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Primo piano

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palazzodicittfoggia
Formazione, contrasto all’abusivismo commerciale e valorizzazione delle filiere produttive gli obiettivi principali del documento che segna una nuova strategia territoriale

È stato sottoscritto questa mattina a Palazzo di Città il Protocollo d’Intesa tra il Comune di Foggia e la Camera di Commercio di Foggia, con l’obiettivo di rafforzare il tessuto imprenditoriale locale, favorire la nascita di nuove imprese, promuovere la cultura della legalità e semplificare i procedimenti amministrativi.
Alla firma presenti la sindaca di Foggia Maria Aida Episcopo, il presidente della Camera di Commercio Giuseppe Di Carlo, l’assessore alle Attività Economiche Lorenzo Frattarolo, la segretaria generale della CCIAA Lorella Palladino e il dirigente del settore Attività Economiche del Comune Paolo Affatato.
Il Protocollo, della durata triennale, prevede un ampio ventaglio di interventi volti a sostenere l’imprenditoria locale. Tra gli obiettivi principali: rafforzare l’orientamento e la formazione per chi desidera avviare un’impresa; promuovere la legalità economica e contrastare l’abusivismo commerciale; incentivare la tutela della proprietà industriale e la lotta alla contraffazione; valorizzare le filiere produttive del territorio; semplificare le procedure attraverso l’interoperabilità delle piattaforme digitali.
“Pensiamo soprattutto ai giovani – dichiara la sindaca Episcopo – a quei ragazzi e ragazze che hanno concluso il percorso scolastico, non hanno ancora trovato un’occupazione e non sono attualmente inseriti in percorsi formativi. A loro dobbiamo offrire l’opportunità di sviluppare idee, iniziative, progetti imprenditoriali che, grazie anche al supporto di strumenti normativi e finanziari pubblici, possano concretizzarsi e generare valore, La vera, grande opportunità per tanti – prosegue la prima cittadina – è avere strumenti, spazi e accompagnamento per provare a mettersi in gioco, avviare attività, costruire il proprio futuro. Il protocollo che oggi sottoscriviamo è un tassello strategico, destinato ad andare oltre la scadenza del 2028. Naturalmente, per produrre effetti concreti, servono azioni, non solo firme, vale a dire misure organizzative e progettuali capaci di generare un impatto reale».
Il protocollo istituisce una cabina di regia politico-istituzionale, composta dalla Sindaca e dal Presidente della Camera di Commercio (o loro delegati), con il compito di definire gli indirizzi strategici. Accanto ad essa, un comitato tecnico-operativo – guidato dal dirigente del SUAP comunale e dalla Segretaria Generale della CCIAA – avrà il compito di programmare, attuare e monitorare le attività.
“Il nostro compito, come Camera di Commercio – afferma Giuseppe Di Carlo – è accompagnare chi sceglie di investire qui. Vogliamo affiancare le imprese, semplificare i percorsi, rendere la burocrazia un alleato e non un ostacolo. La nostra provincia, dopo Bari, è quella che ha registrato il più alto tasso di crescita nel numero di imprese. Questo ci dice che il sistema economico si sta muovendo. Dobbiamo irrigare questo fermento con strumenti concreti, semplificazioni, formazione e cultura della legalità. Perché è da lì che nasce l’occupazione e il benessere collettivo».
Il protocollo prevede inoltre un impegno per il monitoraggio continuo del sistema produttivo locale e l’attivazione di percorsi condivisi per la semplificazione dei servizi amministrativi, soprattutto attraverso una maggiore integrazione dei sistemi digitali.
“Desidero ringraziare il mio ufficio, il dirigente e la segretaria dell’ente camerale, per il contributo operativo e tecnico – sottolinea l’assessore Frattarolo -. In futuro sarà data ampia comunicazione delle attività concrete che saranno messe in campo: dagli sportelli informativi alla formazione, fino ad eventuali percorsi di accompagnamento per le imprese. Il protocollo segna un passo importante verso una collaborazione sempre più efficace tra enti e territorio».
Un altro aspetto qualificante dell’intesa è la volontà di promuovere azioni condivise per contrastare le distorsioni del mercato, come il lavoro nero e l’abusivismo, che danneggiano l’economia sana del territorio.
“Fare rete a Foggia è possibile – evidenzia il dirigente comunale Paolo Affatato – e questo protocollo ne è la prova concreta. Si tratta di un passo deciso verso un’azione culturale e strutturale contro le distorsioni del nostro sistema economico. Alcuni interventi sono già in fase di avvio, altri prenderanno forma concreta già da settembre, con l’attivazione della cabina di regia».
Un percorso condiviso, dunque, che intende superare la frammentazione e rafforzare il coordinamento tra istituzioni, con l’obiettivo di produrre effetti tangibili per cittadini e imprese.
“Questo protocollo – spiega Lorella Palladino – rappresenta la volontà concreta di superare logiche individualistiche. Ogni azione condivisa può generare un impatto più profondo e duraturo. Attraverso il dialogo tra enti, possiamo rendere più efficiente il sistema SUAP e costruire un’amministrazione più vicina alle imprese».
Con la firma del protocollo, Comune e Camera di Commercio pongono le basi per un’alleanza duratura, capace di promuovere sviluppo economico, occupazione e legalità. Un segnale forte che la città di Foggia intende lanciare alle imprese, agli investitori e soprattutto alle nuove generazioni.

