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UniversitàAteneo

L’Università di Foggia ha ottenuto un risultato di grande rilievo nell’assegnazione del Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) 2025, il principale strumento con cui lo Stato sostiene le Università italiane. Il Ministero dell'Università e della Ricerca ha assegnato all'Ateneo di Foggia un finanziamento complessivo pari a 61.436.277 milioni di euro, con un incremento di circa 3,5 milioni rispetto al 2024 (57.958.752). Si tratta di una crescita pari al +6%, il massimo incremento possibile previsto per quest’anno. Nell’ambito delle politiche di perequazione, previste dal modello di riparto del Fondo per il 2025, il MUR ha previsto, infatti, una clausola di salvaguardia per la quale, per tale anno, tutti gli Atenei sarebbero potuti crescere, in termini di risorse assegnate, all’interno di un intervallo (positivo) costituito da un minimo del +1% ed un massimo del +6% (per l’anno 2024 l’intervallo era invece tra il -4% e 0 e l'Università di Foggia, a differenza di una molteplicità di Atenei, non aveva subito alcuna riduzione).
Il dato assume un valore ancora più significativo se si considera che solo otto Università in tutta Italia hanno potuto beneficiare di questo aumento massimo: insieme a Foggia ci sono il Politecnico di Bari, l’Università “Parthenope” di Napoli, l’Università di Pavia, il Salento, il Politecnico di Torino, l’Università di Verona e lo IUSS di Pavia.

Per l’Università di Foggia l’assegnazione 2025 non rappresenta soltanto un aumento in termini assoluti, ma anche un miglioramento del proprio peso all’interno del sistema universitario nazionale. La quota che spetta all' Ateneo cresce, infatti, sia nella componente “base” del finanziamento, passando dallo 0,74% allo 0,77%, sia nella quota “premiale”, legata a indicatori di qualità e performance, che sale dallo 0,71% allo 0,73%.
Questi fondi, non vincolati a specifiche destinazioni, sono fondamentali per garantire la sostenibilità economica e il funzionamento dell’Ateneo, dalla copertura degli stipendi del personale alle spese di gestione. A ciò si aggiunge il buon andamento delle immatricolazioni e della contribuzione studentesca, testimoniato dall’ultimo bilancio approvato, che rafforzano ulteriormente la stabilità dei conti e aprono prospettive favorevoli per gli anni a venire.

“L’assegnazione del Fondo di Finanziamento Ordinario 2025 conferma la solidità del percorso di crescita dell’Università di Foggia, che lo scorso 5 agosto ha celebrato il 26° anno dalla sua istituzione. Aver conseguito il massimo incremento consentito a livello nazionale rappresenta un risultato che premia la serietà della nostra programmazione e la qualità delle attività svolte, di cui sono profondamente orgoglioso. Non si tratta di un evento isolato ma della prosecuzione di un cammino della nostra Comunità accademica che ha già prodotto evidenti progressi in termini di riconoscimento, attrattività e posizionamento nel panorama universitario italiano. Questo risultato ci permette di consolidare ulteriormente la nostra missione istituzionale, a beneficio degli studenti, della ricerca e del territorio che rappresentiamo.” Ha dichiarato il Rettore, prof. Lorenzo Lo Muzio.

“L’incremento del finanziamento ordinario, anche per il 2025, è il frutto dello straordinario impegno di tutta la Comunità accademica, docenti e personale dirigente, tecnico, amministrativo e bibliotecario, che con dedizione hanno contribuito al raggiungimento di questo importante risultato. Grazie al loro lavoro abbiamo potuto migliorare gli indicatori che determinano l’allocazione del FFO, migliorando la qualità della didattica, della ricerca e dei servizi agli studenti. Questo risultato deve indurci a proseguire con sempre maggiore determinazione nel percorso di sviluppo e innovazione delle attività e dei servizi resi alla comunità universitaria e al territorio." Ha aggiunto il Direttore Generale, dott. Sandro Spataro.

Il risultato ottenuto con l’FFO 2025 conferma dunque l’Università di Foggia come una delle realtà più dinamiche del panorama accademico italiano, capace di crescere con continuità e di rafforzare la propria presenza tra le istituzioni universitarie del Paese.

Ufficio Stampa, Comunicazione istituzionale ed Eventi di Ateneo
Università di Foggia

