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Politica

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Si è tenuta ieri la direzione del Partito Democratico di San Severo, a cui ha preso parte anche il Segretario della Federazione Provinciale, Pierpaolo d’Arienzo. Oggetto della discussione le prossime elezioni amministrative.

Dopo l’introduzione del segretario cittadino, Antonio Bubba, è seguito un dibattito che ha visto la partecipazione di tante iscritte e di tanti iscritti che si sono confrontati sul percorso politico che il Partito Democratico dovrà intraprendere nei prossimi mesi, a partire dal fondamentale ruolo di perno di una coalizione larga e progressista.

Le prossime elezioni, ormai alle porte, rappresentano per il PD un punto di partenza, con la consapevolezza che la costruzione di un nuovo progetto politico e di una nuova coalizione sono di fondamentale importanza.
Una coalizione larga, che punti non solo alla vittoria ma anche e soprattutto alla governabilità; una coalizione fatta di donne e uomini che si identificano in un progetto politico chiaro, comune e raggiungibile per il bene della Città.

Il Partito Democratico chiarisce sin da subito la sua posizione di contrarietà rispetto ad ammucchiate che tengano dentro esponenti di primo piano del centrodestra, che lo hanno guidato in passato ricoprendone anche ruoli di guida in contrapposizione alle proposte politiche messe in campo dal PD stesso.
L’obiettivo è presentarsi alle prossime amministrative con un'alleanza identitaria e con un perimetro ben definito. E per far questo è necessario recuperare anche un’interlocuzione con quelle forze politiche e quegli esponenti politici che, per varie ragioni, hanno abbandonato l’attuale maggioranza, allontanandosi dal campo progressista.

Il PD, in questi anni, ha rappresentato una componente politica importante affidabile e responsabile, ha amministrato mettendo sempre al primo posto il bene della Città facendo scelte non sempre facili e, a volte, anche contrarie all’interesse del partito stesso. Tutto questo per non interrompere un’esperienza amministrativa importante, volta al rilancio e allo sviluppo dell’intera comunità sanseverese, come nel caso dell’impiego dei finanziamenti pubblici previsti dal PNRR.

Il Partito Democratico riconosce il grande lavoro svolto dalla Giunta guidata dall’avv. Francesco Miglio e, in particolare, dai propri amministratori, ritenendo pur tuttavia che sia giunto il momento di puntare ad un rinnovamento che, preservando quegli elementi di continuità su cui fondare un rinnovato programma di governo, sappia guardare al futuro della città, attraverso la costruzione di un campo largo progressista.
Una aggregazione che, oltre alle liste Civiche, veda anche la presenza del Movimento 5 Stelle, che in quest’ultima consiliatura ha svolto un ruolo di minoranza costruttiva e non di mera opposizione.

Il Partito Democratico quindi rilancia l’invito affinché il M5S sanseverese sia già da oggi parte integrante di una coalizione larga, in modo che possa dare sin da subito il proprio contributo programmatico sul futuro di una grande città come San Severo e ne condivida i punti di forza, primo fra tutti la discontinuità rispetto al passato.

Il Partito Democratico è convinto che una coalizione che sin dal primo momento faccia della chiarezza il suo elemento costitutivo cardine, con una forte connotazione politica e rispettosa di tutte le sue componenti, rappresenti un buon punto di partenza e, sicuramente, un presupposto per rendere solida e costruttiva la proposta politica da sottoporre alla valutazione della comunità alle prossime elezioni amministrative.

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sindacoLa risposta del sindaco Raffaele Sciscio alle dichiarazioni del consigliere comunale Michele Sementino

