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ciaIl 22 giugno 2022, esattamente due anni fa, il grano veniva quotato a 580 euro
e aveva valori proteici e peso specifico inferiori a quelli registrati dai raccolti di quest’anno

Sicolo: “Invitiamo i consumatori a scegliere la pasta 100% di grano italiano, per garantirsi salubrità e piena tracciabilità e per sostenere i produttori di grano italiano. Scegliamo i prodotti realmente italiani, perché solo così possiamo difendere la salute dei nostri figli e la nostra economia”

“Quotare il grano italiano a 337-342 euro alla tonnellata, accordando ad esso un valore inferiore a quello canadese, è un segnale inquietante che mortifica e fa rabbia: così si dà il colpo di grazia alla cerealicoltura italiana e alla nostra sovranità alimentare nella filiera grano-pasta, mettendo le nostre aziende agricole spalle al muro e in una condizione non più sostenibile. Le quotazioni di oggi alla Borsa Merci di Foggia sono inaccettabili, perché il grano che i nostri agricoltori stanno raccogliendo ha valori superiori al 13% di contenuto proteico e un peso specifico davvero rilevante di 82-83 kg/hl. Si tratta di valori che, fino a due anni fa, determinavano un prezzo superiore ai 50 euro al quintale. Ora, invece, gli agricoltori non sono messi nemmeno nelle condizioni di coprire i costi di produzione. È una situazione davvero disastrosa, completata dalle basse rese per ettaro che fanno registrare una diminuzione dal 40 a oltre il 50% e da una siccità ancora più spaventosa in prospettiva. Se gli appelli, le petizioni, tutto il lavoro di proposta e mediazione che abbiamo fatto, le proteste degli agricoltori e il grido d’allarme lanciato ormai da oltre un anno non portano ad alcun risultato apprezzabile, allora dobbiamo pensare che ci siano interessi inconfessabili che volutamente mirano ad affossare la cerealicoltura italiana, favorendo l’aumento incontrollato delle importazioni da Paesi che producono con standard di sicurezza e di qualità alimentare nettamente inferiori ai nostri. Non possiamo accettare passivamente tutto questo”. ““Invitiamo i consumatori a scegliere la pasta 100% di grano italiano, per garantirsi salubrità e piena tracciabilità e per sostenere i produttori di grano italiano. Scegliamo i prodotti realmente italiani, perché solo così possiamo difendere la salute dei nostri figli e la nostra economia”. È Gennaro Sicolo, presidente di CIA Agricoltori Italiani di Puglia e vicepresidente nazionale dell’organizzazione, a denunciare tutta la gravità dell’inarrestabile declino che sta caratterizzando il valore riconosciuto al grano italiano.
“Ieri abbiamo chiesto che le Borse Merci di Bari e di Foggia, dopo due settimane senza quotazioni, tornassero a determinare il prezzo medio accordato ai cerealicoltori italiani per il loro grano. Abbiamo chiesto che le quotazioni tenessero compiutamente conto di due fattori: l’eccellente qualità del grano di quest’anno e i costi di produzione sostenuti dai cerealicoltori. Nessuno di questi due elementi è stato preso in considerazione. È un fatto che riteniamo gravissimo, perché costituisce un danno innanzitutto per migliaia di agricoltori, e perché incrina gravemente la fiducia che le imprese agricole vorrebbero poter avere nei riguardi delle istituzioni preposte a difenderne diritti, prerogative, aspettative di reddito e di sviluppo che riguardano direttamente e indirettamente tanti lavoratori e moltissime famiglie”.
IL CROLLO. Il 22 giugno 2022, il “fino” alla Borsa Merci di Foggia veniva quotato a 575-580 euro alla tonnellata, con i seguenti valori: contenuto proteico 12%, peso specifico 78 kg/hL. “Oggi, con valori proteici e peso specifico superiori, il nostro grano viene valutato attorno ai 340 euro, con una perdita netta di 200 euro alla tonnellata, con rese per ettaro inferiori ad allora e costi di produzione nettamente superiori. È evidente che qualcosa non torna. Una manovra speculativa favorita dal mancato avvio di Granaio Italia e del relativo Registro telematico per i quali ci siamo battuti e che se fossero stati già attivati, come noi stiamo chiedendo da oltre un anno, ci avrebbero fornito dati oggettivi, certificati, grazie ai quali parametrare quotazioni rispondenti alla realtà. Queste manovre speculative sono vergognose e finiranno per uccidere la cerealicoltura italiana”.