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lago di lesina
Abbiamo appreso dagli organi di stampa e dagli avvisi ufficiali della Regione Puglia che il Dipartimento Bilancio e Infrastrutture – Sezione Opere Pubbliche e Infrastrutture, con due distinti avvisi pubblicati il 12 agosto 2025, ha comunicato il deposito di due istanze di concessione demaniale lacuale per l’installazione di impianti fotovoltaici galleggianti (“floating”) nella laguna di Lesina, da parte di soggetti privati.
Si tratta di un impianto da 200 MW e un impianto da 220 MW.
Complessivamente, parliamo di 311 ettari di specchio acqueo che potrebbero essere coperti da 18 isole fotovoltaiche galleggianti, collegate alla rete elettrica tramite diversi punti di consegna. Le concessioni richieste hanno una durata di 25 e 30 anni.
Ad oggi, né il Sindaco né l’Amministrazione Comunale hanno rilasciato alcuna dichiarazione pubblica in merito. I cittadini non sono a conoscenza di eventuali benefici per la comunità, degli impatti previsti su pesca, turismo, paesaggio ed ecosistema, né delle azioni intraprese dall’Amministrazione per verificare tali aspetti e per comprendere la volontà della cittadinanza.
Il gruppo consiliare “Lesina Futura” ha già avviato un formale accesso agli atti presso la Regione Puglia per ottenere tutta la documentazione relativa a entrambi i progetti.
Chiediamo al Sindaco di uscire dal silenzio e informare i cittadini.
Noi continueremo a vigilare, nell’esclusivo interesse del bene comune e ad informare costantemente la popolazione.

Matarante Alessandra

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polizia di statoSicurezza in città, intervento dell’assessore alla Sicurezza e Legalità Giulio De Santis
“Rigettiamo le provocazioni di chi continua a fare passerelle sulla pelle dei cittadini”

“In merito alle recenti dichiarazioni della Lega sulla sicurezza in città, è doveroso ristabilire la verità dei fatti”. Lo afferma l’assessore alla Sicurezza e Legalità del Comune di Foggia Giulio De Santis.
“L’Amministrazione comunale – spiega -, in meno di due anni di governo, ha messo in campo azioni concrete e risorse senza precedenti per rafforzare la sicurezza urbana. Abbiamo assunto 25 nuove unità di Polizia Locale (incremento del 20% rispetto alle forze presenti prima del nostro insediamento), aperto un presidio di polizia locale all’area intermodale della stazione, garantito vigilanza mirata nelle aree più sensibili – tra cui un presidio fisso di 12 ore in zona stazione – e programmato un sistema di videosorveglianza da 2 milioni di euro. Abbiamo inoltre stanziato, a luglio, ulteriori 1,3 milioni di euro per nuove caserme dei Carabinieri, di cui 500mila destinati a una nuova stazione nel cuore della città, a pochi metri dalla villa comunale, proprio dove si è verificato l’episodio richiamato dalla Lega.
Questa amministrazione – continua De Santis - sta facendo la sua parte con impegno, passo dopo passo e giorno dopo giorno. Ma è bene ricordare che la sicurezza è compito primario dello Stato, non dei Comuni. E chi governa oggi il Paese è la Lega, insieme ai suoi alleati. Invece di proporre ronde mascherate da “volontariato civico”, iniziative propagandistiche che rischiano di alimentare tensioni senza risolvere nulla, i rappresentanti locali della Lega si assumano le proprie responsabilità e pretendano dal Governo l’arrivo a Foggia delle oltre 200 unità di forze dell’ordine mancanti rispetto alle piante organiche.
Noi stiamo lavorando con serietà, fatti e risorse, e attendiamo dal Governo centrale le risposte necessarie, a partire dall’autorizzazione per la quarta stazione dei Carabinieri e rigettiamo con forza le provocazioni di chi continua a fare passerelle sulla pelle dei cittadini.
Come dimenticare l’ex ministro dell’Interno Salvini che, a suo tempo, annunciava l’abbattimento del Ghetto di Borgo Mezzanone, che invece – dopo tre anni di governo Meloni – resta ancora il più grande d’Europa. Un ghetto senza servizi, dove migliaia di persone vivono in condizioni indegne per un Paese civile, in un contesto di illegalità diffusa che alimenta caporalato, sfruttamento dei lavoratori e fenomeni di intolleranza. Un ghetto a soli 12 km dalla stazione di Foggia, dove quotidianamente i suoi abitanti si recano per soddisfare i bisogni primari. I Comuni di Foggia e Manfredonia attendono ancora risposte dal Governo per portare dignità, sicurezza e legalità in quei luoghi, mentre si stanziano 850 milioni di euro per i centri in Albania. La Lega, forza di governo, si impegni piuttosto a far rientrare a Foggia le centinaia di forze dell’ordine mandate in hotel di lusso in Albania, per presidiare centri di rimpatrio fantasma.
La sicurezza – conclude Giulio De Santis - non si garantisce con slogan, ma con investimenti, presenza dello Stato e responsabilità istituzionale. A Foggia i cittadini hanno bisogno di azioni concrete, non di propaganda”.

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treniIL COMUNE DI SAN SEVERO CHIEDE L’ISTITUZIONE DELLA FERMATA DEI TRENI FRECCE TRENITALIA NELLO SCALO FERROVIARIO SANSEVERESE.