Sono profondamente deluso per quanto accaduto nella mattina del 17 gennaio, non appena appresa la notizia della dimissione di Michele Sementino e del suo passaggio tra le fila dell’opposizione.
Al contrario non posso dirmi sorpreso, in quanto tale decisione era nell’aria già da diverse settimane.
Infatti, Sementino già da metà dicembre ha progressivamente preso le distanze dall’attività amministrativa, fino al definitivo allontanamento avvenuto dopo il consiglio comunale di approvazione del bilancio.
In tale occasione, e subito dopo il consiglio comunale, si è tenuta una giunta comunale nel corso della quale il vicesindaco faceva espressa dichiarazione di voto contrario su una proposta di deliberazione avente ad oggetto la candidatura di un progetto per ottenere il finanziamento regionale, che avrebbe consentito lo svolgimento di corsi di formazione per operatori del settore turistico, corsi che si terranno a Vico del Gargano e ritenuti utili dall’amministrazione per tutti gli operatori del settore.
Avverso tale proposta Sementino formulava dichiarazione di voto contrario, senza addurre alcuna valida motivazione, se non quella di ostacolare una proposta legittima presentata dall’Assessore Porzia Pinto, con delega al turismo.
Tale increscioso accadimento, se pur ritenuto non consono ai rapporti che legano un gruppo amministrativo, oltre che uno sgarbo istituzionale nei confronti del Sindaco, di quel Sindaco che per dieci anni ha prestato il proprio servizio in due mandati a guida Sementino, senza mai neanche pensare di votare contro a una proposta di deliberazione, veniva tollerato, con la speranza che si trattasse di un episodio isolato.
Ma così non è stato. Gli attacchi di Sementino contro la figura dell’assessore Porzia Pinto sono stati un crescendo, sino a all’epilogo avuto con la diffusione dell’ennesima lettera “anonima” a firma degli amici di Robin Hood, il cui contenuto è noto a tutti.
Il giorno successivo, Sementino chiedeva l’immediata revoca assessorile di Porzia Pinto perché, a suo dire, si era resa colpevole di abusi edilizi per aver edificato senza alcun permesso di costruire. Il tutto all’esito di un suo personale processo sommario ed inquisitorio, senza alcun contraddittorio con la diretta interessata.
È bene precisare che, negli anni precedenti, le lettere anonime firmate dagli “impavidi” amici di Robin Hood non hanno mai sortito alcun effetto, anche perché ritenute sterili provocazioni e mai tenute in considerazione per giustificare una condotta, un’ingiustizia e un’umiliazione.
Lo stesso giorno chiedevo al Dirigente dell’Ufficio Tecnico Comunale di effettuare le dovute verifiche sulla questione.
Al contrario di quanto affermato da Sementino, e da quanto risulta dalle parziali verifiche effettuate dall’Ufficio Tecnico, l’immobile risulta essere stato costruito in esecuzione di un regolare permesso di costruire intestato al genitore dell’assessore. Successivamente, e dopo l’ultimazione dei lavori, Porzia Pinto riceveva in donazione questa proprietà nello stato di fatto e di diritto in cui oggi si trova. In definitiva, anche se l ‘immobile presenta delle irregolarità edilizie, il dato importante è stabilire chi ha commesso queste irregolarità, in osservanza del principio generale che la responsabilità penale è sempre personale. A oggi non ci sono prove che tale irregolarità siano state commesse dall’Assessore, bensì semplicemente ereditate.
In tale circostanza, avendo ritenuto del tutto pretestuosa la richiesta di revoca dell’assessore Porzia Pinto, almeno allo stato dell’iter di accertamento, ho comunicato a Sementino che non avrei revocato nessuno fino a quando non si fosse individuato con assoluta certezza il responsabile dell’addebito.
Evidentemente Sementino non poteva attendere l’esito delle verifiche da parte degli uffici, chiedendo addirittura che fosse emessa ordinanza di abbattimento dell’immobile senza neppure avviare le procedure previste per legge.
Quanto alla circostanza lamentata da Sementino, consistente nelle presunte limitazioni della sua libertà e della possibilità di svolgere pienamente le sue funzioni di assessore e vicesindaco, avendo il Sindaco limitato il suo accesso al protocollo informatico, è appena il caso di sottolineare che anche tale affermazione è del tutto falsa. Alla data di insediamento di questa amministrazione, oltre ad aver conferito a Sementino le deleghe più importanti della vita amministrativa del paese (bilancio, lavori pubblici, igiene urbana, tributi e altro), oltre ad averlo nominato Vice Sindaco, nonostante non fosse il primo degli eletti, avevo fatto un ulteriore concessione, sempre per la fiducia che mi legava alla sua persona; tale ulteriore concessione era quella di poter avere accesso al protocollo generale al pari del sindaco, oltre che al protocollo degli atti inerenti le deleghe a lui affidate (ogni assessore ha accesso al protocollo esclusivamente per gli atti inerenti alle deleghe affidate, mentre il sindaco ha accesso al protocollo generale di tutto).
Dopo che il vicesindaco Sementino non si è presentato in Comune, da prima delle festività natalizie, non ha più presenziato alla giunta comunale benché sempre convocato, e non più ha risposto alle insistenti telefonate del sindaco, ho ritenuto opportuno ritirare, solo in data 17 gennaio 2024 e quando oramai il suo processo sommario era giunto a compimento, questo privilegio, rimettendolo alla pari degli altri assessori, nella possibilità di vedere solo gli atti delle sue deleghe.
Tutto qui. Altro che limitazione della libertà di esercitare le proprie deleghe.
Ritengo di aver ristabilito un equo trattamento tra gli assessori. Inoltre, non si comprende come questo mio atto possa essere collegato all’occultamento degli abusi edilizi che si sono verificati nel lontano 2001.
Quindi posso dire con certezza di non essere responsabile delle dimissioni di chi pazientemente ho atteso ritornasse sui suoi passi, riconsiderasse il suo punto di vista e recuperasse quella consapevolezza etica che è “la misura di tutte le cose”, ho compreso solo tardi, invece, che si attendeva un pretesto, un’opportunità per interrompere un lungo percorso amministrativo che evidentemente non suscitava più alcun interesse.
L’iter amministrativo per la verifica delle accuse rivolte all’assessore Pinto è tuttora in corso; nessun occultamento o depistaggio è mai stato fatto sulla vicenda, né da parte del sindaco né da parte degli uffici comunali.
In merito alle reali motivazioni che hanno portato Sementino alle dimissioni mi riservo di informare la cittadinanza, quando il diretto interessato avrà deciso di dire come stanno realmente le cose, e si sa “le parole che dicono la verità hanno una vibrazione diversa da tutte le altre”.
Sino a quel momento ritengo di dover attendere il normale corso del procedimento amministrativo di verifica avviato, ed eventualmente l’esito di quello giudiziario, manifestando all’assessore Porzia Pinto piena solidarietà per l’ignobile attacco personale che sta subendo, che nulla ha a che vedere con la sua attività politica che, ormai è chiaro a tutti, inizia a destare preoccupazioni.
Sono convinto che l’etica nella convivenza civile deve camminare di pari passo con la legalità, solo così i valori della solidarietà, della cooperazione, il rispetto delle regole e delle istituzioni possono generare dei comportamenti civili e corretti e consentirci di diventare uomini migliori.
Concludo dicendo che, quando c’è bisogno di creare ad ogni costo attriti, chi lo fa non è in pace con sé stesso e quando la presunzione e l’insensibilità diventano la normalità, l’umanità è la vera insurrezione.

