Condividi con

FacebookMySpaceTwitterGoogle BookmarksLinkedinPinterest

Chi c'è online

Abbiamo 1450 visitatori e nessun utente online

Primo piano

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)

universIl Rettore Lo Muzio: prestigioso riconoscimento che conferma l'eccellenza della nostra Università.

L’Università di Foggia si classifica nella QS World University Ranking: Europe 225. Nello specifico, sono state analizzate 651 Università Europee, di cui solo 51 localizzate in Italia (delle circa 100).

L’Ateneo, di medie dimensioni, si distingue in due aree: Ricerca e Internazionalizzazione. Particolare attenzione è mostrata nei confronti degli studenti in entrata ed uscita, evidenziando la notevole capacità dell’Ateneo foggiano di Internazionalizzazione. Infatti, gli studenti in entrata ed in uscita ottengono uno score molto elevato. Anche l’attività di ricerca dei dipartimenti è elevata, come evidenziato dal valore dell’indice di produzione di articoli scientifici e dalle citazioni per ogni paper.

Rispetto agli altri Atenei Italiani, l’Università di Foggia si classifica in Top 10 per almeno 4 indicatori, legati all’Internazionalizzazione ed al numero di studenti per Dipartimento. Ulteriore confronto è con i dati a livello regionale. Valori estremamente positivi sono raggiunti dall’Ateneo foggiano negli indicatori di citazioni per paper, nel numero di paper per Dipartimento e nel numero di studenti di scambio in entrata ed uscita, superando (in alcuni casi) di gran lunga la media regionale.

Inoltre, dal punto di vista della ricerca, nel periodo di pubblicazione 2018-2022 quasi il 67% delle pubblicazioni (indicizzate in Scopus) appartengono all’area Medica e di Scienze della Vita (3570 su 5346 pubblicazioni analizzate), seguite dal 12% circa di pubblicazioni legate all’Ingegneria/Tecnologia ed alle Scienze Sociali/Economiche.

"Questo prestigioso riconoscimento rappresenta una conferma tangibile dell'impegno profuso dall'Università di Foggia per offrire una formazione di alta qualità e per promuovere la ricerca di eccellenza", dichiara il Prof. Lorenzo Lo Muzio, Rettore dell'Università di Foggia. "I risultati ottenuti ci motivano a proseguire con ancora maggiore determinazione sulla strada intrapresa, consolidando il ruolo dell'Ateneo come punto di riferimento nel panorama universitario nazionale e internazionale."

Ufficio Stampa, Comunicazione istituzionale ed Eventi di Ateneo
Università di Foggia

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)
0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)

cgil

"Nulla purtroppo è stato fatto e i cittadini boccheggiano dal caldo esattamente un’anno fa". È la denuncia che avanzano CGIL-SPI-CGIL dei comuni dei 5 reali siti. "Lo scorso anno denunciammo una situazione pericolosa e paradossale che stava vedendo l’area oggetto di Blackout elettrici continui con grossi disagi per le persone, in primis quelle più fragili. Individuammo nei che i tagli al personale e nella rete elettrica inadeguata e vetusta le cause principali dei problemi".

Ebbene, a distanza di un’anno e con le temperature torride che superano i 40 gradi "il problema si sta ripresentando: a questo punto ci chiediamo, visto che in un’anno nulla o poco è stato fatto, quando sarà affrontata la questione con serietà e con voglia di risolverla? Ci si rende conto che ci sono persone anziane e soggetti vulnerabili che con queste temperature e senza corrente potrebbero avere malori anche gravi?"

Alla Cgil viene segnalato che sull’area dei 5 reali siti "i Blackout sono all’ordine del giorno in particolare, ma non solo, nel Comune di Stornara. Si chiede al gestore della rete elettrica di adeguare le linee, di predisporre turni meno gravosi per il personale dipendente, potenziandolo, al fine di garantire interventi più celeri e risolutivi. Vogliamo rivolgere nuovamente un’invito ai Sindaci, sperando nella loro sensibilità, a predisporre piano di intervento e salvaguardia con locali pubblici climatizzati e dotati eventualmente di generatori di corrente, per accogliere le persone fragili nelle ore più calde".

Palma-D’Andrea-Calamita

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)
0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)

logoPDCampo: “Tutti hanno diritto ad esprimere liberamente il proprio orientamento sessuale e ad essere tutelati contro le discriminazioni”
Dichiarazione di Paolo Campo, capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale

