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Primo piano

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cgil

Apprendiamo dalla stampa di un recente sgombero di un insediamento informale di lavoratori stranieri presso la masseria Frangipane a Stornara.
È evidente, e forse superfluo, sottolineare che come CGIL e come ARCI da sempre ci battiamo per il superamento di questi ghetti che non hanno, va ripetuto con fermezza, i requisiti minimi di decenza e vivibilità per chi in tali contesti ci vive, o per meglio dire ci sopravvive. Ma va altresì sottolineato che dovrebbe prevalere uno spirito di concertazione e condivisione dei percorsi nell’affrontare tali problematiche.
Il senso della concertazione è farsi carico, tutti insieme, di una condizione e dare ognuno un contributo fattivo per individuare soluzioni che da un lato siano dignitose per chi viene sgomberato, e che dall’altro evitino uno spostamento meramente geografico di un ghetto.
La domanda che ci poniamo e che poniamo agli Amministratori di Stornara, in primis al Sindaco, che ha sottolineato soddisfatto il grande risultato, è: adesso quelle persone dove si sono accampate? il nuovo ghetto dove è sorto?
Domande che non sono polemiche e le risposte tutt'altro che scontate.
In passato abbiamo già assistito a sgomberi forzosi di ghetti (per citarne il più importante, quello del Gran Ghetto) che dopo l'intervento delle ruspe e dell’esercito, spenti i riflettori, è rinato, si è rinforzato ed oggi conta molte più persone di quante ce ne fossero all’inizio.
Le nostre osservazioni, quindi, non sono fuori luogo e sono poste nell’interesse della collettività e della comunità dei 5 Reali Siti.
Pensiamo che la concertazione sia un ottimo esercizio di democrazia applicata e che serva proprio per risolvere i problemi e non spostarli temporaneamente o fisicamente in altri luoghi. Auspichiamo che tutti gli Amministratori locali (non solo quelli di Stornara) valutino positiva la concertazione e che finalmente si inizi ad esercitare per il bene di tutti.
Daniele Calamita, coordinatore Cgil 5 Reali Siti
Domenico Rizzi, Presidente provinciale ARCI

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ciaUna decisione che andrebbe contro gli interessi di cerealicoltori e consumatori
Sicolo: “Siamo sorpresi e sconcertati per l'ennesimo rinvio”

“Siamo sorpresi e sconcertati per l'ennesimo rinvio di Granaio Italia che rappresenta la vera urgenza per la salvaguardia della sovranità alimentare”. Gennaro Sicolo, presidente regionale e vicepresidente nazionale CIA, esprime con chiarezza la sua preoccupazione su una possibile proroga a scapito delle imprese della filiera cerealicola e dei consumatori. “C’è ancora qualche oscura organizzazione agricola o industriale o politica che rema contro? E vorrebbe procrastinare l’avvio del Registro Telematico per il grano e l’attivazione di Granaio Italia? Sarebbe sbagliato e gravissimo oscurarlo nel D.L. Agricoltura, perché tutto questo andrebbe contro gli interessi e le battaglie portate avanti dagli agricoltori. Proprio quando l’attivazione di Granaio Italia sembrava finalmente vicina, non vorremmo che qualcuno voglia far slittare tale importante provvedimento. Chi punta su una proroga deve essere consapevole che sta agendo contro i cerealicoltori e i consumatori. Basta rinvii o ripensamenti rispetto a quanto già concordato nei tempi e nelle sedi opportune”.
Si rischia di cancellare in un solo colpo l’ottimo lavoro di raccordo e di mediazione compiuto a livello istituzionale e all’impegno continuo e determinato proprio di CIA Agricoltori Italiani.
“Nessuno remi contro l’attivazione di Granaio Italia, perché è una misura fondamentale per tracciare con precisione tutto il grano prodotto sul suolo nazionale e anche quello che arriva dall’estero, analizzando e stabilendo l’identità, la provenienza e la salubrità del frumento immesso sul mercato”, spiega Sicolo.
“Migliaia di agricoltori, nelle scorse settimane, sono scesi in piazza in Italia e in tutta Europa. Gli agricoltori italiani hanno chiesto l’immediata attivazione di Granaio Italia. L’attesa e le aspettative di quegli agricoltori che si sono mobilitati, promuovendo una petizione popolare condivisa da tanti firmatari e che hanno visto l'adesione delle amministrazioni comunali e di rappresentanti istituzionali ad ogni livello, non vanno tradite”.