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tribunaliPer il Governo Il Tribunale di Lucera non ha l’utilità e la dignità che la nostra comunità gli assegna e non sarà re-istituito dal Governo Meloni, perlomeno non immediatamente come in altre parti d’Italia più “meritevoli”.
Ne prendiamo atto all’esito dell’approvazione dello schema di disegno di legge con cui il Consiglio dei Ministri ha disposto l’apertura del Tribunale della Pedemontana Veneta e la conservazione dei tribunali abruzzesi di Avezzano, Lanciano, Sulmona e Vasto, nonché delle sezioni distaccate insulari di Ischia, Lipari e Portoferraio.
Le dichiarazioni d’interesse verso le legittime e motivate richieste dell’Amministrazione comunale e di tutto il territorio sono rimaste lettera morta, unitamente a tutti gli sforzi fatti per farci trovare pronti alla tanto sognata riapertura, a differenza di altri territori che hanno, forse, “santi” più importanti dei nostri.
Evidentemente non interessa al Governo Meloni investire con tempestività sulle infrastrutture giudiziarie e di sicurezza nella terra della Quarta Mafia, contro cui Forze dell’Ordine e Magistratura combattono allo stremo delle loro forze pur con organici e risorse ridotti.
Il disegno di legge, che comprende la delega al Governo alla revisione complessiva della geografia giudiziaria, dovrà essere sottoposto all’esame e al voto di Camera e Senato e, sinceramente, mi auguro che i parlamentari del territorio, di maggioranza e minoranza, vogliano e sappiano far valere le ragioni di Lucera, della Capitanata e della Puglia tutta.
Il Governo, nel quale abbiamo riposto tanta fiducia in questi anni, ha di fatto dichiarato che il nostro territorio, la lotta alla quarta mafia, la tutela della giustizia di Capitanata vengono, nella migliore delle ipotesi, dopo molti altri territori.
Sono veramente rammaricato e più di me dovrebbero esserlo i rappresentati pugliesi a Roma che non sono riusciti, ad oggi, a far valere le legittime aspettative dell’unico tribunale pugliese soppresso.
Rispetto alle esternazioni gratuite dell’on. La Salandra ed al tentativo dello stesso di non far esprime ad un sindaco ed un territorio un legittimo pensiero, rispondo con fermezza dicendo:
“Sono disponibile a qualsiasi confronto pubblico, dove e quando l’onorevole desidera, sul tema giustizia e su qualsiasi altro tema voglia trattare.
Inoltre, si attivi, unitamente a tutti i parlamentari della nostra provincia e della nostra regione, per darci la prova della loro utilità a Roma, lottando pubblicamente per la restituzione alla Puglia del suo unico Tribunale soppresso”.

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comunesanseveroLA GIUNTA COMUNALE DELIBERA LA RICHIESTA DI DICHIARAZIONE DELLO STATO DI CALAMITÀ NATURALE A CAUSA DELLA PROLUNGATA SICCITÀ E DELLE ALTE TEMPERATURE.

Con verbale di deliberazione n.143 in data 22 luglio 2025, la Giunta Comunale, su proposta del Sindaco Lidya Colangelo, di concerto con l’Assessore con delega alla Protezione Civile, Rosario di Scioscio, ha deliberato la RICHIESTA DICHIARAZIONE STATO DI CALAMITÀ NATURALE A CAUSA DELLA PROLUNGATA SICCITÀ E DELLE ALTE TEMPERATURE. LEGGE N. 225/1992. DETERMINAZIONI.