Il Consiglio regionale approva la proposta di legge, sostenuta con forza dal Partito Democratico, che previene e contrasta le discriminazioni motivate dall’orientamento sessuale.
L’assunto affermato dal complesso normativo è che tutti hanno diritto ad esprimere liberamente il proprio orientamento sessuale, quindi, le istituzioni pugliesi hanno il dovere di prevenire e contrastare discriminazioni e violenze collegate all’identità di genere o alle variazioni nelle caratteristiche di sesso.
Ciò significa che nei luoghi di lavoro bisognerà adottare ogni misura utile a garantire la parità di trattamento in tema di accesso alle selezioni e alle assunzioni. Nelle scuole e nelle università si organizzino corsi di formazione e aggiornamento destinati agli insegnanti e al personale non docente capaci di contrastare le disparità e valorizzare le differenze, partendo dal linguaggio utilizzato in classe.
La legge prevede anche l’intervento attivo delle strutture sociosanitarie regionali nell’attività di soccorso, protezione, sostegno e accoglienza alle vittime di discriminazione o di violenza originate dall’orientamento sessuale.
La Regione, inoltre, agirà con il supporto del terzo settore e dell’associazionismo per l’organizzazione di eventi di sensibilizzazione sociale e culturali orientate alla non discriminazione e all’inclusione.
Grazie all’approvazione di questa legge, la Regione Puglia compie un enorme passo in avanti verso l’affermazione e la tutela dei diritti civili e sociali. Un risultato ottenuto grazie all’impegno profuso dal Partito Democratico e dal centrosinistra nell’ascolto della comunità pugliese e contro l’ostruzionismo ideologico delle destre che oggi hanno presentato in Aula 300 emendamenti con il solo intento di affossare la norma.

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)
0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)

treniTRENO TURISTICO ROMA-PUGLIA:PASSO IN AVANTI MA NON BASTA
WheAreInPuglia. IdM: guardiamo alla luna e non solo al dito. Per raggiungerla al più presto, insieme, tutta la Puglia!
“Guardate alla luna e non solo al dito”. Frase d’inizio del percorso formativo, diretto dal prof. Ilvo Diamanti, da “Esperto delle politiche territoriali” presso l’Università di Urbino. Di gettito aggiunsi “E impegniamoci a raggiungerla!”. L’Espresso Salento che saltava la Capitanata e la BAT, dopo la nostra segnalazione e una serie di azioni poste in essere dal Comune e da alcuni altri rappresentanti politici, si fermerà anche a Foggia. Non sempre, s’apprende, per problemi tecnici legati ad interventi di RFI nella stessa stazione. Ok, per il momento. A noi, però, ciò non basta. Ci interessano pari opportunità, non i contentini o i ringraziamenti.
Per molti è positivo ma ci si ferma al “dito”. E’ solo un primo passo. E’ “la luna” da raggiungere, l’obiettivo per IdM, come indicato nelle linee di mandato del Comune di Foggia e declinato anche in questa situazione. E’ la reale inclusione di Foggia e dell’intera Puglia nord: Daunia (Gargano, Tavoliere, Monti Dauni) e BAT (Costa e Murgia) nel cd. “WheAreInPuglia”, sia per gli aspetti di promozione e marketing nazionale che internazionale. Per far sì che ciò avvenga nelle due province a nord, è indispensabile che in entrambe le rappresentanze (politiche e non), sinergicamente, con le parti sociali e imprenditoriali “guardino” e “richiedano” di raggiungerla “la luna“ con maggiore accessibilità e più coordinata promozione e marketing.
L’obiettivo prioritario per tutte le province pugliesi deve essere ciò che Luigi Cantamessa, A.D. di FS TTI e DG di Fondazone FS ha sottolineato giorni fa: “Il nuovo e crescente fenomeno del turismo ferroviario non è altro che la ricaduta di quel fenomeno enorme che l’Italia deve governare: il turismo. È necessario riconnettere tutto il Paese, soprattutto le aree interne, con quella rete ferroviaria tradizionale che arriva in ogni valle e che deve essere connessa con i grandi centri…”. Obiettivo condivisibile fornendo pari opportunità con adeguate relazioni di treni turistici che permettano di coinvolgere tutta la Puglia.
Ergo Espresso Puglia per percorrere in Italia ciò che sta producendo ottimi riscontri all’estero consolidando l’internazionalizzazione della Puglia. Ecco perché per noi di IdM anche l’incoming turistico straniero, con la strategia WheAreInPuglia ,va promosso in e per tutta la Puglia. Maggiore accessibilità, dovunque, con i treni turistici e AV/TPL, con il trasporto aereo come in Campania. L’aeroporto di Salerno, a 77 km da Napoli, parte anche con voli internazionali. Quello di Foggia è a 120 km da Bari, 225 da Brindisi, 180 da Napoli e Pescara. Noi pensiamo che con i voli aerei per l’estero possa far aumentare i 5 mln di presenze turistiche.
Pertanto la strategia regionale del “Piano Media Estero e Italia”, dopo questa vicenda e leggendo anche le dichiarazioni di chi prima della nostra segnalazione non si era posto l’esclusione di FG e BAT, deve essere ancor meglio sostenuta in Puglia. Ad esempio facendo completare, per tempo, gli investimenti per la stazione AV (con vantaggi per tutti i pugliesi e per i turisti) e per lo scalo aereo di Foggia, capitale imperiale federiciana, prevedendo collegamenti aerei esteri anche dall’aeroporto dauno, in primis da e per Germania e Francia, per poter permettere all’intera Puglia, anche quella nord e delle aree interne, di essere più attrattive, rendendole maggiormente accessibili, di poter destagionalizzare qualificando meglio promozione, offerta e personale. Turismo delle Radici e Giubileo prossimi scenari. Dalla riattivazione dei voli nazionali a Foggia, si è evidenziato che il passaggio da 2 a 3 scali aerei con voli nazionali ha portato incremento di pax in tutti gli aeroporti. Sarà così anche per i voli esteri. In Campania fanno così! In Puglia?
Pasquale Cataneo Responsabile regionale Italia del Meridione