Ufficio Stampa Cia Puglia
Francesco Quitadamo

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scherma60° GRAN PREMIO GIOVANISSIMI “RENZO NOSTINI”: MEDAGLIA DI BRONZO A PARI MERITO NELLA SCIABOLA ALLIEVE PER ALICE COCO (CS SAN SEVERO) E LEONILDA BUENZA (DAUNO FOGGIA)

RICCIONE - Altri due prestigiosi piazzamenti sul podio per la scherma pugliese a Riccione nella terza giornata delle finali della 60^ edizione del Gran Premio Giovanissimi “Renzo Nostini”.
Arrivano entrambe dalla gara di sciabola Allieve, che ha visto Alice Coco del Club Scherma San Severo e Leonilda Buenza del Circolo Schermistico Dauno Foggia chiudere a pari merito sul terzo gradino del podio.
Coco ha sconfitto nell’ordine Valeria Cernuto del Piccolo Teatro Milano per 15-2, la compagna di squadra Nicole Bentivoglio per 15-9 e Ludovica Maria Parma della Società del Giardino Milano per 15-7 ma in semifinale si è arresa per 15-9 ad Anna Torre della Fides Livorno.
Buenza invece ha messo in riga Federica Vecci del Posillipo Napoli per 15-10, Marta Meroni della Scherma Verbania per 15-6 ed Angela Carolina Fusco del Club Scherma Napoli per 15-10 prima di cedere all’ultima stoccata in semifinale con Greta Vinci della Scherma Ariccia. La medaglia d’oro è andata ad Anna Torre, impostasi in finale per 15-8.
Il bilancio aggiornato per la Puglia dopo tre giornate di gare è di una vittoria e quattro terzi posti, tutti nella sciabola. Particolare curioso: nella prima giornata di gare aveva vinto la medaglia di bronzo anche Renato Coco, fratello minore di Alice, nella sciabola Maschietti.