PREMESSO CHE:
l’intera Capitanata sta affrontando da diversi anni una grave crisi idrica, con notevoli ripercussioni negative nell’anno 2024, ulteriormente aggravate nel corso del 2025, dovuta alle scarsissime precipitazioni degli ultimi mesi e con invasi che hanno raggiunto livelli di elevata criticità; il lungo periodo di siccità è causato sia dalla eccezionale scarsità di precipitazioni pluviometriche nella stagione autunnale e nelle stagioni invernale e primaverile degli anni 2024 e 2025 e sia dalle rilevate temperature più alte della media che hanno determinato, tra l’altro, una rilevante riduzione dei deflussi idrici superficiali, nonché la mancata ricarica delle falde e, conseguentemente, una esigua disponibilità di acqua negli invasi; sulla base dei dati circa l’utilizzo dei corpi idrici, si rileva che la sola diga di Occhito sul Fortore, l’invaso con una maggiore capacità totale rispetto agli altri, ha, allo stato, registrato una disponibilità idrica (64.482.760 mc) di gran lunga inferiore rispetto alla disponibilità idrica del 2024 (80.707.080 mc); anno in cui già si registrava una situazione di emergenza e di criticità; non si prevedono condizioni meteorologiche tali da ipotizzare un significativo miglioramento delle attuali condizioni idrogeologiche e di disponibilità idrica e che il perdurare della situazione di siccità, con il peggioramento della conseguente emergenza idrica, determina gravi ripercussioni sulla vita sociale, economica e produttiva, nonché comporta un grave pregiudizio per la sanità e l’igiene pubblica; le stesse Confederazioni ed Organizzazioni agricole hanno più volte manifestato il disagio e le difficoltà per i danni arrecati dalla siccità, che ha determinato l’aridità dei terreni dovuta al persistere dell’assenza di precipitazioni piovose, aggravando ulteriormente le condizioni economiche delle aziende agricole e zootecniche; tale situazione è causa di raccolti a rischio e conseguenti danni alle aziende agricole presenti sul territorio, costrette a limitare le coltivazioni, oltre a causare una significativa riduzione dei raccolti ed ingenti danni alle colture agricole presenti; le problematiche sinteticamente sopra descritte debbano essere definite in termini di “calamità naturale” ai sensi e per gli effetti della normativa di riferimento per i conseguenti adempimenti;
CONSIDERATA la necessità di richiedere la “Dichiarazione dello stato di emergenza e dello stato di calamita’ naturale” per l’intero territorio comunale; ai fini dell’applicazione delle provvidenze previste dalla legge 24 Febbraio 1992 n. 225 e ss. mm. ii., recante: “Istituzione del Servizio nazionale della protezione civile”, ricorrendone le condizioni;
con voti unanimi:
D E L I B E R A
La premessa è parte integrante e sostanziale e ne costituisce motivazione;
Di chiedere al Presidente del Consiglio dei Ministri ed al Presidente della Regione Puglia, ciascuno per la propria competenza istituzionale, in relazione alla grave crisi idrica ed al lungo periodo di siccità. Nonché delle alte temperature, la Dichiarazione dello stato di calamità naturale e di emergenza di cui alla legge 24 febbraio 1992 n. 225 e s. m. e i., per l’intero territorio comunale;
Di evidenziare che il lungo periodo di siccità, causato sia dalla eccezionale scarsità di precipitazioni pluviometriche nella stagione autunnale e nelle stagioni invernale e primaverile degli anni 2024 e 2025 e sia dalle temperature più alte della media, hanno determinato, tra l’altro, una rilevante riduzione dei deflussi idrici superficiali, nonché la mancata ricarica delle falde e, conseguentemente, una esigua disponibilità di acqua negli invasi, aggravando, tra l’altro, ulteriormente le condizioni economiche delle aziende agricole e zootecniche;
Di trasmettere copia del presente provvedimento al Presidente del Consiglio dei Ministri; al Ministro per la protezione civile; al Ministro dell’Ambiente; al Ministro per le risorse agricole. al Prefetto di Foggia; al Presidente della Regione Puglia; alla Regione Puglia - Settore Protezione Civile; al Presidente della Provincia di Foggia; di conferire al Sindaco il più ampio mandato per rappresentare agli Organi competenti la situazione in cui si trova il Comune di San Severo a seguito della grave crisi idrica e del lungo periodo di siccità; di riservarsi l’adozione di ulteriori provvedimenti in merito.
Il testo integrale della presente delibera è pubblicato sull’Albo Pretorio del Comune di San Severo al seguente link:
https://comunesansevero.traspare.com/show_albo/289988?page=1

