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cia
De Noia (Bari-Bat) e Miano (Capitanata): “Rese basse, ma proteine e peso specifico con valori altissimi”
Contenuto proteico superiore al 13%, peso specifico di 82-23 kg/hl, “la qualità è su livelli di eccellenza”
Nel capoluogo di regione e nella Daunia da due settimane le Commissioni non quotano il grano
“Le nuove quotazioni riconoscano il giusto valore alla qualità e tengano conto dei costi di produzione”
“Necessario un patto etico-sociale tra agricoltori e trasformatori per dare dignità al lavoro degli agricoltori”

“Con la campagna di raccolta in pieno svolgimento, occorre che le Borse Merci di Bari e di Foggia tornino a quotare regolarmente il nostro grano duro. La siccità ha ridotto i quantitativi dal 40 a oltre il 50%, ma dal punto di vista qualitativo il frumento duro che i cerealicoltori stanno raccogliendo è eccellente, con valori superiori al 13% di contenuto proteico e un peso specifico di 82-83 kg/hl. Occorre, quindi, che dopo due settimane di “non-quotato”, le Commissioni tornino a stabilire e a pubblicare le quotazioni e che queste ultime siano commisurate da un lato all’ottima qualità dei raccolti e dall’altro alla necessità di riconoscere un valore remunerativo per i produttori, che tenga conto dei costi di produzione sostenuti”. Sono i presidenti provinciali di CIA Levante (Bari-Bat) e di CIA Capitanata, rispettivamente Giuseppe De Noia e Angelo Miano, a evidenziare il legittimo e sacrosanto diritto degli agricoltori a veder quotato il grano prodotto dopo mesi di problemi, calamità, sacrifici e lavoro. “Agli agricoltori consigliamo di conferire il proprio grano nei centri di stoccaggio delle cooperative che aggregano l’offerta, in modo da ottenere il massimo risultato possibile. C’è la necessità di un patto etico-sociale tra agricoltori e trasformatori per dare dignità al lavoro degli agricoltori”.
L’ultima quotazione del grano duro alla Borsa Merci di Bari risale allo scorso 28 maggio, quando al “fino” era accordata una valutazione di 349-354 euro alla tonnellata e il “buono mercantile” si attestava sui 333-338 euro. Alla Borsa Merci di Foggia, invece, l’ultima volta che il grano duro è stato quotato risale allo scorso 29 maggio, con 350-355 euro per il “fino” e 320-325 per il “buono mercantile”. “Si tratta di quotazioni troppo basse, decisamente al di sotto dei costi di produzione, e comunque riferiti da valori del contenuto proteico e del peso specifico decisamente inferiori a quelli riscontrati in questi giorni sul campo”, specificano De Noia e Miano in una nota.
“Non vorremmo che qualcuno prestasse il fianco a manovre opache e valutazioni palesemente discordanti rispetto a una realtà dei fatti del tutto evidente per quanto riguarda sia l’alta qualità dei raccolti sia i costi di produzione sostenuti dai nostri cerealicoltori. Tornare a quotare il nostro grano duro è un dovere a cui le Commissioni di Bari e di Foggia non devono sottrarsi. Siano fatte delle valutazioni giuste, eque, che preservino il principale anello della filiera da ulteriori e immotivate penalizzazioni. Occorre una quotazione che vada dai 450 euro a tonnellata in su. Auspichiamo che il livello dell’attenzione di tutti sia massimo, come il nostro, e che agli agricoltori non siano riservate spiacevoli e ingiuste sorprese”.
CONTROLLI SUL GRANO IMPORTATO. Sulla questione interviene anche Gennaro Sicolo, presidente di CIA Agricoltori Italiani di Puglia e vicepresidente nazionale dell’organizzazione. “Dobbiamo ribadirlo con forza: se vogliamo che in Italia si continui a seminare grano, così da tutelare una delle filiere più importanti del made in Italy, allora occorre tutelare il frumento duro italiano attraverso l’attivazione di tutte le misure previste dal pacchetto di Granaio Italia, con il registro telematico e controlli più sistematici sul grano importato. Occorre tutelare il grano italiano e pugliese e contrastare il crescente incremento delle importazioni da Turchia, Russia e Ucraina. Altrimenti è in serio pericolo la sopravvivenza della nostra cerealicoltura. Ad oggi siamo praticamente inermi e disarmati, mentre il nostro Paese è meta di importazioni selvagge. Servono maggiore trasparenza sui mercati e il riconoscimento dei costi ai cerealicoltori italiani. Granaio Italia è fondamentale”.

