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murales 3Lo sta realizzando Cristian Sonda, writer milanese conosciuto e apprezzato in tutto il mondo
La figura e il culto del Santo Patrono al centro di un progetto di valorizzazione turistica del paese

ORSARA DI PUGLIA Un murales lungo 90 metri, a Orsara di Puglia, racconterà il legame indissolubile col suo santo patrono, l’Arcangelo Michele. Lo sta ultimando in questi giorni Cristian Sonda, artista milanese conosciuto e apprezzato in tutta Europa, la cui consacrazione risale al 2007, nella mostra al museo P.A.C. di Milano curata da Vittorio Sgarbi. Da allora, il writer lombardo ha girato il mondo. Il murales dedicato a San Michele e al suo legame con Orsara di Puglia sarà ultimato tra pochi giorni. Colorerà un tratto di via Gramsci. “Il murales – ha spiegato Concetta Terlizzi, delegata a Cultura e Turismo del Comune di Orsara di Puglia – è parte di un progetto più ampio denominato Angel, fire and music, che prevede anche la realizzazione di una app utilizzabile da chiunque voglia conoscere il nostro paese, attingere notizie e informazioni utili per venire a visitarlo, soggiornarvi, essere aggiornato sugli eventi che vi si svolgono”. L’angelo, il fuoco e la musica, infatti, sono tre elementi costitutivi dell’identità storica, spirituale e culturale di Orsara di Puglia, da San Michele alla notte dei falò e delle zucche che si tiene l’1 novembre con i Fucacoste, senza dimenticare le manifestazioni e la vocazione musicale espressa dall’Orsara Jazz Festival e da altri importanti eventi, oltre che da diverse associazioni.
A Orsara, San Michele apre e chiude il ciclo delle feste patronali. Il ciclo comincia l’8 maggio, giorno in cui si ricorda l’apparizione dell’Arcangelo a Monte Sant’Angelo, e si chiude con il 29 settembre, giorno in cui si festeggia il nome di Michele. Sul muro di via Gramsci, il murales inizia con un’esplosione di colori a simboleggiare la primavera, seguita dal rullo di tamburo che risuona in Orsara dall’1 all’8 maggio di ogni anno. Si continua con l’apparizione dell’Angelo e si prosegue con immagini del paese. Poi l’autunno e la gara del solco fanno da preludio al tentativo di furto della statua e a San Michele che appare poi a difesa del paese durante la guerra.
Proprio per valorizzare la figura del Patrono, fino al prossimo 29 settembre, tutti i giorni dalle 9 alle 19, fedeli, turisti e viaggiatori potranno accedere liberamente a quella che un tempo fu l’Abbazia Sancti Angeli de Ursaria, risalente al XII secolo, fondazione spagnola dell’ordine benedettino-cistercense. All’interno del complesso abbaziale di Orsara di Puglia, sarà possibile ammirare anche l’antichissima Grotta di San Michele e la statua dell’Arcangelo, opera barocca di gusto spagnolo, risalente alla seconda metà del 1700. Qualora si voglia fare una visita con l’ausilio di una guida turistica, ci si può rivolgere alla Pro Loco di Orsara di Puglia chiamando il 353.3998020. In ogni caso, il complesso abbaziale è ugualmente fruibile per una visita, un momento di preghiera, una passeggiata alla scoperta di uno dei luoghi più belli del ‘paese dell’Orsa’.
Proprio la valorizzazione di questo luogo di fede, storia e spiritualità è al centro del protocollo d’intesa ufficialmente sottoscritto e condiviso dal Comune di Orsara di Puglia e dalla Parrocchia Sant’Angelo e San Nicola. L’accordo ha l’obiettivo di valorizzare la conoscenza del culto di San Michele, i suoi luoghi e significati, e la realizzazione di un calendario di eventi che promuova un'offerta culturale di elevata qualità e di richiamo nazionale e internazionale, ma anche iniziative finalizzate a creare collaborazioni e partnership con Enti, Fondazioni e Associazioni impegnate nella promozione della cultura e della pace.

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rifiutifoggiaDIFFICOLTA’ DI SCARICO A PASSO BRECCIOSO: E’ EMERGENZA RIFIUTI PURE A SAN SEVERO.


E’ emergenza rifiuti a San Severo, come per tanti altri centri della Provincia di Foggia. Da ieri i mezzi del Consorzio GEMA - che cura il servizio raccolta rifiuti della città - sono in lista di attesa per lo scarico della frazione di indifferenziato presso l’impianto di Passo Breccioso.
“Purtroppo non è la prima volta che improvvisamente ed inopinatamente si verifica questo disguido – dichiarano il Sindaco Francesco Miglio e l’Assessore alle Politiche Ambientali Mariella Romano – che comporta forti ritardi o addirittura il divieto totale di scarico. Il conferimento viene fortemente centellinato con conseguente stazionamento dei rifiuti nei mezzi di trasporto per ore e giornate, aspetto che impedisce ai camion a provvedere ad ulteriori carichi. I nostri uffici hanno provveduto a segnalare al Prefetto di Foggia l’emergenza”.

