Un successo la serata inaugurale del Natale cellese, tante le persone giunte in paese da tutta la Capitanata
CELLE DI SAN VITO È stata un successo, sabato 2 dicembre 2023, la serata inaugurale del Natale di Celle di San Vito. Per ammirare il paese addobbato a festa sono arrivate persone da tutta la provincia di Foggia.
Come da programma, il via è stato dato dall’accensione dell’albero di Natale del paese davanti alla sede municipale, poi la gente si è goduta le installazioni luminose, vie-archi e piazze in versione natalizia: perfino lo storico pozzo della piazza panoramica è diventato d’oro grazie all’uso sapiente delle luci.
Particolarmente apprezzato il percorso che conduce al Vicolo del Bacio, con le luminarie a tema, i cuori e i baci. Grande successo soprattutto tra i più piccoli per la Carrozza incantata e la Tana dell’Orso. Molto apprezzato il grande presepe popolare permanente che potrà essere ammirato per tutta la durata delle festività. Un’atmosfera di colore, sogni e tepore ha accolto grandi e piccini nella casetta di Babbo Natale.
Nella stanza principale della casetta, c’è un albero addobbato alto circa due metri. In un angolo incantato, i bambini possono scrivere e imbucare la propria lettera dei desideri nella cassetta della posta. Nella casetta, si può accedere anche alla camera in cui Babbo Natale riposa all’alba, dopo aver compiuto il giro dei regali sulla sua slitta magica. L’arredamento della casetta è stato allestito dalle operatrici dello Sportello Linguistico di Celle di San Vito, da volontarie e volontari cellesi, nonché dalle percettrici del reddito di cittadinanza, coadiuvate dalla stessa sindaca. Per tutto il periodo natalizio, gli allestimenti, le luminarie e le installazioni renderanno festoso e suggestivo il piccolo borgo in cui hanno trovato spazio anche la riproduzione della Foresta incantata e quelle di Polo Nord e Polo Sud. Bellissime le luminarie a tema per il Vicolo del Bacio.
Primo piano
• La Fondazione ONDA - Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna ha riconosciuto anche per il biennio 2024-2025 l’ampia offerta di servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie femminili dell’Ospedale di San Giovanni Rotondo
• Oggi la consegna del riconoscimento al Ministero della Salute
Fondazione Onda Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna ha assegnato i Bollini Rosa per il biennio 2024-2025 agli ospedali che offrono servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie che riguardano l’universo femminile, ma anche quelle che riguardano trasversalmente uomini e donne in ottica di genere. Rispetto al biennio precedente gli ospedali premiati sono aumentati, passando da 354 a 367. Oltre a una crescita numerica, assistiamo a un miglioramento qualitativo dei servizi erogati: gli ospedali che hanno ottenuto il massimo riconoscimento, tre Bollini, sono infatti passati da 107 dello scorso Bando a 126 di questa edizione. 188 strutture hanno conseguito due Bollini e 53 un Bollino. In Puglia gli ospedali che hanno ottenuto la massima valutazione di 3 Bollini Rosa sono 6. Tra questi l’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo è l’unico della Provincia di Foggia.
«L’11a edizione dei Bollini Rosa, che ha il patrocinio di 31 enti e società scientifiche», afferma Francesca Merzagora, presidente Fondazione Onda «rinnova il nostro impegno nella promozione di un approccio gender-oriented all’interno delle strutture ospedaliere, riconoscendo l’importanza di servizi e percorsi a misura di donna, in tutte le aree specialistiche, che si distinguano per la qualità e l’appropriatezza delle prestazioni erogate. Gli Ospedali premiati con il Bollino Rosa vengono valutati alla luce dei percorsi inerenti sia alle specialità con maggior impatto epidemiologico nell’ambito della salute femminile, sia a quelle che trattano patologie che normalmente colpiscono entrambi i generi, ma con un approccio personalizzato. Vengono inoltre tenute in considerazione l’accoglienza e l’accompagnamento alle donne e i servizi offerti per la gestione di vittime di violenza. I 367 ospedali premiati costituiscono una rete di scambio di esperienze e di prassi virtuose, un canale di divulgazione scientifica per promuovere l’aggiornamento dei medici e degli operatori sanitari. Allo stesso tempo gli ospedali con il Bollino Rosa rappresentano per la popolazione, l’opportunità di poter scegliere il luogo di cura più idoneo alle proprie necessità, nonché di fruire di servizi gratuiti in occasione di giornate dedicate a specifiche patologie, con l’obbiettivo di sensibilizzare e avvicinare a diagnosi e cure appropriate».