Ufficio Stampa Cia Puglia
Francesco Quitadamo

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logo parco incoronata

Lunedì 17 giugno, alle ore 10.00, presso l’Aula Consiliare di Palazzo di Città sarà presentata la Convenzione/Accordo Quadro tra Università di Foggia - Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimenti, Risorse Naturali e Ingegneria (DAFNE) ed il Parco Naturale Regionale Bosco Incoronata, realizzata per il tramite del Comune di Foggia, per la collaborazione in attività di ricerca e sperimentazione in campo agroambientale.
Alla presentazione parteciperanno la sindaca di Foggia Maria Aida Episcopo, la vicesindaca con delega all’Ambiente Lucia Aprile, il direttore del DAFNE Agostino Sevi, i professori della Facoltà di Agraria Massimo Monteleone e Maurizio Gioiosa, il consigliere comunale con delega al Parco dell’Incoronata Francesco Strippoli e il referente Puglia di Wikimedia Foundation Ferdinando Traversa

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asili3 MILIONI DI EURO PER NUOVI ASILI NIDO GRAZIE AI FONDI PNRR
Il Comune di Cerignola si aggiudica il finanziamento per la costruzione di tre nuove strutture, ampliando l'offerta educativa per la prima infanzia
Il Comune di Cerignola è stato selezionato dal Ministero dell'Istruzione e del Merito per ricevere un finanziamento di 3 milioni euro, nell'ambito del PNRR, destinati alla costruzione di tre nuovi asili nido, che amplieranno l'offerta educativa per la prima infanzia nella città.
Le nuove strutture sorgeranno in zone periferiche della città: via Fra Daniele, nel quartiere Fornaci, via Urbe nel quartiere Torricelli e via Corso Vecchio, nel quartiere Santa Barbara, garantendo una maggiore accessibilità e copertura del servizio su tutto il territorio comunale. Le strutture saranno progettate secondo i più moderni standard di sicurezza e qualità, offrendo spazi ampi e luminosi, aree gioco all'aperto e arredi a misura di bambino.
L'investimento rientra nell'ambito dei fondi del PNRR, finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU, Piano per asili nido e scuole dell'infanzia parte integrante della Missione 4 del PNRR, dedicata all'Istruzione e alla Ricerca. Il progetto prevede la creazione di 126 nuovi posti negli asili nido, rispondendo alla crescente domanda di servizi educativi per i bambini di età compresa tra 0 e 2 anni.
“Si tratta di tre nuove strutture all’avanguardia, progettate per accogliere 42 bambini ognuna, rispondendo così ai bisogni dei quartieri più densamente popolati della nostra città. Il nostro obiettivo è quello di partire quanto prima con la costruzione delle strutture: seguiremo con attenzione l’intero iter di realizzazione”, il commento di Michele Lasalvia, assessore ai Lavori Pubblici.
"Questo finanziamento è un'opportunità unica per migliorare l'offerta educativa nella nostra città", ha esordito l’assessora al Welfare, Maria Dibisceglia. "Investire nella prima infanzia significa investire nel futuro della nostra comunità, creando le basi per una società più equa e inclusiva. I nuovi asili nido saranno luoghi in cui i bambini potranno sviluppare le proprie potenzialità, socializzare e prepararsi al meglio per il percorso scolastico."
“Questo nuovo investimento dimostra la capacità della nostra cabina di regia PNRR di attrarre finanziamenti con progetti di qualità, programmando interventi che mirano a ridisegnare completamente il tessuto urbano della nostra città, soprattutto delle periferie: il nostro obiettivo è ridurre la mancanza di servizi essenziali per moltissime famiglie, oggi composte da genitori che lavorano e che cercano luoghi in cui il loro bambino possa crescere tranquillamente, con una formazione di qualità e con costi sostenibili”, conclude il sindaco Francesco Bonito.

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logoPDPD CERIGNOLA: SODDISFAZIONE PER L’ISTITUZIONE DEL SALARIO MINIMO COMUNALE E L’APPROVAZIONE DI DUE IMPORTANTI REGOLAMENTI

Rammarico per quanto accaduto durante le fasi finali del consiglio. Dalessandro: “Solidarietà all’assessore Dagnelli e un invito ad una discussione produttiva e sui temi”

Il PD di Cerignola esprime soddisfazione per l’approvazione della mozione che impegna il Comune di Cerignola ad applicare il cosiddetto “salario minimo comunale”, a firma dei consiglieri Francesco Sorbo del gruppo consiliare del Partito Democratico e Tommaso Sgarro della lista “Noi”.