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)
0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)

cia
Miano: “La controparte industriale è chiamata a rispettare l’intesa sottoscritta, no a tagli arbitrari”
I dati: 31mila ettari nel Centro-Sud (6mila in più rispetto al 2023), ma siccità e costi incidono di più
Per gli imprenditori agricoli meridionali costi di produzione maggiori rispetto al bacino del Centro-Nord

FOGGIA “Le notizie che ci giungono dai campi per la campagna del pomodoro ci preoccupano. In alcuni casi, nonostante l’accordo sottoscritto sul prezzo che stabilisce 150 euro/tonnellata per il tondo e 160 euro per il lungo, la controparte dei produttori cerca di imporre valori anche significativamente più bassi. I patti non sono questi. Ci si attenga rigorosamente e con serietà all’intesa faticosamente raggiunta”. È Angelo Miano, presidente provinciale di CIA Agricoltori Italiani Capitanata, a fare il punto della situazione in un periodo centrale per la campagna del pomodoro. “In modo per lo più arbitrario e non basato su dati verificati”, spiega Miano, “spesso i compratori cercano di imporre un abbassamento del prezzo, facendo leva sul presunto stato di deterioramento di una quota-parte del carico. Vogliamo ricordare che questi aspetti sono già stati considerati, e ad essi è stato già dato un valore, in sede di sottoscrizione dell’accordo stipulato sul prezzo del pomodoro da industria per il bacino del Centro-Sud. Tagli ulteriori non sono né equi né fanno parte dei patti”.
“L’errore della parte industriale è voler svendere il prodotto trasformato nei supermercati e, di conseguenza, non riuscire a rispettare gli accordi sui prezzi da corrispondere agli agricoltori, utilizzando quella forbice contrattuale del +/- 20% per un ribasso. I produttori, inoltre, continuano ad affrontare la carenza di acqua a scopo irriguo. Difficilmente i campi di pomodoro potranno essere irrigati per tutto il periodo necessario lungo tutto il mese di agosto e anche a settembre inoltrato. Questo significa che una parte del prodotto andrà perduto”.
I DATI. I rilievi effettuati portano a stimare in 31mila ettari la superficie di terreni agricoli, nel Centro-Sud, che quest’anno sono stati occupati dalle piantagioni di pomodoro. Nel 2023, furono circa 25mila. Vi è dunque un incremento pari a quasi 6mila ettari. “Rispetto allo scorso anno, però, sono aumentate anche le difficoltà”, spiega Nicola Cantatore, direttore provinciale di CIA Capitanata, “soprattutto per quanto riguarda l’approvvigionamento irriguo necessario. Difficoltà che, com’è facile intuire, determinano anche un indice molto alto per i costi di produzione che gli agricoltori devono sostenere. La siccità, probabilmente, impedirà all’offerta di soddisfare pienamente una domanda crescente delle industrie di trasformazione. Sono tutti motivi per i quali è ancora più importante, in questo particolare contesto”, aggiunge Cantatore, “rispettare gli equilibri interni alla filiera, in modo che gli imprenditori agricoli, a fronte degli investimenti e dei rischi sostenuti, si vedano garantita una giusta redditività. Il CREA ha certificato con dati ufficiali che i costi di produzione sono più alti al Centro-Sud rispetto al bacino del Centro-Nord”.
SVANTAGGIO DEL SUD. Lo studio del CREA ha messo in evidenza come il peso dei costi di produzione. La maggiore incidenza è relativa al costo del lavoro (27% al centro-nord e 29% al sud), al costo lavoro macchine (14% al nord e 17% al sud) e all’acquisto di sementi (14% al nord e 15% al sud). Quello che desta particolare attenzione è la notevole differenza che si registra su determinate voci di costo, molto più alte al sud che al nord. Nel Distretto sud, infatti, il costo di acquisto di sementi e piantine segna un +48% rispetto al nord mentre i costi di acquisto e utilizzo di agrofarmaci per la difesa delle colture registrano un +59%. Da evidenziare il costo delle risorse idriche superiore addirittura del 71%. Al sud più elevati anche i costi delle macchine (+68%) per il maggior ricorso al contoterzismo, così come il costo del lavoro (+58%) legato al maggiore fabbisogno di personale.
“La battaglia sulla redditività e il giusto valore riconosciuto ai produttori è fondamentale”, dichiara Gennaro Sicolo, presidente regionale di CIA Puglia e vicepresidente nazionale dell’organizzazione. “Gli accordi sottoscritti vanno rigorosamente rispettati, affinché l’equilibrio lungo gli anelli della filiera preservi e garantisca tutti, anche i consumatori”, conclude Sicolo.

Ufficio Stampa Cia Puglia 
Francesco Quitadamo

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)