La valutazione delle strutture ospedaliere e l’assegnazione dei Bollini Rosa è avvenuta tramite un questionario di candidatura composto da circa 500 domande, ciascuna con un valore prestabilito, suddivise in 15 aree specialistiche più una sezione dedicata ai servizi generali per l’accoglienza delle donne e una alla gestione dei casi di violenza sulle donne e sugli operatori sanitari. Un apposito Advisory Board, presieduto da Walter Ricciardi, professore di Igiene Pubblica dell’Università del Sacro Cuore di Roma, ha validato i Bollini conseguiti dagli ospedali (zero, uno, due o tre) a seguito del calcolo del punteggio totale ottenuto nella candidatura, tenendo in considerazione anche gli elementi qualitativi di particolare rilevanza non valutati tramite il questionario (servizi e percorsi speciali, iniziative e progetti particolari ecc..).
«Siamo molto soddisfatti della riconferma dei 3 Bollini Rosa anche per il biennio 2024-2025 – ha spiegato Gabriella De Vincentis, direttrice sanitaria dell’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza. Quest’anno la commissione ha valutato positivamente i percorsi terapeutici e chirurgici offerti alle donne nelle specialità cliniche di diabetologia, dietologia e nutrizione clinica, endocrinologia e malattie del metabolismo, neurologia, pneumologia, senologia e per i percorsi dedicati alla violenza sulle donne. È un risultato importante che vogliamo condividere con tutti i medici e gli operatori sanitari che ogni giorno si adoperano al meglio per le esigenze sanitarie del territorio e per realizzare percorsi clinici ottimizzati per le donne. Sono gli stessi che partecipano con entusiasmo alle numerose giornate di screening, alle visite, agli esami diagnostici e agli incontri informativi gratuiti dedicati a patologie prevalentemente femminili che periodicamente vengono organizzati in collaborazione con Fondazione Onda-Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna. A tutti loro va il nostro sincero e sentito ringraziamento».
In rappresentanza della Direzione Sanitaria, il riconoscimento dei 3 Bollini Rosa per l’Ospedale di San Giovanni Rotondo è stato ritirato da Carla Pavoni, medico referente del progetto, durante la cerimonia pubblica che si è svolta oggi a Roma presso l’Auditorium Biagio d’Alba del Ministero della Salute.
Potenziamento del trasporto degli alunni con disabilità frequentanti la scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di 1° grado (anno scolastico 2023/24). Erogazione di 26 voucher alle famiglie di minori con disabilità residenti nel Comune di San Severo.
Il Comune di San Severo – Assessorato alle Politiche Sociali, la cui delega è seguita dall’Assessore alle Politiche Sociali Simona Venditti, informa che, a firma della Dirigente Area II Antonella Tortorella, è stato pubblicato un Avviso pubblico per la concessione per l’anno 2023, di un contributo economico alle famiglie, finalizzato a sostenere l’onere economico sopportato dalle medesime per la gestione del trasporto scolastico degli studenti con disabilità, privi di autonomia, residenti nel territorio comunale, frequentanti la scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado anche in un comune diverso da quello di residenza. Il Comune di San Severo procederà all’erogazione di ventotto voucher del valore ciascuno di € 1.178,00 (costo unitario di riferimento di erogazione del servizio di trasporto degli alunni con disabilità) direttamente alle famiglie dei minori con disabilità, residenti nel territorio cittadino, che non usufruiscono del servizio erogato direttamente dal Comune.
Possono presentare domanda le famiglie: che non usufruiscono del servizio erogato direttamente dal Comune di trasporto scolastico e non abbiano usufruito di altri contributi per il medesimo servizio; con situazione reddituale del nucleo familiare (all’interno del quale è inserito il minore per il quale si richiede il voucher) non superiore a € 50.000,00 dimostrata dalla presentazione dell’attestazione ISEE in corso di validità (anno 2023); di minori residenti nel Comune di San Severo, affetti da minorazioni psichiche, fisiche o sensoriali, certificate ai sensi della legge n. 104/1992, art. 3, comma 3, ovvero ai sensi della legge n. 104/1992, art. 3, comma 1; di minori iscritti nell’anno scolastico 2023/24, alla scuola dell’infanzia, primaria o secondaria di primo grado, avente sede anche fuori dal territorio della Città di San Severo.