Il Responsabile dell’Ufficio Stampa
Michele Princigallo

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cia
Sicolo: “Sulla cerealicoltura stiamo conducendo una battaglia che il Governo dovrebbe abbracciare”
Stagione mietitura, i primi raccolti indicano una media fra i 20 e i 40 quintali per ettaro
Miano: “Poteva essere una stagione eccezionale, le piogge hanno inciso pesantemente”

FOGGIA La Camera di Commercio di Foggia, con propria deliberazione, ha finalmente accolto la richiesta di CIA Agricoltori Italiani Capitanata: dalla prossima seduta della Commissione, la Borsa Merci del capoluogo dauno quoterà la “semola di grano duro italiano”. Sarà la prima in Italia.
“É un primo e concreto passo in avanti per un equo riconoscimento alle imprese cerealicole e di trasformazione del territorio di Capitanata”, dichiara Gennaro Sicolo, presidente regionale, di CIA Puglia e vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori Italiani. “Sulla filiera grano-pasta italiana, la nostra organizzazione è la prima ad aver avviato una campagna nazionale che mette in relazione i destini del settore cerealicolo con i diritti dei consumatori a prodotti di cui siano certi l’origine, le modalità di coltivazione e i livelli di qualità-salubrità”.
“L’obiettivo della quotazione della semola ottenuta da grano duro 100% italiano”, aggiunge Angelo Miano, presidente di CIA Agricoltori Italiani Capitanata, “è quello di valorizzare la nostra filiera cerealicola. La semola di grano duro italiano, prodotta da grani italiani, ha un valore e una qualità specifici maggiori e differenti rispetto alla semola realizzata con un mix di grani di varia origine e provenienza. Per salvaguardare i livelli produttivi, la redditività e l’intera filiera 100% italiana del grano duro, occorre garantire un equo riconoscimento a produttori e trasformatori e assicurare la qualità e salubrità di grano, semola e pasta italiana ai consumatori. Per la produzione, in Italia, i cerealicoltori devono attenersi a un preciso e severo disciplinare che garantisce la migliore qualità e la massima salubrità del grano duro italiano. I diversi produttori esteri attivi sul mercato internazionale non hanno il medesimo disciplinare e le stesse regole vigenti in Italia. Ecco perché la semola 100% italiana è l’unica a poter assicurare che anche la pasta possa dirsi pienamente e autenticamente ‘made in Italy’.
LA STAGIONE DEL GRANO. La raccolta del grano è iniziata da pochi giorni. Le piogge di fine maggio e inizio giugno hanno inciso negativamente su quella che, poche settimane fa, si preannunciava come una stagione eccezionale. “Prima che arrivassero le piogge pesanti e persistenti”, conferma Miano, “ci aspettavamo medie oscillanti fra i 30 e i 60 quintali per ettaro. Ora, invece, i primi raccolti indicano una media fra i 20 e i 40 quintali per ettaro. Faremo meglio dello scorso anno, ma non di molto.
La petizione CIA - https://chng.it/zVC8sWyT75 - oltre a superare le 50mila firme (solo il 2% di quelle lanciate online riescono nell’impresa) ha innescato un dibattito che ha portato, in questi giorni, a una più precisa presa di posizione da parte del governo, con il ministro Lollobrigida che ha annunciato misure tese a favorire una più equa valutazione del valore riconosciuto ai produttori di grano duro. In Capitanata, la petizione CIA è stata adottata con deliberazione comunale dai Comuni di Lucera, Torremaggiore, Troia, Chieuti, Roseto Valfortore, Alberona e Serracapriola. Nel Barese, hanno aderito i comuni di Bitonto, Castellana Grotte, Corato, Molfetta, Sammichele di Bari, Santeramo in Colle e Sannicandro di Bari. Nella BAT, sostegno alla campagna da parte della amministrazioni comunali di Canosa, Minervino Murge e Spinazzola. Oltre ai comuni di Bari, Bat e Foggia, alla campagna in favore dei produttori cerealicoli e a tutela della qualità e autenticità della pasta italiana ha aderito anche la Rete dei Consumatori di Cittadinanzattiva Puglia.