Il Sindaco
Raffaele Sciscio

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amontePUBLISERVIZI CONTINUA A INFASTIDIRE I CITTADINI NOTIFICANDO BOLLETTINI DI PAGAMENTI GIÀ EFFETTUATI!
Nonostante le nostre diverse sollecitazioni fatte durante le scorse sedute del Consiglio Comunale, la PUBLISERVIZI, concessionaria della riscossione dei tributi comunali, continua a creare disagi ai montanari. Infatti, stanno pervenendo, erroneamente, avvisi di pagamento riferiti ad anni antecedenti per i quali i cittadini hanno già provveduto al saldo. La cosa grave è che, a causa del tempo trascorso e della buona fede, spesso viene effettuato il pagamento per la seconda volta: alla beffa del nuovo bollettino si aggiunge il danno del nuovo pagamento!
Sappiamo bene che la Politica e l’Amministrazione non devono e non possono entrare nelle questioni gestionali, ma è assolutamente necessario che tutelino i cittadini, promuovendo un’attività di controllo verso questa Azienda che non possiede evidentemente i requisiti di correttezza e serietà nel proprio lavoro.
È chiaro che, se siamo a questo punto a distanza di diversi mesi da quando abbiamo cominciato a porre questa questione, la Giunta d’Arienzo non ha neppure iniziato ad avviare un percorso di risoluzione della problematica, dimostrando, ancora una volta, superficialità nell’amministrare questa città.

Gruppo Consiliare A MONTE – Monte Sant’Angelo

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cerignolaDECRETO INGIUNTIVO PER OLTRE 1 MILIONE AI DANNI DEL CONSORZIO AMBIENTE L'ENNESIMO REGALO DI FRANCO METTA E DEI SUOI COMPLICI AI CERIGNOLANI

Un decreto ingiuntivo pari a 1.000.000 di Euro oltre interessi e spese per debiti maturati a carico di SIA è stato notificato il 4 gennaio al "Consorzio Ambiente", di cui Cerignola è Ente capofila, a causa del fallimento della società che gestiva il ciclo dei rifiuti.
A rivendicare la somma è una società che ha acquistato l'obbligazione, a suo tempo sottoscritta dal Consorzio Ambiente presso la Banca Nazionale del Lavoro, a garanzia dei debiti contratti da SIA.
Inutile dire che la quota maggiore di quel debito, se dovesse essere liquidato, peserà sul Comune di Cerignola, azionista di maggioranza del Consorzio.
Dopo la notifica, è necessario aggiornare il conto della spesa prodotta dal sindaco Metta e da chi lo ha sostenuto in Giunta e in Consiglio comunale:
1. Decreto ingiuntivo di 7,5 milioni di euro richiesto dal fallimento di SIA al Comune di Cerignola;
2. Debito di 600.000 euro richiesto dall’avv. Venditti, socio di fatto dell’avv. Metta, per onorari
professionali relativi ad incarichi conferiti in un solo anno;
3. Decreto ingiuntivo di oltre 1 milione di euro per debiti SIA “venduti” dal creditore ad una società che rivendica il pagamento per folli garanzie prestate dagli amministratori dell’epoca!
Un altro, cristallino esempio del malgoverno del già sindaco Metta e di chi ieri lo ha sostenuto e oggi, dentro e fuori il Consiglio comunale, pretende di impartire lezioni sulla gestione dei rifiuti (Metta, Pezzano, Vitullo…).