L’erogazione del voucher avverrà in modo proporzionale al reddito ISEE e alla distanza percorsa da casa a scuola. I 26 voucher, della somma massima di € 1.178,00 ciascuno, calcolati sommando l’importo spettante per reddito e quello per la distanza, saranno erogati fino alla capienza del fondo disponibile di € 30.628,00;
Il termine ultimo per la presentazione delle domande dirette a beneficiare del voucher è fissato per il giorno 15/12/2023.
Gli interessati, potranno contattare, esclusivamente per chiarimenti, l’Ufficio Servizi Sociali scrivendo un’e-mail all’indirizzo: ufficioservizisociali@comune.san-severo.fg.it oppure telefonicamente il numero 0882 339450 - RUP, ins. Grazia Cucci. Tutte le informazioni unitamente allo schema di domanda sono reperibili sul sito del Comune di San Severo https://www.comune.san-severo.fg.it/potenziamento-del-trasporto-degli-alunni-con-disabilita-frequentanti-la-scuola-dellinfanzia-primaria-e-secondaria-di-1-grado-anno-scolastico-2023-24-art-1-comma-174-della-legge-2/
Il Responsabile dell’Ufficio Stampa
Michele Princigallo
Foggia, 29 novembre 2023. Il prof. Lorenzo Lo Muzio, Rettore dell'Università di Foggia, è stato eletto nuovo presidente del Comitato Universitario Regionale di Coordinamento (C.U.R.C.), l'organo di controllo e indirizzo che coordina e mette in relazione politiche e strategie dei cinque Atenei della Puglia (Foggia, Salento, Bari Aldo Moro, Politecnico e Università LUM).
Fanno parte del C.U.R.C., oltre ai Rettori delle Università Pugliesi, un rappresentante del Consiglio Regionale Pugliese e i rappresentanti degli studenti.
Ufficio Stampa, Comunicazione istituzionale ed Eventi di Ateneo
Università di Foggia
Risultati Positivi dal Trapianto di Cellule Staminali Cerebrali in Pazienti con Sclerosi Multipla Secondaria Progressiva
L’autorevole rivista Cell Stem Cell pubblica uno studio su una sperimentazione clinica di fase 1, che apre finalmente la via agli studi clinici di fase 2, dedicandogli la copertina.
Milano, 27 novembre 2023
Il trapianto di cellule staminali cerebrali in pazienti affetti da Sclerosi Multipla Secondaria Progressiva è sicuro, molto ben tollerato e con possibili effetti duraturi e protettivi da ulteriori danni al cervello dei pazienti.
È questo quanto emerge dallo studio coordinato dall’Ospedale IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza (CSS) di San Giovanni Rotondo e ideato dal Prof. Angelo Vescovi dell’Università di Milano - Bicocca, Direttore Scientifico dello stesso IRCCS, in collaborazione con il Prof. Stefano Pluchino dell’Università di Cambridge (UK).
I risultati di questa sperimentazione clinica di fase 1, pubblicati sull’autorevole rivista Cell Stem Cell – che gli dedica l’onore della copertina – aprono finalmente la via agli studi clinici di fase 2 in questa devastante malattia.
Il trapianto di cellule staminali neurali direttamente nei ventricoli laterali del cervello è stato effettuato per la prima volta nell’uomo, coinvolgendo 15 pazienti affetti da Sclerosi Multipla Secondaria Progressiva in fase avanzata.
Lo studio rappresenta un passaggio fondamentale nello sviluppo di terapie cellulari avanzate per le forme progressive di Sclerosi Multipla, patologia per la quale non esiste attualmente una terapia curativa. Alla sperimentazione hanno partecipato anche l’AOSP S. Maria di Terni, l’Università del Colorado e l’Ente Ospedaliero Cantonale (EOC) con sede a Lugano in Svizzera, presso il quale è stata centralizzata la valutazione delle immagini radiologiche. Lo studio, in parte supportato dalla Fondazione CARIT (Terni), generosamente sostenuto dalla Regione Puglia, è stato avviato su iniziativa di Mons. Vincenzo Paglia, Presidente della Pontificia Accademia per la Vita dello Stato Vaticano.