L'atto stabilisce che nessuno dovrà guadagnare meno di 9 euro l'ora negli appalti in cui il Comune è stazione appaltante.

“E’ un passo che definirei storico non soltanto per la nostra città ma per l’intero territorio di Capitanata: in qualche modo anticipiamo una battaglia di civiltà che prima o poi il Paese dovrà affrontare senza inutili strumentalizzazioni ideologiche, che frenano un diritto riconosciuto nella nostra Costituzione: quello di un lavoro dignitoso. La mozione congiunta con il consigliere Sgarro dimostra la trasversalità del tema e l’impegno ad una collaborazione proficua per raggiungere risultati importanti per la nostra comunità.” Il commento del consigliere Sorbo.

Durante il Consiglio sono stati approvati, inoltre, due importanti regolamenti: l’istituzione di una consulta comunale per le parità e le pari opportunità e la disciplina per l’erogazione di contributi economici assistenziali, provvedimento fortemente voluto dal vicesindaco dem Maria Dibisceglia.

“Siamo soddisfatti dei risultati del consiglio: siamo tra le prime città in Italia a scegliere di rimarcare che il lavoro dev’essere giusto e dignitoso, così come è importante che tutti possano accedere a contributi assistenziali, senza disuguaglianze.” Esordisce il segretario del PD ofantino Dalessandro.

“Siamo contenti dell’istituzione del regolamento che permette di far nascere la consulta per le pari opportunità: un occhio vigile, una sentinella per combattere le discriminazioni nel nostro territorio, ne abbiamo bisogno. Resta certamente l’amaro in bocca per i modi e i toni con cui si è arrivati all’approvazione, che meritano certamente le scuse di tutti per una città che non merita di vedere scene che fino a qualche giorno fa abbiamo stigmatizzato alla Camera dei Deputati. La nostra solidarietà all’assessore Dagnelli ed un invito accorato ad un dialogo, uno scontro sempre dialettico ma sui temi: utilizzare le pari opportunità per attaccare una giunta legittima è provocatorio e svuota il tema del suo significato.” Conclude Dalessandro.

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carlantinoIl paese della diga è tra i sedici Comuni beneficiari, ci sono anche Pietra, Roseto e Motta Montecorvino

CARLANTINO Il comune di Carlantino è rientrato fra i beneficiari dei fondi per la “La Lotta Attiva antincendio anno 2024”.
I fondi sono stanziati dalla Regione Puglia per rendere più efficace l’azione di contrasto agli incendi boschivi in zone di interfaccia urbano-rurale e per favorire le sinergie fra le diverse componenti del sistema antincendio boschivo e di protezione civile.
Ogni comune beneficerà di 5mila euro per un finanziamento complessivo di 80mila euro.
“Non sono tantissimi soldi, ma per un piccolo comune come il nostro sono di fondamentale importanza – ha dichiarato il sindaco di Carlantino, Graziano Coscia – per questo motivo voglio ringraziare la Regione Puglia che è spesso attenta alle esigenze delle piccole realtà locali”.
La Regione Puglia ha chiesto ai comuni beneficiari dei fondi che gli interventi siano svolti entro il 30 settembre 2024, così come riportato nel progetto presentato nel 2023. Le spese sostenute, invece, devono essere rendicontate entro il prossimo 31 ottobre.
I comuni pugliesi beneficiari del finanziamento sono soltanto sedici, di cui uno è situato in provincia di Taranto, sei in provincia di Lecce, uno nel barese, un altro in provincia di Brindisi e ben sette sono situati in provincia di Foggia. Di questi sette comuni, oltre a Carlantino, ci sono altri tre comuni dei Monti Dauni: Pietramontecorvino, Roseto Valfortore e Motta Montecorvino. Chiudono l’elenco dei comuni foggiani beneficiari dei fondi Manfredonia, San Paolo di Civitate e Lucera.
Nei giorni scorsi a Carlantino si sono tenute le elezioni per il rinnovo del sindaco e del consiglio comunale. Il sindaco Graziano Coscia è stato rieletto per il suo secondo mandato consecutivo con una percentuale pari a 57,96.
“La campagna elettorale è finita, quindi è il momento di tornare subito al lavoro per completare e migliorare quanto fatto negli ultimi cinque anni – ha dichiarato il primo cittadino Coscia subito dopo l’avvenuta elezione - ci doteremo di una squadra amministrativa che unirà esperienza e volontà di innovazione. Crediamo sia importante il ruolo di tutti, sia dei consiglieri di maggioranza sia degli eletti nelle file dell’opposizione, ciascuno con il compito che gli è stato affidato dagli elettori”.

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