Ufficio Stampa Cia Puglia
Francesco Quitadamo

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immaginecampi diomedei limosani
Episcopo: “Un’offerta che ci emoziona e onora per l’elevato valore artistico e simbolico”

“Accogliamo con emozione, compiacimento e interesse, la proposta di un’installazione artistica creata dal nostro concittadino Felice Limosani, uno dei più grandi esperti di avanguardie espressive e linguaggi emergenti, autore di progetti artistici non convenzionali apprezzati in tutto il mondo”.
Lo afferma la sindaca di Foggia, Maria Aida Episcopo, in seguito alla proposta presentata dall’artista foggiano per la realizzazione di una installazione dall’alto valore artistico e visivo che riflette tematiche di sostenibilità e coesistenza, con l’ambizione di divenire catalizzatore di dialogo e sensibilizzazione su questioni civiche, ecologiche e sociali contemporanee e di grande rilevanza.
“Emoziona - prosegue la Sindaca - il pensiero che tra le innumerevoli collaborazioni artistiche, Limosani abbia trovato tempo, passione e attenzione per studiare e sottoporre alla sua città natale un’installazione artistica moderna che simboleggi il desiderio di rilancio sociale dell’intera comunità foggiana. Inoltre, il costo dell’opera, stimato in circa 200-250 mila euro, sappiamo essere garantito da un gruppo di imprenditori locali che non intendono usufruire di alcun ritorno in termini di comunicazione e pubblicità. Questa circostanza la configura come una donazione liberale alla città di Foggia, un esemplare esempio di amore che appare ancor più straordinario se si pensa alle cronache buie degli anni scorsi, disonorevoli per le meno nobili donazioni tutt’altro che liberali”
“Interessante - conclude la Sindaca Episcopo - appare la lettura dei dettagli dell’opera che, attraverso due tralicci monumentali alti 20 metri, si colloca nella cosiddetta architettura in ferro. Entrambi reggono un cuore luminoso pulsante, come un'esortazione a rivolgere in alto i nostri cuori in segno di rinnovamento e speranza. Valori tanto desiderati nella nostra città, che insegue da tempo memorabile nuovi orizzonti di progresso, sviluppo culturale, sociale e ambientale."
Per queste ragioni, l’Amministrazione Comunale, nel ringraziare l’artista concittadino Felice Limosani per il tanto onore concesso alla città di Foggia, in considerazione dell’importanza, del significato e del carattere identitario dell’opera prospettata, nonché del pregevole valore artistico ed economico della stessa, intende aderire alla disponibilità offerta dall’artista di presentare l’opera all’intera cittadinanza organizzando nel breve periodo un evento dedicato. Successivamente, intende avviare le procedure per l’istituzione di un Comitato Scientifico provvisorio di alto profilo professionale, composto da esperti di architettura, paesaggio, sviluppo culturale e artistico, unitamente a un rappresentante designato dalla Soprintendenza - quest’ultima già interessata con interlocuzioni verbali e informali - a cui affidare ogni possibile valutazione critica dell’opera. Il Comitato potrà quindi individuare la migliore collocazione dell’installazione artistica in città, verificando sia la proposta ipotizzata all’interno dei Campi Diomedei, sia eventuali allocazioni alternative. In questo modo si garantirà la migliore fattibilità, valorizzazione e visibilità per l’opera, anche con il supporto e la condivisione dell’artista, e, tramite lui, dei soggetti finanziatori. Gli esiti della Commissione Scientifica saranno poi sottoposti al Consiglio Comunale, trattandosi di acquisizione al patrimonio pubblico di un’opera d’arte di rilevante valore e impatto per la città di Foggia.