Come sottolineato dal Prof. Vescovi, le cellule staminali cerebrali utilizzate sono scevre da problematiche etiche in quanto isolate da feti deceduti per cause naturali. È inoltre particolarmente
rilevante il fatto che, da un singolo donatore, sia stato possibile ottenere un numero virtualmente illimitato di queste cellule staminali. Questo significa che, nelle sperimentazioni a seguire, si potranno usare le stesse cellule per tutti i trattamenti, risolvendo l’enorme problema della mancanza di riproducibilità tra studi diversi, dovuto principalmente all’uso di cellule provenienti da diversi donatori.
I pazienti sottoposti al trapianto sono stati monitorati per 12 mesi. Durante l’intero anno non sono stati riscontrati decessi o eventi avversi gravi dovuti al trattamento. Gli effetti collaterali sono stati modesti, temporanei e comunque reversibili.
Tutti i pazienti all’inizio del trial clinico mostravano alti livelli di disabilità – erano per esempio costretti ad utilizzare la sedia a rotelle – ma nel corso del monitoraggio di dodici mesi non hanno mostrato alcun aumento del grado di disabilità o un peggioramento della sintomatologia. Nessuno dei pazienti ha inoltre mostrato sintomi che indicassero una recidiva o, segni di progressione clinica, suggerendo una sostanziale stabilità della patologia.
Un aspetto degno di nota è inoltre emerso dalla valutazione post-trapianto del “volume cerebrale complessivo”. Nei pazienti sottoposti al trapianto, si è osservato che, tanto più alta era la dose di cellule staminali trapiantate, tanto più si notava una diminuzione del volume cerebrale. L’ipotesi è che il fenomeno possa essere legato ad un effetto anti-infiammatorio o anche neuroprotettivo dovuto all’azione delle cellule staminali cerebrali iniettate.
Questa interpretazione ha trovato ulteriore riscontro nei rilevanti cambiamenti molecolari che le cellule staminali cerebrali hanno prodotto nel corso dello studio clinico. I ricercatori hanno infatti misurato, nel fluido cefalorachidiano (che bagna il cervello e le sue cavità) dei pazienti trapiantati, le variazioni nei livelli di alcune molecole collegate ai meccanismi attraverso i quali il tessuto nervoso utilizza e metabolizza gli acidi grassi, anche per produrre energia. Si è osservato come, quanto maggiore fosse la dose di cellule staminali trapiantata, tanto maggiori fossero i livelli di acidi grassi rilevati nel liquido cefalorachidiano dei pazienti. Aspetto di notevole importanza è che i livelli persistevano elevati per un periodo di almeno un anno dal trapianto.
Il Prof. Stefano Pluchino ha affermato: “È assolutamente necessario sviluppare nuovi trattamenti per le forme progressive di SM e siamo molto soddisfatti dei risultati che abbiamo ottenuto e che rappresentano un passo in avanti fondamentale per lo sviluppo di terapie cellulari per il trattamento della SM”
Il prof. Angelo Vescovi ha commentato: “Siamo consapevoli del fatto che il nostro studio ha delle limitazioni legate alle sue piccole dimensioni e a possibili effetti confondenti derivati dai farmaci immunosoppressivi - Ciononostante, il fatto che il nostro trattamento sia sicuro e che gli effetti correlino con la quantità di cellule iniettate, mantenendosi per oltre 12 mesi, significa che possiamo
procedere alla fase successiva del trial clinico (fase 2), anche grazie alla disponibilità delle cellule staminali già prodotte e conservate nell’ officina GMP (autorizzata AIFA) di Casa Sollievo della
Sofferenza, grazie alla quale – unico caso al mondo – la disponibilità del farmaco cellulare non sarà più un problema.”
Entrambi gli scienziati hanno concluso: “Ci sono voluti quasi 30 anni dalla scoperta delle cellule staminali cerebrali per arrivare a questo trattamento terapeutico sperimentale. Ora si apre la strada verso studi di efficacia più ampi, che seguiranno a breve”.
Ufficio della Comunicazione e Relazioni Esterne
Fondazione IRCCS Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza
Opera di San Pio da Pietrelcina