Il Responsabile dell’Ufficio Stampa
Michele Princigallo

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incidenteIncidenti stradali, più vittime sulle strade extraurbane Luglio il mese più critico La domenica il giorno con l’indice di mortalità più alto In aumento gli incidenti con monopattini elettrici


Sono numeri preoccupanti quelli emersi dai dati di sintesi inseriti nel rapporto Asset sull’incidentalità stradale 2024. Nel 2024 nella regione si sono verificati 11.026 incidenti con danni a persone (+12% rispetto al 2023), 221 incidenti mortali (+7,3%), 241 vittime (+3,9%) e 17.013 feriti (+14%).
Numeri che, letti in altro modo, producono una media giornaliera di 30 incidenti con 47 feriti e 3 morti ogni 5 giorni.
Le cause più frequenti dei sinistri stradali? L’eccesso di velocità e la distrazione al volante.
Rispetto al 2023 le strade urbane hanno registrato un decremento del 13,5% nel numero di sinistri mortali mentre le strade provinciali e le strade statali hanno evidenziato un incremento rispettivamente pari al 18,2% ed all’11,8%.
Nel 2024 triste il primato conquistato dalla provincia di Foggia dove si sono registrati 1.384 incidenti che hanno provocato il decesso di 54 persone e 2.323 feriti.
Ed è stata proprio la provincia di Foggia, assieme a quella di Brindisi e Lecce a registrare, in percentuale, l’incremento più alto di vittime.
La provincia di Bari è seconda a quella di Foggia per decessi, 53 quelli avvenuti nel 2024, 3.968 gli incidenti registrati e 5.932 i feriti. In totale, la provincia di Bari rappresenta il 36% degli incidenti avvenuti in tutta la regione.
Nella provincia di Lecce sono avvenuti 1.911 incidenti con 43 morti e 2.798 feriti.
A Taranto e provincia si sono registrati 1.677 incidenti con 43 morti e 2.668 feriti.
Brindisi e il suo hinterland saranno ricordate per 1.062 incidenti che hanno provocato la morte di 30 persone: +50% rispetto al 2023, 1.594 feriti.
Infine, nella Bat si sono verificati 1.024 incidenti con 18 morti e 1.698 feriti.

Nel 2024 è stato luglio il mese dove in Puglia si è registrato il maggior numero di incidenti (1.190), ma settembre quello con più decessi (30).
Il weekend si è rivelato il periodo della settimana più pericoloso: il 26,4% dei sinistri è avvenuto tra il sabato e la domenica causando il 36,1% dei decessi
La domenica il giorno con l’indice di mortalità più alto: 3,7 decessi ogni 100 incidenti.
Infine, le fasce orarie più a rischio incidenti: tra le 15 e le 18 e tra le 3 e le 6 del mattino. Un arco temporale dove l’indice di mortalità è cresciuto in modo sensibile.
Le strade più a rischio
- Il 71% degli incidenti avviene nei centri abitati, ma il 76% delle vittime si conta su strade extraurbane.
- Strade statali: 1.203 incidenti (+21,4%), 68 morti (+17,2%), 2.222 feriti (+28%).
- Strade provinciali: 1.831 incidenti (+1,2%), 111 morti (+3,7%), 3.124 feriti (+3,2%).
Natura degli incidenti e veicoli coinvolti
- Il 75,6% degli incidenti interessa più veicoli in marcia; il 13,9% vede il coinvolgimento di un solo veicolo (uscita di strada/ostacoli); il 10,5% è tra veicolo e pedone.
- Aumento del 14% degli incidenti che coinvolgono pedoni.
- Oltre 20.000 conducenti coinvolti (76,8% uomini), con le fasce 45-64 anni (34%) e 30-44 anni (24,8%) le più rappresentate.
- Crescono i sinistri tra neopatentati (18-24 anni, +16,2%) e tra i minori di 17 anni (+19%).
- Circa 21.000 veicoli coinvolti (+15,1%), in maggioranza autovetture (75%), ma anche motocicli (12,5%), mezzi pesanti (4,5%), monopattini (1,4%) e biciclette elettriche (0,5%).
- In aumento gli incidenti con monopattini elettrici (289 nel 2024, +36,9%)
- I veicoli coinvolti sono spesso vecchi: il 60% circa ha più di 10 anni e due terzi dei veicoli coinvolti in incidenti mortali avevano sistemi di sicurezza obsoleti.
Le circostanze presunte degli incidenti mortali
Le cause principali degli incidenti mortali autonomi:
- Eccesso di velocità (36% in curva, 24,6% su rettilineo),
- Guida distratta (32% in curva, 29% su rettilineo)
Le cause principali degli incidenti mortali tra veicoli:
- Eccesso di velocità (37,1% su rettilineo – 19,2% agli incroci)
- Guida distratta (27,1% su rettilineo)
- Mancato rispetto della precedenza/stop (45,5% agli incroci)
- Ostacoli improvvisi (34,8% su rettilineo)
- Distanza di sicurezza (14,3% su rettilineo)
- Manovra irregolare (12,9% su rettilineo)
- Contromano (8,6% su rettilineo)