Ufficio Stampa Cia Puglia -
Francesco Quitadamo 3337041407

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celleSette giorni di gare a Celle di San Vito, Roseto, Alberona, Faeto e Castelluccio Valmaggiore
L’inaugurazione è stata un successo, già iniziate le gare, giovedì a Celle di San Vito il tiro con l’arco

Celle di San Vito Con il corteo degli atleti e l’accensione della torcia olimpica, sono iniziate le Olimpiadi dei Monti Dauni che si svolgono a Celle di San Vito, Roseto Valfortore, Alberona, Faeto e Castelluccio Valmaggiore. Proprio a Castelluccio, nel pomeriggio di domani, mercoledì 28 giugno 2023, i piccoli atleti di Celle di San Vito saranno impegnati nelle gare di pallavolo e di calcio. A Celle di San Vito, giovedì 29 giugno, si svolgeranno le lezioni di ginnastica e le gare di tiro con l’arco degli adulti e dei bambini ospitate, dalle ore 18, nel campo sportivo comunale.
La giornata inaugurale, tenutasi domenica a Roseto Valfortore, è stata una grande festa di colori e partecipazione. Presenti anche tutti i sindaci dei cinque borghi uniti dal Monte Cornacchia, la vetta più alta della Puglia con i suoi 1151 metri. La manifestazione ha l’autorevole e prestigioso supporto di Sport e Salute e dell’AICS nazionale. Per adulti, donne, uomini, bambini, sportivi di tutte le età, squadre e associazioni sportive sarà una vera e propria festa itinerante dello sport. Potranno cimentarsi e gareggiare in diverse discipline: ginnastica ritmica, calcio, nuoto, tiro con l’arco, tennis, danza, bocce, camminata, pallavolo, ginnastica, soft air e corsa. Sono molte le realtà e altrettanti i singoli sportivi che si sono già iscritti.
“É davvero un bel modo di fare aggregazione intergenerazionale”, ha dichiarato la sindaca di Celle di San Vito, Palma Maria Giannini. “Bambine e bambini sono entusiasti. Hanno modo di divertirsi e di fare esperienza concreta e diretta dei significati più profondi del fare sport. Siamo stati aiutati anche da condizioni meteo particolarmente favorevoli, con temperature non troppo elevate in questi primi giorni di gare. Le Olimpiadi dei Monti Dauni sono belle anche perché mettono insieme i nostri paesi, sono un modello di collaborazione che unisce gli intenti e l’impegno a fare squadra”.
“Attraverso le Olimpiadi dei Monti Dauni, daremo l’opportunità a tanti bambini di avvicinarsi alla pratica sportiva, di innamorarsi di una o più discipline, di imparare a stare con gli altri in modo inclusivo, sano, in una competizione che prima di tutto è sano divertimento, gioco, voglia di misurarsi con se stessi, nel confronto e nel rispetto degli altri”.

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VITICOLTURAPRODUZIONE VITIVINICOLA COMPROMESSA DA UN PATOGENO NELL’AREA DEI CINQUE REALI SITI, CGIL CHIEDE UN INCONTRO AI SINDACI DEI COMUNI

Un incontro ai sindaci dei Comuni di Carapelle, Ordona, Orta Nova, Stornara e Stornarella è stato chiesto a seguito dell’allarme lanciato da Camera del Lavoro Territoriale, dalla Flai e dalla Cgil dei Cinque Reali Siti rispetto alle conseguenze della peronospora che ha martoriato il settore viticolo.

In una lettera a firma del coordinatore della Cgil nei comuni dei Cinque Reali Siti, Daniele Calamita, si sottolinea come l’area di riferimento rappresenta per l’intera regione un polo di grande produzione e di eccellenza del comparto vitivinicolo, “Comparto che da occupazione ad una miriade di imprenditori e lavoratori nel settore primario, nonché nel settore enologico e che genera economie fondamentali per l’intera area”. Settore però che a primavera, a causa dell’intensità e frequenza delle piogge, è stato colpito da “un patogeno che affligge la vite, la peronospora - plasmopara viticola – e che ha danneggiato gran parte delle coltivazioni, determinando danni che in alcune zone dei Reali Siti che arrivano fino al 100%. Danni che determineranno nell’immediato un’assenza di produzione e che se non arginata determineranno danni anche sulle produzioni degli anni prossimi”.

Una vera e propria emergenza che condiziona “sia i produttori agricoli che hanno investito risorse economiche e che non otterranno la produzione, ma anche la forza lavoro che vedrà venire meno la propria occupazione, nonché tutte le cantine enologiche che a loro volta non produrranno e inevitabilmente non occuperanno forza lavoro stagionale, determinando una crisi per tutto il settore”. Come se non bastasse, “la poca produzione enologica sarà qualitativamente inferiore proprio a causa dell’attacco del patogeno”.

In virtù delle competenze che la Legge assegna ai Comuni, la Cgil chiede ai sindaci “di attivare le procedure di competenza, e nel merito ci rendiamo disponibili ad un incontro”.

Coordinamento CGIL ORTA NOVA - 5 Reali Siti
Via Trieste, 23
ORTA NOVA 

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