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logo parco incoronata

Lunedì 17 giugno, alle ore 10.00, presso l’Aula Consiliare di Palazzo di Città sarà presentata la Convenzione/Accordo Quadro tra Università di Foggia - Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimenti, Risorse Naturali e Ingegneria (DAFNE) ed il Parco Naturale Regionale Bosco Incoronata, realizzata per il tramite del Comune di Foggia, per la collaborazione in attività di ricerca e sperimentazione in campo agroambientale.
Alla presentazione parteciperanno la sindaca di Foggia Maria Aida Episcopo, la vicesindaca con delega all’Ambiente Lucia Aprile, il direttore del DAFNE Agostino Sevi, i professori della Facoltà di Agraria Massimo Monteleone e Maurizio Gioiosa, il consigliere comunale con delega al Parco dell’Incoronata Francesco Strippoli e il referente Puglia di Wikimedia Foundation Ferdinando Traversa

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cia
De Noia (Bari-Bat) e Miano (Capitanata): “Rese basse, ma proteine e peso specifico con valori altissimi”
Contenuto proteico superiore al 13%, peso specifico di 82-23 kg/hl, “la qualità è su livelli di eccellenza”
Nel capoluogo di regione e nella Daunia da due settimane le Commissioni non quotano il grano
“Le nuove quotazioni riconoscano il giusto valore alla qualità e tengano conto dei costi di produzione”
“Necessario un patto etico-sociale tra agricoltori e trasformatori per dare dignità al lavoro degli agricoltori”

“Con la campagna di raccolta in pieno svolgimento, occorre che le Borse Merci di Bari e di Foggia tornino a quotare regolarmente il nostro grano duro. La siccità ha ridotto i quantitativi dal 40 a oltre il 50%, ma dal punto di vista qualitativo il frumento duro che i cerealicoltori stanno raccogliendo è eccellente, con valori superiori al 13% di contenuto proteico e un peso specifico di 82-83 kg/hl. Occorre, quindi, che dopo due settimane di “non-quotato”, le Commissioni tornino a stabilire e a pubblicare le quotazioni e che queste ultime siano commisurate da un lato all’ottima qualità dei raccolti e dall’altro alla necessità di riconoscere un valore remunerativo per i produttori, che tenga conto dei costi di produzione sostenuti”. Sono i presidenti provinciali di CIA Levante (Bari-Bat) e di CIA Capitanata, rispettivamente Giuseppe De Noia e Angelo Miano, a evidenziare il legittimo e sacrosanto diritto degli agricoltori a veder quotato il grano prodotto dopo mesi di problemi, calamità, sacrifici e lavoro. “Agli agricoltori consigliamo di conferire il proprio grano nei centri di stoccaggio delle cooperative che aggregano l’offerta, in modo da ottenere il massimo risultato possibile. C’è la necessità di un patto etico-sociale tra agricoltori e trasformatori per dare dignità al lavoro degli agricoltori”.
L’ultima quotazione del grano duro alla Borsa Merci di Bari risale allo scorso 28 maggio, quando al “fino” era accordata una valutazione di 349-354 euro alla tonnellata e il “buono mercantile” si attestava sui 333-338 euro. Alla Borsa Merci di Foggia, invece, l’ultima volta che il grano duro è stato quotato risale allo scorso 29 maggio, con 350-355 euro per il “fino” e 320-325 per il “buono mercantile”. “Si tratta di quotazioni troppo basse, decisamente al di sotto dei costi di produzione, e comunque riferiti da valori del contenuto proteico e del peso specifico decisamente inferiori a quelli riscontrati in questi giorni sul campo”, specificano De Noia e Miano in una nota.
“Non vorremmo che qualcuno prestasse il fianco a manovre opache e valutazioni palesemente discordanti rispetto a una realtà dei fatti del tutto evidente per quanto riguarda sia l’alta qualità dei raccolti sia i costi di produzione sostenuti dai nostri cerealicoltori. Tornare a quotare il nostro grano duro è un dovere a cui le Commissioni di Bari e di Foggia non devono sottrarsi. Siano fatte delle valutazioni giuste, eque, che preservino il principale anello della filiera da ulteriori e immotivate penalizzazioni. Occorre una quotazione che vada dai 450 euro a tonnellata in su. Auspichiamo che il livello dell’attenzione di tutti sia massimo, come il nostro, e che agli agricoltori non siano riservate spiacevoli e ingiuste sorprese”.
CONTROLLI SUL GRANO IMPORTATO. Sulla questione interviene anche Gennaro Sicolo, presidente di CIA Agricoltori Italiani di Puglia e vicepresidente nazionale dell’organizzazione. “Dobbiamo ribadirlo con forza: se vogliamo che in Italia si continui a seminare grano, così da tutelare una delle filiere più importanti del made in Italy, allora occorre tutelare il frumento duro italiano attraverso l’attivazione di tutte le misure previste dal pacchetto di Granaio Italia, con il registro telematico e controlli più sistematici sul grano importato. Occorre tutelare il grano italiano e pugliese e contrastare il crescente incremento delle importazioni da Turchia, Russia e Ucraina. Altrimenti è in serio pericolo la sopravvivenza della nostra cerealicoltura. Ad oggi siamo praticamente inermi e disarmati, mentre il nostro Paese è meta di importazioni selvagge. Servono maggiore trasparenza sui mercati e il riconoscimento dei costi ai cerealicoltori italiani. Granaio Italia è fondamentale”.