Per conto di:
Ufficio Stampa
Federazione Italiana Scherma

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galleriaRichiesta urgente di verifica della compatibilità della chiusura al traffico della galleria PASSO DEL LUPO con le molteplici esigenze del territorio.
I Sindaci dei comuni interessati e sopraelencati, sottoscrittori della presente richiesta, in riferimento all’ultima ordinanza ANAS del 22.04.2024 che dispone nuovamente la chiusura della galleria “PASSO DEL LUPO” (dal 07/05/2024 al 03/08/2024 e dal 09/09/2024 al 30/11/2024), avvertono l’esigenza di esporre quanto segue, in difesa e nell’interesse delle comunità che hanno l’onore e l’onere di rappresentare, interpretando disagi ed esigenze che interessano direttamente e di riflesso i territori amministrati dislocati tra le regioni Puglia, Molise, e Campania.
Gli scriventi ben comprendono l’esigenza di continuare i lavori avviati al fine di completare le lavorazioni improcrastinabili ed indispensabili alla messa in sicurezza della galleria Passo del Lupo. Al contempo COMUNE DI SAN BARTOLOMEO IN GALDO Protocollo Partenza N. 4760/2024 del 04-05-2024 Doc. Principale - Class. 2.1 - Copia Del Documento Firmato Digitalmente apprezzano l’impegno assunto dall’ANAS di procedere con lavorazioni su due turni per complessive 20 ore di lavoro al giorno per 7 giorni a settimana, al fine di ridurre in modo significativo i tempi delle lavorazioni.
Comprendono, altresì, che dette lavorazioni non possono avvenire lasciando la strada aperta al traffico veicolare.
Tuttavia, le chiusure di cui all’attuale ordinanza confliggono gravemente con le molteplici esigenze del territorio. Sfuggono i motivi e le ragioni poste alla base della individuazione dei periodi di chiusura che si rivelano fortemente penalizzanti. Si fa fatica a comprendere il procrastinarsi di dette lavorazioni, la frequente diluizione dei vari cronoprogrammi e di conseguenza, il mancato rispetto dei tempi stabiliti.
Ogni volta abbiamo comunicato ai nostri concittadini i tempi di chiusura e di riapertura, a volte disattesi. Quotidianamente, da tempo, cerchiamo di sedare gli animi di comunità esasperate, di lavoratori pendolari a dir poco arrabbiati e di imprese economicamente messe a dura prova.
In un territorio che vive principalmente di agricoltura, la chiusura nel periodo di maggiori spostamenti necessari per completare il ciclo produttivo, le lavorazioni colturali, rappresenta una grave limitazione. Ma una corretta analisi costi benefici, ha mai preso nella giusta considerazione il sacrificio (economico, ambientale, energetico, etc…) richiesto alle nostre comunità e alle nostre economie chiudendo la galleria da maggio ad agosto?
L’anno scorso, durante una video conferenza, ANAS PUGLIA nel presentarci i lavori a farsi, affermò che occorrevano 4-5 mesi di tempo per installare le centine. Tempi che, sostenne ANAS, potevano ridursi raddoppiando i turni di lavoro. E questo, esattamente questo, abbiamo comunicato alle nostre comunità. Salvo poi ritrovarci a Natale scorso, alla riapertura al traffico della galleria, con meno di 1/3 di centine montate.
E’ reale la preoccupazione, nostra e dei cittadini, per la durata dei lavori ed i conseguenti disagi. È per questo che, con la presente, i suddetti sindaci CHIEDONO A GRAN VOCE:
- Di convocare, presso il Ministero delle Infrastrutture, un tavolo tecnico con i soggetti in indirizzo per concordare un nuovo cronoprogramma compatibile con le esigenze del territorio innanzi riferite, anche al fine di individuare percorsi alternativi, esistenti e da allestire all’uso, a ridosso della galleria, da destinarsi al transito dei mezzi agricoli e del traffico veicolare leggero.
- Nelle more, chiedono di non dar seguito all’ordinanza in questione. La presente richiesta appare equilibrata e mediata tra esigenze del territorio ed esigenze di cantiere e consentirebbe, a parere degli scriventi, di sedare nuovamente gli animi di un territorio di per sé già martoriato e sicuramente non aiutato da lavorazioni a singhiozzo che, per quanto necessarie, fino ad oggi hanno prodotto pesanti penalizzazioni.
COMUNE DI SAN BARTOLOMEO IN GALDO
Protocollo Partenza N. 4760/2024 del 04-05-2024
Doc. Principale - Class. 2.1 - Copia Del Documento Firmato Digitalmente
Confidando in un positivo accoglimento, anche al fine di scongiurare inevitabili proteste, in attesa di un riscontro,
si porgono distinti saluti.
Dalle rispettive Residenze Municipali, 04/05/2024
F.to
Carmine Agostinelli Sindaco di S. Bartolomeo in Galdo
Angelo PEPE Sindaco di Apice
Lucio FERELLA Sindaco di Baselice
Michele GAMBAROTA Sindaco di Buonalbergo
Andrea GIALLONARDO Sindaco di Castelfranco in M.
Gianfranco MOTTOLA Sindaco di Castelvetere in Valf.
Giuseppe RUGGIERO Sindaco di Foiano di Valfortore
Edi BARILE Sindaco di Ginestra degli Schiavoni
Giuseppe ADDABBO Sindaco di Molinara
Leonardo SACCHETTI Sindaco di Montefalcone in Valf.
Domenico VESSICHELLI Sindaco di Paduli
Nicola DE VIZIO Sindaco di San Giorgio La Molara
Angelo MARINO Sindaco di San Marco dei Cavoti
Zaccaria SPINA Presidente Comunità Montana del Fortore
Giuseppe PITTA Sindaco di Lucera
Vincenzo ZIBISCO Sindaco di Volturara Appula
Mimmo IAVAGNILIO Sindaco di Motta Montecorvino
Luigi PIACQUADIO Sindaco di San Marco La Catola
Pasquale MARCHESE Sindaco di Castelluccio V.
Domenico ZUPPA Sindaco di Pietramontecorvino
Michele PAVIA Sindaco di Faeto
Lucilla PARISI Sindaco di Roseto Valfortore
Noè ANDREANO Sindaco di Casalvecchio di Puglia
Pasquale CODIANNI Sindaco di Casalnuovo Monterotaro
Leonardo CAVALIERI Sindaco di Troia
Stefania RUSSO Sindaco di Bovino
Leonardo DE MATTHAEIS Sindaco di Alberona
Giovanni N. FRANCESCO Sindaco di Castelluccio dei S.
Gianfilippo MIGNOGNA Sindaco di Biccari
Pasquale BIZZARRO Sindaco di Deliceto
Massimo VENDITTI Sindaco di Celenza Valfortore
Pompeo CIRCIELLO Sindaco di Rocchetta Sant’ Antonio
Amedeo DE COTIIS Sindaco di Panni
Vincenzo SARCONE Sindaco di Ascoli Satriano