Nei giorni scorsi il Comune di San Severo, con una lettera firmata dal Sindaco Lidya Colangelo e dall’Assessore con delega alle Politiche Sociali Raffaele Bentivoglio, ha inoltrato una richiesta ufficiale a TRENITALIA per l’istituzione, nello scalo ferroviario di San Severo, della fermata dei treni FRECCE TRENITALIA.
La richiesta è stata indirizzata - per opportuna conoscenza - anche al Ministro delle Infrastrutture On. Matteo Salvini, al Governatore della Regione Puglia Michele Emiliano, al Presidente della Provincia di Foggia Giuseppe Nobiletti.
Il Comune di San Severo, con i suoi quasi 50.000 abitanti, è uno dei principali centri dell’Alto Tavoliere, in termini di numero di abitanti, di posizione geografica e di servizi. È situato ai piedi del Gargano e convoglia, da sempre, i cittadini del promontorio garganico, stante la sua grande importanza come centro di antiche tradizioni commerciali e agricole.
È dotato di casello autostradale e di un importante scalo Ferroviario che consente i collegamenti con Foggia, Termoli, Pescara, e altre località della Puglia e dell’Abruzzo.
La stazione, servita da Trenitalia, conta sei binari e vede il transito di treni regionali, regionali veloci e Intercity, senza, purtroppo, che sia prevista la fermata dei treni Freccia, pregiudicando, non poco, la interconnessione di passeggeri, soprattutto anziani, disabili ed in generale tutte le categorie fragili.
Quest’ultimi sono costretti, quotidianamente e loro malgrado, a raggiungere le città di Foggia e Termoli, prime, in termini di distanza, a godere dello scalo ferroviario dei treni Frecce, con notevolissimi disagi dovuti al tempo necessario di percorrenza tra tali centri e il Comune di San Severo che rispettivamente è di circa 45 – 60 minuti in auto. A ciò si aggiunga il tempo di coincidenza dei treni.
Va da sé che è premura della civica Amministrazione proteggere le fasce deboli, depotenziando la esposizione a danni o difficoltà, e favorire le buone pratiche, anche in termini di mobilità sostenibile, per consentire ai cittadini dell’intero Alto Tavoliere il raggiungimento della migliore qualità della vita a livello personale, organizzativo e ambientale.
Nel rappresentare quanto sopra, si chiede di dotare il Comune di San Severo dello scalo Ferroviario dei treni Frecce, attraverso la fermata degli stessi nell’arco della giornata, facilitando e incentivando l’uso dei mezzi su rotaie.
Si resta a disposizione per rappresentare anche personalmente la situazione esistente.
In attesa di un positivo riscontro, si porgono distinti saluti.

Il Responsabile dell’Ufficio Stampa
Michele Princigallo

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prefetturaRIUNIONE IN PREFETTURA, GARANTITI PIÙ CONTROLLI PER I FURTI E L’ABBANDONO DEI RIFIUTI

Sforza: “La sicurezza della nostra comunità e la tutela della legalità sono priorità assolute”

L’assessore all’Ambiente del Comune di Cerignola Vincenzo Sforza ha partecipato questa mattina alla riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, quest’ultimo presieduto dal Prefetto di Foggia, per discutere di due fenomeni che stanno creando allarme sociale nel territorio: i furti d’auto, in particolare quelli documentati da video diventati virali, e l’abbandono indiscriminato dei rifiuti.

“Ho voluto portare all’attenzione delle massime autorità la preoccupazione, l’indignazione e il senso di abbandono dei cittadini. La sicurezza della nostra comunità e la tutela della legalità sono priorità assolute. Ho chiesto una maggiore attenzione e una più forte presenza dello Stato sul nostro territorio per contrastare questi fenomeni criminali”, ha dichiarato l’assessore Sforza.

L’assessore ha espresso soddisfazione per l’esito della riunione, ritenuta “molto positiva e proficua”. L’incontro ha infatti confermato il pieno impegno della ‘Squadra Stato’, composta da Prefettura, forze di polizia e altre istituzioni, a intensificare i controlli e le attività di prevenzione e repressione.

“È emerso un impegno concreto per aumentare i controlli ad alto impatto, che sono già una realtà grazie al lavoro quotidiano e instancabile delle forze di polizia. Questa sinergia è fondamentale per restituire serenità ai cittadini e ribadire che lo Stato è presente e agisce con fermezza”, ha sottolineato l’assessore.

Durante la riunione si è discusso anche del problema dell’abbandono dei rifiuti, alla luce delle recenti normative. L’assessore ha sollecitato un’attenzione particolare su questo fronte chiedendo un maggiore supporto da parte delle forze di polizia e, in modo specifico, dei Carabinieri Forestali che svolgono un ruolo cruciale nella tutela del patrimonio ambientale.

“Non possiamo tollerare che il nostro territorio venga deturpato da chi, con totale mancanza di senso civico, abbandona i rifiuti. È un reato che danneggia l’ambiente e la salute pubblica. Abbiamo ottenuto rassicurazioni e un impegno congiunto di tutte le forze in campo per intensificare la sorveglianza e sanzionare severamente i responsabili. La legalità e il decoro urbano sono un bene comune che va difeso con ogni mezzo”, ha concluso l’assessore Sforza.

L’amministrazione comunale, dunque, proseguirà a lavorare per garantire la sicurezza e la pulizia del territorio, a stretto contatto con tutte le istituzioni coinvolte, confidando anche nella collaborazione attiva dei cittadini.

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