Ufficio Stampa Cia Puglia
Francesco Quitadamo

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logoPDPD CERIGNOLA: SODDISFAZIONE PER L’ISTITUZIONE DEL SALARIO MINIMO COMUNALE E L’APPROVAZIONE DI DUE IMPORTANTI REGOLAMENTI

Rammarico per quanto accaduto durante le fasi finali del consiglio. Dalessandro: “Solidarietà all’assessore Dagnelli e un invito ad una discussione produttiva e sui temi”

Il PD di Cerignola esprime soddisfazione per l’approvazione della mozione che impegna il Comune di Cerignola ad applicare il cosiddetto “salario minimo comunale”, a firma dei consiglieri Francesco Sorbo del gruppo consiliare del Partito Democratico e Tommaso Sgarro della lista “Noi”.

L'atto stabilisce che nessuno dovrà guadagnare meno di 9 euro l'ora negli appalti in cui il Comune è stazione appaltante.

“E’ un passo che definirei storico non soltanto per la nostra città ma per l’intero territorio di Capitanata: in qualche modo anticipiamo una battaglia di civiltà che prima o poi il Paese dovrà affrontare senza inutili strumentalizzazioni ideologiche, che frenano un diritto riconosciuto nella nostra Costituzione: quello di un lavoro dignitoso. La mozione congiunta con il consigliere Sgarro dimostra la trasversalità del tema e l’impegno ad una collaborazione proficua per raggiungere risultati importanti per la nostra comunità.” Il commento del consigliere Sorbo.

Durante il Consiglio sono stati approvati, inoltre, due importanti regolamenti: l’istituzione di una consulta comunale per le parità e le pari opportunità e la disciplina per l’erogazione di contributi economici assistenziali, provvedimento fortemente voluto dal vicesindaco dem Maria Dibisceglia.

“Siamo soddisfatti dei risultati del consiglio: siamo tra le prime città in Italia a scegliere di rimarcare che il lavoro dev’essere giusto e dignitoso, così come è importante che tutti possano accedere a contributi assistenziali, senza disuguaglianze.” Esordisce il segretario del PD ofantino Dalessandro.

“Siamo contenti dell’istituzione del regolamento che permette di far nascere la consulta per le pari opportunità: un occhio vigile, una sentinella per combattere le discriminazioni nel nostro territorio, ne abbiamo bisogno. Resta certamente l’amaro in bocca per i modi e i toni con cui si è arrivati all’approvazione, che meritano certamente le scuse di tutti per una città che non merita di vedere scene che fino a qualche giorno fa abbiamo stigmatizzato alla Camera dei Deputati. La nostra solidarietà all’assessore Dagnelli ed un invito accorato ad un dialogo, uno scontro sempre dialettico ma sui temi: utilizzare le pari opportunità per attaccare una giunta legittima è provocatorio e svuota il tema del suo significato.” Conclude Dalessandro.

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