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celle
Ciclisti in viaggio per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla Sindrome di Cornelia de Lange
Il gruppo è stato accolto dalla sindaca Giannini e dalle ragazze dello sportello linguistico

CELLE DI SAN VITO Per arrivare da Andria a Celle di San Vito, in bicicletta, hanno percorso oltre 100 chilometri in più di 6 ore di pedalate. Un’impresa che alcuni ciclisti hanno compiuto nell’ambito dell’iniziativa denominata “Run Fornelia – Il viaggio 2 – Bike Edition”, una corsa per far conoscere in Italia la sindrome di Cornelia de Lange, una sindrome genetica rarissima. La corsa è partita il 25 aprile scorso da Santa Maria di Leuca e arriverà a Vigonovo (provincia di Venezia) il prossimo 11 maggio passando per Roma (Città del Vaticano) per un totale di 1.900 chilometri.
La Sindrome di Cornelia de Lange è una malattia genetica multisistemica e molto rara (1 caso ogni 45.000 – 60.000 nati) ed è caratterizzata da alterazioni multiple della faccia, delle mani e dei piedi con ritardo della crescita fisica e mentale. L’evento “Run Fornelia – Il viaggio 2 – Bike Edition” vuole promuovere una raccolta fondi in favore dell’Associazione nazionale di volontariato “Cornelia de Lange”. L’associazione (nata nel 1997 su iniziativa di un piccolo gruppo di genitori con figli affetti dalla sindrome) è impegnata nell’organizzazione di diversi progetti. Il più importante, fra tutti, è quello di contribuire alla individuazione di una possibile terapia che, quantomeno, limiti gli effetti patologici di questa malattia che colpisce così duramente i bambini. Le attività dell’Associazione sono quasi esclusivamente fondate sul lavoro volontario di genitori, amici e personale tecnico, che con passione si dedicano a portare avanti e parallelamente, tutte le iniziative pianificate annualmente per raggiungere gli obiettivi prefissati come la divulgazione dell’esistenza della sindrome di Cornelia de Lange e la tutela delle persone affette dalla sindrome stessa favorendo un’ampia diffusione delle informazioni esistenti. A Celle di San Vito, i ciclisti sono stati accolti dalla sindaca Palma Maria Giannini e dalle ragazze dello Sportello Linguistico: “Siamo stati felici di accogliere questa iniziativa – ha dichiarato la sindaca di Celle di San Vito, Palma Maria Giannini – dobbiamo avere tutti più attenzione per tematiche come la ricerca scientifica e il diritto alle cure per migliorare la qualità della vita di chi soffre di patologie molto rare e dalle conseguenze molto gravi. La Comunità di Celle di San Vito c’è sempre, è sensibile e non si tira mai indietro”. A Celle di San Vito era presente, fra gli altri, Vincenzo Placida, vicepresidente dell’Associazione “Cornelia de Lange”. “Questo è un viaggio che considero un insieme di spiritualità, forza, beneficenza e amore per la vita – ha dichiarato Placida – Cercheremo nel prossimo futuro di coinvolgere ciclisti professionisti oltre a figure rappresentative della politica e del mondo sociale”.

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