COMUNE DI CERIGNOLA 
IL PORTAVOCE

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amonte
LA MANCANZA DI UNA VISIONE POLITICA STA CONDANNANDO MONTE SANT’ANGELO ALLO SPOPOLAMENTO E ALLA POVERTÀ
In occasione del Question Time di venerdì 10 novembre scorso abbiamo interrogato il Sindaco e la Giunta su alcuni temi che, se non presi in considerazione e se non affrontati con una certa urgenza, rischiano di mettere a repentaglio il futuro e il benessere di Monte Sant’Angelo. Primo fra tutti: lo sviluppo economico, sociale e culturale della nostra città.
Da tempo, ormai, si registra un notevole calo demografico, con una tendenza negativa soprattutto negli ultimi anni (fonte: Istat). Diversi nostri concittadini, spinti dal desiderio di un lavoro stabile e di una migliore qualità della vita, hanno deciso di lasciare questa città per andare a vivere altrove, molti proprio nei comuni limitrofi. Qualcuno, inoltre, vorrebbe farci credere che le scelte politiche in questo caso non possano fare la differenza e che il problema sia proprio legato ai tempi che stiamo vivendo perché questo trend negativo si registra su scala nazionale.
Poiché noi, al contrario, riteniamo che le scelte politiche siano determinanti, abbiamo chiesto all’Amministrazione di mostrarci la loro visione (questa sconosciuta!) su come intendano limitare il calo demografico (aspetto mai affrontato con la dovuta attenzione) attraverso le risorse e i possibili canali di sviluppo del territorio: scuole, entroterra, Piana di Macchia. Risorse che possono, se adeguatamente sfruttate, divenire un’opportunità di lavoro per quanti decidano di restare e investire.
Come era prevedibile, circa il calo demografico dalla maggioranza sono state date le responsabilità a chi ha amministrato la nostra comunità dagli anni ‘50 in poi.
Se anche noi volessimo parlare del passato, potremmo senz’altro dire che il Sindaco d’Arienzo amministra questa città da sei anni e mezzo ormai e non si vedono significativi cambiamenti! Le tantissime risorse finanziarie ottenute dallo Stato e dalla Regione evidentemente non sono state, e non vengono ancora oggi, spese con una finalità ben definita, visto che non producono risultati utili!
Tuttavia, ci vogliamo concentrare sul futuro, poiché il nostro territorio ha tante potenzialità e le risorse, se adeguatamente sfruttate, possono divenire un’opportunità di lavoro per quanti decidano di restare e investire.
Riteniamo che anche la scuola possa stare al passo con le esigenze del territorio, tanto che, a tal proposito, abbiamo chiesto all’Assessore Palomba se sia in atto, o quantomeno in programma, uno studio che ci permetta di capire quali siano le preferenze degli studenti in modo tale da considerare l’ipotesi di ottenere indirizzi scolastici adeguati alla potenziale realtà lavorativa del territorio. Ma anche qui nessuna risposta concreta, solo l’ennesimo proclama!
Uno spiraglio si è intravisto per quanto riguarda il Piano Urbanistico Generale (PUG). Il Sindaco, infatti, ha lasciato intendere che si sta andando verso una definitiva redazione. Abbiamo chiesto che, prima della approvazione, è doveroso coinvolgere ulteriormente tutti i portatori di idee, di suggerimenti, lo stesso nuovo Consiglio Comunale, visto che la discussione politica si è fermata prima di giugno 2022, cioè con il vecchio Consiglio Comunale: non possiamo e non vogliamo rassegnarci a un destino che sembra sia già stato scritto da qualcun altro, perché il nuovo PUG segnerà la storia del territorio da qui ai prossimi 30/40 anni.
Vigileremo affinché ci sia più concretezza e meno annunci vuoti e superficiali!

Gruppo Consiliare A MONTE Monte Sant’Angelo

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