Giovanni Rotondo. In quella occasione, in collaborazione con l’Associazione gli “Amici di San Pio”, gli specialisti di Casa Sollievo parteciperanno all’incontro “In campo per l’epilessia. Una mattinata di informazione e formazione”, alla quale parteciperanno gli studenti delle scuole superiori cittadine. Le iniziative per celebrare la Giornata Internazionale dell’Epilessia si concluderanno il 15 febbraio, presso il Teatro Verdi di San Severo, con lo spettacolo “Totò il principe del Teatro” per raccogliere fondi da destinare al Centro per lo Studio e la Cura dell’Epilessia dell’Unità di Neurologia della Fondazione IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza.

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palazzodicittfoggia

L’Amministrazione Comunale ha sempre nutrito e continuerà a nutrire massimo rispetto per l’avvocatura locale, riconoscendone il valore e l’alta professionalità che ne contraddistingue l’operato ispirato ai principi fondamentali di questa onorevole professione.
Rispetto non contraddetto dalla decisione assunta con la delibera di indirizzo per le verifiche legali, anche afferenti agli aspetti finanziari correlati, in ambito di controllo analogo congiunto di AMIU PUGLIA S.P.A. relativi alle annualità 2013 - 2024 e supporto per l’efficientamento del controllo analogo e patti parasociali.
La decisione di affidarsi ad un legale operante nei fori diversi da quelli pugliesi è stata assunta per garantire ai cittadini, foggiani e baresi, il più elevato grado di terzietà dei controlli stessi e ogni pur minimo appiglio polemico che, questo sì, avrebbe offeso e sminuito l’avvocatura foggiana.
La decisione presa, dunque, tutela i valenti professionisti del Foro di Foggia e ne preserva l’immagine, l’integrità e l’imparzialità.

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treni
Episcopo e Galasso: “Una straordinaria opportunità di sviluppo e crescita per la città”

Presentato questa mattina, presso l’Aula Consiliare di Palazzo di Città, il progetto della Nuova Fermata Foggia AV, finanziato dal Gruppo FS per 47 milioni di euro.
Alla presenza della sindaca Maria Aida Episcopo, dell’assessore all’Urbanistica e Lavori Pubblici Giuseppe Galasso e ai membri delle commissioni consiliari riunite, la Responsabile Progetti Adriatica Elisabetta Cucumazzo ha esposto le fasi dell’intervento, oggetto di gara d’appalto integrato (progetto esecutivo + esecuzione dei lavori) contrattualizzato a dicembre 2024.

Come riferito dalla Responsabile Progetti Adriatica di RFI, “è attualmente in corso di redazione il progetto esecutivo, a cui seguirà la consegna dei lavori con l’avvio concreto del cantiere, di cui si prevede il completamento nel 2027”.
L’importante infrastruttura trasportistica ferroviaria si alloca nel quartiere CEP, a poche centinaia di metri dalle ultime abitazioni esistenti lungo via Giuseppe Parini, nelle vicinanze del Campo Sportivo Comunale “Degli Ulivi”. Il progetto appaltato costituisce la Prima Fase di un intervento ben più articolato che, con la seconda Fase già prevista (al momento non ancora finanziata), trasformerà la “Fermata Foggia AV” in “Stazione Foggia AV”, con realizzazione di ulteriori binari di scambio, implementazione dei servizi di stazione, doppio fronte di accesso e raddoppio del parcheggio di scambio previsto in questa prima fase per 300 posti.

“La Fermata Foggia AV, specie nel futuro assetto complessivo della seconda fase, che dovremmo traguardare quanto prima - dichiarano Episcopo e Galasso - si rivelerà, con il tempo, una straordinaria opportunità di sviluppo e crescita per la città che, dotata di due stazioni ferroviarie come poche grandi città italiane possiedono, potrà metterle in correlazione tra loro e con altre fermate/stazioni di quartieri e borgate, talune predisposte (Borgo Croci Nord), altre esistenti (Cervaro e Incoronata), tutte da attivare o riattivare, realizzando di fatto un sistema di trasporto metropolitano su ferro.”

L’obiettivo, confermato da RFI durante la presentazione del progetto, è quello di” integrare i servizi ferroviari regionali verso le principali destinazioni della provincia di Foggia (Lucera, Sansevero, Manfredonia, Apricena) e della Basilicata (Melfi e Potenza)”, e “sarà intendimento dell’amministrazione comunale - aggiungono Episcopo e Galasso - favorire politiche di implementazione dei collegamenti di questi servizi, sia con il sistema di trasporto metropolitano urbano che i medesimi vettori ferroviari potrebbero effettuare con nuove soste nelle fermate e stazioni cittadine e delle borgate servite dalla rete ferroviaria, sia con il trasporto pubblico locale (TPL) autobus e BRT, secondo le previsioni che saranno oggetto di aggiornamento in corso del vigente PUMS comunale”.