Cause d’investimento dei pedoni:
- Mancata precedenza al pedone (38,5%),
- Attraversamento irregolare (30,8%),
- Manovra errata (23,1%).

“Una media giornaliera di 30 incidenti e 47 feriti, con 3 morti ogni 5 giorni sono dati che colpiscono e su cui ragionare attentamente per programmare interventi mirati”, il commento dell’assessore regionale ai Trasporti e alla mobilità sostenibile, Debora Ciliento.
“La messa in sicurezza delle strade statali – ha proseguito - è una priorità che la Regione persegue da tempo con Anas e Mit, abbiamo finanziato tanti cantieri e tante misure d’emergenza. Però il fatto che una delle principali cause di incidenti sia la guida distratta significa mancato rispetto delle regole e del codice della strada. L’assessorato ai Trasporti con Asset e con l’Ufficio scolastico regionale ha impostato dei percorsi di educazione ai pericoli della strada per i più giovani, ma forse bisogna sensibilizzare maggiormente gli adulti che si mettono al volante con superficialità. Alla luce di questi dati si rafforza anche il ruolo del trasporto pubblico, che questa amministrazione sta provando a razionalizzare ed efficientare proprio per renderlo sempre più funzionale alle esigenze dell’utenza e quindi allettante. Avremo ottenuto un grande successo quando chi si muove in Puglia non avrà più come primo pensiero l’uso dell’auto privata ma troverà normale organizzare uno spostamento utilizzando tutte le alternative che il Tpl può fornire.”

“L’incidentalità stradale è un problema sempre attuale, non solo per la Regione Puglia ma anche a livello nazionale ed europeo – ha commentato i dati il direttore generale Asset, Elio Sannicandro - I dati impongono una riflessione profonda su comportamenti e prevenzione ed evidenziano ancora una volta come il fattore umano abbia influito sull’aumento degli incidenti e sulla mortalità.
L’Asset ha messo in campo iniziative finalizzate a ridurre il più possibile le cause degli incidenti stradali e nel prossimo futuro rafforzerà le campagne di sensibilizzazione con eventi dedicati alla sicurezza stradale e alla mobilità sostenibile”.

Per l’anno scolastico 2025-2026 proseguiranno infatti le attività di Asset dedicate all’educazione e alla sicurezza stradale con il progetto “La strada non è una giungla”, rivolto a studenti e insegnanti della scuola secondaria di primo e secondo grado e realizzato in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale.

Per approfondimenti: http://asset.regione.puglia.it sezione sicurezza stradale.


Agenzia regionale Strategica per lo Sviluppo Ecosostenibile del Territorio

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GINOLISA
2 bandi ma il Consiglio comunale ancora non sa quali azioni fa la Giunta su attuazione indirizzi Delibera n. 151/2024..
“I bandi dell’adeguamento dei piazzali e la riqualificazione dell’aerostazione, sono un passo avanti benché solo in prossimità di elezioni regionali e con tempi lunghi di attuazione a Foggia rispetto agli altri scali. Allungamento pista docet. Sono lavori previsti da molti anni e sollecitati ulteriormente dall’intero Consiglio comunale con Delibera 151/2024, ma poco o nulla si sa sul resto degli indirizzi forniti, su altre questioni urgenti e indispensabili, per rafforzare e consolidare lo sviluppo dello scalo aereo foggiano come ad esempio la caserma del VV.F., la continuità territoriale o l’innalzamento della sicurezza di esercizio aerea e stradale– dichiara Pasquale Cataneo di Italia del Meridione – dopo oltre un anno dall’approvazione pregevole della mozione all’unanimità dai colleghi consiglieri. Tuttavia ad oggi il Consiglio non ha ricevuto dalla Giunta l’informativa prevista dall’ultimo punto di indirizzo della delibera C.C. di Foggia n.151 del 02.07.2024 relativa alle politiche di sviluppo infrastrutturale e dei servizi di trasporto aereo pax, merci e di protezione civile dall’aeroporto Gino Lisa di Foggia.”
Il capogruppo di IdM, estensore dell’atto consiliare elaborato dopo audizioni con associazioni, comitati e OO.SS. ha rimarcato che mancano notizie anche sugli altri investimenti richiesti dal Consiglio comunale come l’eliminazione degli ostacoli per il completo utilizzo della pista, le interlocuzioni con ANAS per innalzare il livello di sicurezza di esercizio del trasporto aereo e quello stradale con il sottopasso come a Forlì, la definizione delle mappe di vincolo utili ad una migliore definizione del P.U.G. in quell’area o che fine ha fatto l’opera d’arte “Il Volo”.
“Nel frattempo la mano sx (Regione Puglia DGR 872/2025) con il Piano Triennale dei Servizi (PTS) 2024-2026 a pag. 139/187 della relazione generale non include Foggia ma Lecce tra gli scali passeggeri a cui garantire la ridondanza con collegamenti bus e treno. Eppure connettere stazioni AV agli scali aerei lo prevede la UE e lo si scrive nello stesso PTS. Ciò è possibile pure al Gino Lisa con un collegamento ferroviario di soli 3,5 km dalla nuova stazione AV. Visione strabica a Bari – rimarca Cataneo - con quanto sta facendo la mano dx (Aeroporti di Puglia spa)! Infatti per la prima volta, nel Contratto di Programma (CdP) con ENAC, si stanzia il 22% dei 218 mln € che può sembrare adeguata per Foggia rispetto a Bari (30%), Brindisi (25%) e Taranto (23%) . In realtà sono risorse previste e mai spese nel passato e che non solo non colmano il rilevante divario, creatosi negli investimenti pubblici in 20 anni con gli altri 3 aeroporti pugliesi e già esposto in delibera n.79/2017 C.C. di Foggia, ma che di fatto. lo allarga.”
In sintesi risulta essere solo figurativo il riequilibrio negli investimenti, dell’odierno CdP tra AdP ed ENAC, se rapportato alla rilevante sperequazione nei 4 scali pugliesi che si rileva sia con le risorse delle 4 sezioni del Report ENAC 2015 destinate in Puglia: 50% a Bari; 23% a Brindisi; 22% a Taranto e “BEN” il 5% a Foggia. Trend che viene anche nell’ultimo pubblicato report investimenti infrastrutturali ENAC 2022 (pagg. 75,76,77) per lo scalo dauno.
“Eppure a Foggia con molte risorse in meno e tempi lunghi rispetto agli altri scali pugliesi c’è chi, ignorando i dati, festeggia pure. La Giunta silente venga a riferire in aula come previsto dalla Delibera n. 151/2024. Gli utenti dello scalo foggiano hanno dato dimostrazione di utilizzare l’aeroporto con voli riattivati - conclude Cataneo – evidenti però le sperequazioni persistenti a partire dalla realizzazione della caserma VV.F, sottopasso stradale, e ridondanza treno-bus nel PTS.. Non si conoscono azioni del Comune con gli altri livelli istituzionali sulla cd. continuità territoriale per garantire pari dignità e accessibilità ai nostri concittadini, ai sistemi produttivi foggiani e dell’intero bacino d’utenza che hanno diritto agli stessi servizi, investimenti, opportunità e costi nei collegamenti aerei, anche verso l’estero. Meno male che c’è la Camera di Commercio, a muoversi per l’internazionalizzazione... a trascinare il Comune …per il resto, purtroppo, come si apprende #nonètuttaunaltrastoria!”
Italia del Meridione Foggia

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