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cia
L’emendamento di Fratelli d’Italia mira a prorogare la piena attivazione del registro telematico
No ai dietrofront sulle misure a tutela del grano italiano contro speculazioni e import selvaggio
Sicolo: “Non assecondate i poteri forti, comprate solo pasta fatta al 100% con grano italiano”

“Se saranno nuovamente rinviati Granaio Italia e la piena attivazione del registro telematico, necessari per un controllo e un monitoraggio finalmente seri e certificati del grano duro italiano e di quello importato, vorrà dire che il Governo vuole consapevolmente prendere in giro i cerealicoltori e i consumatori italiani. Questo è offensivo, inaccettabile, un danno per l’agricoltura italiana, e rende tragicomica la scritta ‘sovranità alimentare’ sulla targa d’ingresso del Masaf”.
È questa la posizione espressa da Gennaro Sicolo, presidente di CIA Puglia e vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori Italiani, in merito all’emendamento al Milleproroghe (firmato dai deputati De Carlo e Lisei di Fratelli d’Italia), con cui il Governo chiede di posticipare l’obbligo di registrazione delle movimentazioni dei cereali al 1° gennaio 2026. Dopo una prima operatività sperimentale scattata la scorsa estate, il ministro Lollobrigida e il Governo avevano preso l’impegno di passare alla piena attuazione del registro telematico dal primo marzo 2025.
“Ai consumatori italiani rilanciamo il nostro appello: comprate solo pasta fatta al 100% con grano italiano: fatelo per la vostra salute e per salvaguardare la sopravvivenza della cerealicoltura italiana, smontando il giochetto dei poteri forti che puntano sulle importazioni di grano di cui spesso è incerta anche la provenienza oltre gli standard di sicurezza alimentare”.
Sull’entrata in funzione di Granaio Italia, strumento fondamentale per porre un freno alle speculazioni e ai valori al ribasso che penalizzano i cerealicoltori italiani a tutto vantaggio delle importazioni, CIA Agricoltori Italiani e la sua declinazione pugliese hanno condotto una battaglia serrata. Ad aprile 2023, l’organizzazione ha avviato una campagna e una petizione nazionale (https://chng.it/zVC8sWyT75) capaci di raccogliere oltre 75mila firme. CIA Puglia, inoltre, ha raccolto l’adesione dell’ANCI Puglia e di ben 45 comuni pugliesi, rappresentativi di oltre 1 milione e 200mila cittadini della Regione Puglia, alla propria piattaforma di proposte per salvaguardare il settore cerealicolo italiano e tutelare i diritti dei consumatori ad avere una piena, totale e trasparente informazione sul grano utilizzato per produrre la pasta italiana. Una mobilitazione suggellata con tre grandi manifestazioni a Foggia, Bari e Roma, durante le quali migliaia di agricoltori e decine di amministratori locali hanno richiesto a gran voce che la cerealicoltura italiana sia messa nelle condizioni di tornare a produrre senza la spada di Damocle delle importazioni selvagge e incontrollate, con meccanismi che certifichino provenienza e salubrità del prodotto, in modo che il grano italiano torni ad avere un valore equo, corrispondente alle sue caratteristiche qualitative e commisurato ai costi di produzione parametrati sugli standard vigenti nel nostro Paese.
“Tutte quelle battaglie”, ricorda Sicolo, “hanno portato prima alla riattivazione della Commissione Sperimentale Unica per il prezzo del grano e poi, a marzo dello scorso anno, alla definizione da parte del Governo dei tempi di avvio per il registro telematico e per l’intero pacchetto di azioni previste con Granaio Italia. Un ulteriore rinvio sarebbe un tradimento degli agricoltori da parte del Governo. Il Registro telematico e le misure di Granaio Italia sono gli strumenti necessari a ristabilire una grande ‘operazione verità’ sulla produzione cerealicola italiana, sul fabbisogno della filiera grano-pasta e, soprattutto, su quantità, qualità e la provenienza delle massicce e crescenti importazioni di frumento dall’estero”. Da giugno 2022, quando il “fino” alla Borsa Merci di Foggia fu quotato a 562 euro alla tonnellata, il valore del grano duro italiano ha subito un vero e proprio tracollo: l’ultima quotazione, quella del 29 gennaio 2025, è di 332-337 euro alla tonnellata. Peccato che nel frattempo i costi di produzione siano saliti a oltre 1300 euro per ettaro.
“Basta assecondare i poteri forti che affossano l’agricoltura: si dia il via a Granaio Italia e si attivino le procedure del registro telematico superando quelle difficoltà tecniche che, a tutti gli effetti, sembrano la foglia di fico dietro la quale nascondere un altro colpo mortale alla nostra cerealicoltura”.

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